Nella cypto news di oggi parliamo dell’India e del suo passo indietro sulle criptovalute. Abbiamo parlato di un possibile divieto posto dal governo indiano alla diffusione delle criptovalute. Tuttavia pare che proprio questo divieto sia stato annullato. Ciò ha però generato lo scetticismo delle industrie del settore. Esse, infatti, non si fidano tanto di questo passo indietro.
Cambio di paradigma
La Corte Suprema Indiana ha annullato il divieto (che sarebbe durato due anni) che impediva alle banche di dare servizi alle società crypto. Dopo questo passo indietro dell’India l’industria delle criptovalute ha iniziato a prepararsi per l’arrivo di nuovi clienti. Con oltre 1,3 miliardi di abitanti, l’India è vista come la prossima forza trainante per questo nuovo settore. Alcuni credono che questo pentimento sia solo una finzione.
Partnership tra Binance e WazirX
Tuttavia le aziende che lavorano nel settore crittografico credono che il governo non realizzerà seriamente questo divieto. Ad esempio per Nischal Shetty, fondatore e CEO di WazirX, non si tratta altro che di voci ed ipotesi. Shetty, il cui scambio è stato acquisito da Binance lo scorso anno, ha affermato che le stesse fonti all’interno del governo sono state “molto positive” sulla regolamentazione. Esse infatti non hanno mai menzionato i divieti.
Società ottimiste
Le aziende indiane non credono che verrà imposto un altro stop alle criptovalute. Addirittura stanno intensificando gli sforzi educativi per promuovere l’adozione. Il primo programma si concentra principalmente su imprese ed iniziative nella loro fase iniziale. I progetti di criptovalute che ne fanno parte, potranno ricevere finanziamenti tra $5.000 e $20.000. Le iniziative che saranno scelte per questi programmi avranno accesso diretto. Alla piattaforma di sviluppo aperta di Binance.
Strategia Exchange CoinDCX
Gupta tuttavia ritiene che il settore delle crypto indiane debba ancora vedere il suo apogeo. Per questo CoinDCX, programma di e-learning, ha lanciato una nuova piattaforma online. Volta all’istruzione chiamata DCX Learn. La società ha affermato che DCX Learn faceva parte del suo piano. Per fornire criptovalute a 50 milioni di persone in India. La piattaforma fornirà materiale didattico sotto forma di guide ed articoli. Nonché corsi online estesi e lezioni interattive.
Continuo braccio di ferro
I governi hanno paura di essere tagliati fuori. La non conoscenza fa paura. Tuttavia questo tipo di situazioni potrebbero far emergere truffe. Poiché la mass adoption è attratta dal nuovo e dalle tecnologie. Di base i governi, le istituzioni e le persone fanno fatica al cambiamento. Questa difficoltà è proprio data da un fattore assolutamente psicologico. Infatti noi essere umani tendiamo a proteggerci dalla novità. Per il semplice fatto che, non conoscendola, non abbiamo idea di dove ci possa portare.
Come affrontare tutto ciò?
Per fare in modo che, in primis i governi, ma anche le persone, si fidino del mondo crypto servono due cose essenziali:
- Etica.
- Costruire opportunità rendendole semplici e alla portate di tutti, soprattutto economicamente.
Se si riesce ad ottenere un risultato etico significa che al primo posto viene messa la lealtà e l’interesse rivolto al bene ipotetico delle persone. Piuttosto che a quello venale ed economico. Tuttavia per ottenere questo risultato bisognerebbe incentivare la costruzione di opportunità. Queste per essere alla portata di tutti dovrebbe essere semplici e soprattutto economiche.
L’India riuscirà a superare questa gap? Già il passo indietro sulle criptovalute per l’India è un bel passo avanti. staremo a vedere!