La Russia vuole vietare le criptovalute nel paese. Sembra proprio che la Banca Centrale pianifichi di bloccare la distribuzione e l’utilizzo di criptovalute. Lo ha svelato Alexey Guznov, a capo del dipartimento legale dell’istituzione. Lo ha fatto durante un’intervista con il portale d’informazione locale Interfax. Una presa di posizione importante. Che segna un importante distacco dal mercato crittografico.
Russia vuole vietare le criptovalute
Stando a quanto trapelato gli acquisti e le operazioni con criptovalute saranno puniti con un massimo di 7 anni di carcere. Mentre la multa per l’emissione di risorse digitali in Russia senza approvazione sarà di 28.000 USD. La nuova proposta di legge proibisce qualsiasi attività legata alle monete digitali. Porta indietro la Russia di due anni. Precisamente a quando fu presentata la prima normativa sulle criptovalute. Che consentiva il trading di criptovalute nel Paese.
Sanzioni a chi non rispetta la norma
Inoltre sottolinea Guznov questa normativa mira a vietare l’emissione e lo scambio di criptovalute in Russia. Introducendo delle sanzioni per chiunque non rispetti le regole. Ha detto: “Per quanto riguarda il funzionamento del sistema finanziario e del sistema di protezione dei consumatori. La legalizzazione della distribuzione e dello scambio di criptovalute è un rischio ingiustificato. Pertanto il disegno di legge proibisce esplicitamente l’emissione e la trasmissione di criptovalute. Verranno inoltre introdotte delle responsabilità legali per chiunque violi queste regole.“
Trading delle criptovalute fuori la Russia
Guznova ha anche parlato del trading di criptovalute fuori i confini russi. Il dirigente ha sottolineato che la banca centrale si oppone al rilascio di criptovalute da parte delle istituzioni. Tuttavia le autorità russe non possono imporre limiti al trading di Bitcoin (BTC) anche di fuori del Paese:
“Se ad esempio una persona in possesso di Bitcoin completasse una transazione in una giurisdizione che non vieta tale attività. E’ improbabile che potremmo regolamentare questa azione.”
Cosa devono fare le persone
Stando alla proposta di legge della Russia che vuole vietare le criptovalute le persone devono adottare determinati comportamenti. Gli individui e le società non saranno autorizzati ad accettare valute digitali come pagamento. Salvo che siano ereditate, distribuite ai debitori di una società fallita o confiscate a seguito di una decisione del giudice. Le persone che detengono criptovalute devono dichiarare presso l’agenzia fiscale. Oltre a fornire informazioni su come è stato acquistato.
Inoltre, l’acquisto di criptovalute per contanti o bonifico bancario da una banca russa sarebbe soggetto a una multa. Fino a un milione di rubli russi, 14.000 USD. Oppure fino a sette anni di carcere. A seconda delle dimensioni del caso
Conclusione
La situazione incerta delle criptovalute in Russia sembra simile a quella della Cina. Infatti prima che si parlasse di yuan digitale il governo di Pechino ha avvertito i cittadini di una sicura repressione contro chi tratta le criptovalute. Vietando così il mining di Bitcoin e di tutte le valute virtuali. Tuttavia nonostante l’atteggiamento positivo verso la blockchain e le criptovalute controllate dal governo. In Cina i trader non sono ancora i benvenuti. Una situazione che sicuramente andrà evolvendosi. In quanto uno Stato, prima di dare il via libera a queste attività, vuole capirci guadagnare concretamente. E’ sempre e solo una questione di business. Che una volta capito il meccanismo il cerchio si chiude.