Esattamente una settimana fa abbiamo dato la notizia del coinvolgimento della Cina nello spazio blockchain. Vi ricordate? Oggi, arrivano altre news dal Paese orientale. Incominciamo?
Infatti la Cina è sempre più interessata al mondo digitale ha inizio con i vari test che lo stesso Paese aveva fatto per il lancio dello Yuan digitale. Secondo i risultati di questi esami, non ci sarebbero controindicazioni. E neanche alcun rischio di inflazione.
Cina interessata al mondo digitale
Ma, da chi sarebbe lanciata questa moneta tecnologica? Dalla Banca Centrale del Paese. Sarebbe, dunque, supportata dal credito della Cina stessa. Oggi invece le notizie riguardano un altro aspetto del mondo digital. La Banca Industriale e Commerciale della Cina (ICBC) ha ottenuto molti pareri positivi sulla tecnologia blockchain. Inoltre ha pubblicato un white paper sulle applicazioni della stessa in ambito finanziario. Secondo Sina Finance, il documento sarebbe il primo del suo genere nel settore bancario.
Di cosa si tratta?
Il documento analizza gli attuali punti deboli nel settore finanziario. E confronta le tendenze cinesi nello sviluppo della blockchain con quelle che si svolgono all’estero. Ha sottolineato inoltre che la finanza è l’area più comunemente esplorata. Per le applicazioni basate su blockchain:
“Ci sono 420 fornitori di informazioni e servizi blockchain registrati in Cina. Ci sono 72 aziende che offrono servizi finanziari basati su blockchain, il 17% del totale, che hanno registrato 120 tipi di servizi finanziari”.
Cina: sarà prima anche nel mondo digital?
Cina è sempre stata interessata al mondo digitale. Dal 2016 ICBC, il principale finanziatore mondiale di risorse, ha condotto ricerche ed esplorato l’integrazione di blockchain con big data, intelligenza artificiale, Internet delle cose e tecnologia 5G.
Secondo il rapporto, la banca avrebbe già creato una piattaforma blockchain a livello aziendale e lanciato servizi per tenere traccia delle transazioni durante la pandemia. Tali servizi sono ora integrati nella Società della Croce Rossa del ramo cinese del Guangxi e nella Federazione di beneficenza di Zhuhai. Nel prossimo futuro verrà anche introdotto ad altri enti di beneficenza cinesi.
Ma, a quali altri settori potrebbe tornare utile la tecnologia blockchain?
La banca ritiene, inoltre, che la tecnologia blockchain possa aiutare a trasformare settori come la finanza della catena di approvvigionamento, il finanziamento commerciale, la gestione dei fondi, la gestione dei pagamenti, la liquidazione dei pagamenti e le risorse digitali.
Come ormai sappiamo tutti, la banca centrale cinese ha già assunto la guida globale nel testare la propria CBDC (valuta centrale della Banca Centrale) in quattro città. Si sta muovendo e spargendo, come si suol dire, a macchie di leopardo!
Visto che la Cina è al primo posto come popolazione mondiale, conta infatti il 18.0% di quest’ultima, riuscire ad ottenere una moneta digitale, secondo il principio della mass adoption (moneta di massa, moneta del popolo) ed anche un maggior coinvolgimento nel panorama blockchain potrebbe fungere da modello e da motore di traino anche per gli altri stati del pianeta.
D’altronde si sa, i cinesi sono maghi del lavoro e costruttori lesti di novità, dunque l’idea che tutto ciò si possa avverare, non è poi così irreale!