La precaria situazione economica della Turchia ha portato diversi investitori a rivolgersi a bitcoin per salvarsi dall’inflazione. La politica del presidente Erdogan non sta piacendo a diverse persone. Tanto che la lira turca si trova in grande difficoltà. Un grande problema che ha generato un clima di incertezza e sfiducia nel Paese. Per questo motivo adesso la crescita del mercato delle criptovalute potrebbe essere la soluzione per molte persone.
La situazione politica-economica in Turchia
Prima di addentrarci nella nostra crypto news. Andiamo a vedere che clima si respira in Turchia. Il Paese sta vivendo un periodo di grande turbolenze economiche e politiche. Improvvisamente il Presidente turco Erdogan ha deciso di licenziare il governatore della banca centrale Naci Ağba. Questa scelta ha avuto un forte impatto sulla moneta del paese. Infatti la lira turca è crollata drammaticamente. Ha provocato un crollo del 13% del valore della lira rispetto al dollaro. Per questo motivo adesso i mercati vivono una situazione di incertezza. Pare inoltre che il nuovo governatore adotti una linea di politica monetaria restrittiva come il suo predecessore. Questo aveva ottenuto il plauso e la fiducia dei mercati e degli investitori internazionali. Senza però convincere il presidente turco sulle monovre economiche e finanziarie.
Gli investitori turchi si rivolgono a Bitcoin
Nell’ultimo mese imprenditori e investitori in Turchia hanno deciso di affidarsi a bitcoin contro l’inflazione. Alla base di questa transazione c’è la decisione scellerata di Erdonga di fare a meno del presidente della banca centrale. Infatti la Banca centrale è al suo quarto governatore in meno di due anni. Al momento, la lira ha la metà del valore che aveva nel 2018. E le prospettive sono tutt’altro che positive per la valuta del paese. Nel frattempo l’inflazione ha raggiunto il livello più alto degli ultimi sei mesi, e anche la disoccupazione rimane elevata, al 12,2%.
Queste turbolenze economiche non hanno lasciato gli investitori a fare gli spettatori. La situazione ha generato un’impennata nel trading di criptovalute del paese. Gli investitori infatti sperano di cavalcare l’onda del trend positivo di bitcoin. E ripararsi così dall’inflazione. Tra l’inizio di febbraio e il 24 marzo, i volumi di trading hanno raggiunto 218 miliardi di lire. Un’enormità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Ci risiamo
Non è la prima volta che gli investitori si rivolgono a bitcoin contro l’inflzione. A dicembre in Turchia c’era un’impennata di adozione bitcoin. Come misura di sollievo dall’inflazione infatti la maggior parte dei cittadini si è rivolta alle criptovalute per le transazioni quotidiane. Infatti la Turchia oggi come ieri sta assistendo a un’impennata nell’adozione di Bitcoin all’interno della regione. L’aumento dell’inflazione è un grave onere finanziario per i cittadini turchi. E Bitcoin è vista come una riserva di ricchezza alternativa dall’instabilità che circonda la lira turca. Questo anche grazie al nuovo record storico segnato dal prezzo del Bitcoin.
Idea lira digitale
Proprio Naci Ağba aveva annunciato che la banca centrale era pronta per la valuta digitale del paese. L’uomo aveva rivelato di come l’istituto finanziario era pronto per emettere un CBDC e fare i test vari. L’annuncio della lira digitale era arrivata appena tre mesi dopo che la Turchia aveva pubblicizzato le aperture in campo crittografico. Tanto che in molti sono convinti che il paese si rivolge alle risorse digitali a causa della crescente inflazione.
Per il momento Ankara non ha comunicato alcuna mossa o intenzione di regolare o tassare la valuta digitale. Il che porta molte persone a cercare di capire come comportarsi in merito. Quello che è certo è che la popolazione si sta informando sulle criptovalute. E sta cercando di capire come salvare i propri risparmi.