Torniamo a parlare della Thailandia che concede autorizzazioni di criptovalute. Il governo ha aumentato il numero di fornitori di servizi di criptovaluta autorizzati. I regolatori thailandesi hanno ora approvato 13 attività di criptovaluta per operare legalmente nel paese. Inclusi scambi di criptovaluta, broker e rivenditori. Un ulteriore passo avanti, dopo la notizia dei lavori della banca centrale sul CBDC.
La situazione in Thailandia sulle criptovalute
Prima di parlare della notizia di oggi, vediamo dove eravamo rimasti sul comportamento della Thailandia sulle criptovalute. La Bank of Thailand si è rivelata uno dei precursori nello sviluppo di una moneta digitale di stato. In quanto sta già testando le transazioni in baht digitale con alcune grandi imprese.
Stando a quanto trapelato, la banca centrale è entrata nella terza fase dello sviluppo del fiat. Cioè della moneta di stato digitale.
“La banca centrale sta anche pensando di estendere l’uso della criptovaluta al pubblico in generale. Ma prima di intraprendere tale azione deve essere completato uno studio completo”
Thailandia e Criptovalute: Il nuovo decreto
Come anticipato, il governo ha redatto un nuovo decreto sulle attività digitali che regola il settore delle criptovalute in Thailandia. Questo, classifica le attività digitali in tre tipi:
- scambio di risorse digitali;
- broker di risorse digitali;
- rivenditore di risorse digitali.
Finora la Thai Securities and Exchange Commission (SEC) ha approvato sei scambi di asset digitali. Sono Bitkub, BX, Satang Pro, Huobi Thailand, ERX e Zipmex. L’ultimo scambio approvato è stato ERX.
Distinzione tra criptovaluta e token
Il nuovo decreto della Thailandia sulle criptovalute distingue anche tra:
- Criptovaluta: sono “create allo scopo di essere un mezzo di scambio per l’acquisizione di beni, servizi o altri diritti”.
- Token Digitali: vengono creati “allo scopo di specificare il diritto di una persona a partecipare a un investimento in qualsiasi progetto o attività, o di acquisire beni, servizi o altri diritti specifici ai sensi di un accordo tra l’emittente e il titolare.”
Tutti e sei gli scambi di risorse digitali concessi in licenza sono approvati sia per criptovalute che per token digitali. Ad eccezione di ERX che è approvato solo per quest’ultimo.
Tre broker approvati in Thailandia
Ma il nuovo decreto sulle autorizzazioni di criptovalute in Thailandia non finisce qui. Grazie a questa operazione di governo, sono stati approvati tre broker di risorse digitali: Coins TH, Bitazza e Kulap. Tuttavia il trading di Kulap non è ancora operativo. Ma sarà questione di tempo. Inoltre esiste un solo rivenditore di criptovalute nel paese: Coins TH.
Regolamentazione degli ICO
La Thailandia sta regolando non solo le criptovalute e token digitali. Ma anche le offerte di monete iniziali (ICO) tramite “portali ICO” autorizzati. Il decreto definisce un portale ICO come “un fornitore di un sistema elettronico per facilitare l’offerta di token digitali di nuova emissione”. Sono stati autorizzati quattro portali ICO: Longroot, T-box, SE Digital e Bitherb.
La Thailandia si prende lo spazio delle criptovalute
Mentre la Cina, attualmente la nazione leader nello sviluppo di una moneta digitale della banca centrale (CBDC), si avvicina alla fine dei test sullo yuan digitale. Molte altre nazioni sembrano affrettarsi a recuperare il ritardo. Come abbiamo raccontato più volte, diversi Paesi si stanno interessando alla CBDC. E la Thailandia non è certo da meno. Dopo che la Thailandia ha annunciato i test per una sua criptovaluta. Questo nuovo decreto la lancia nel settore crittografico.