Non è un mistero che Bitcoin sta guadagnando popolarità tra gli investitori al dettaglio. La criptovaluta madre infatti sta trascinando in alto l’intero mercato delle valute digitali. Per questo motivo sempre più investitori cercano un modo semplice per convertire i loro soldi in asset. Gli sportelli automatici aiutano in questo senso. Infatti in Florida stanno per arrivare 300 bancomat di criptovaluta. Questa operazione è fattibile grazie ad uno scambio di criptovaluta in contanti con sede negli Stati Uniti.
Florida è uno stato crypto friendly
Non sono una novità le notizie su bitcoin e sulle criptovalute legate alla Florida. Infatti lo Stato americano è da qualche tempo vicino al mercato crittografico. Il merito senza dubbio è della città principe di questa regione, ovvero Miami. Il sindaco della città è più volte protagonista di news che riguardano questo mondo. Infatti si è detto pronto all’idea di convertire l’1% delle riserve del tesoro della città in Bitcoin. E ha fatto avanti l’ipotesi di pagare gli stipendi ed accettare Bitcoin come mezzo di pagamento per le tasse. Due novità importanti per l’intero Paese. Che potrebbe spingere diversi investitori verso lo Stato.
300 bancomat di criptovaluta per la Florida
Adesso la Florida si trova per accogliere 300 importanti sportelli automatici abilitati a Bitcoin. Questo è grazie al lancio di Coinme, uno scambio di criptovaluta in contanti con sede negli Stati Uniti. Questa società è entrata nello Stato ad inizio settimana ed ha portato con sé questa novità. Più che bancomat ATM, questi sono più chioschi posizionati in diversi punti delle città. “Per i floridiani, l’espansione rende l’acquisto di Bitcoin in contanti semplice. Come visitare il loro negozio di alimentari locale”. Questo rivela l’azienda.
Gli sportelli automatici Coinme Bitcoin saranno situati in diversi punti vendita di generi alimentari selezionati in tutto lo stato. Dalle piccole città alle grandi città tra cui Jacksonville, Miami, Orlando e Tampa. La mossa arriva proprio sulla scia di politiche favorevoli per Bitcoin in Florida in generale. Ma in particolare proprio grazie ai movimenti di Miami.
Cos’è Coinme?
Coinme è uno dei principali scambi di valuta digitale. Con la missione di rendere la valuta digitale più accessibile a tutti. “Quando il mondo ha accesso, tutti hanno una giusta possibilità di prosperità finanziaria”, questo è il suo motto. E’ stata fondata nel 2014, Coinme è diventata la prima società di ATM Bitcoin con licenza statale negli Stati Uniti. E ora gestisce la più grande rete di chioschi (o bancomat) Bitcoin nel mondo. Si contano quasi 6.000 sedi fisiche in 44 Stati. Attraverso una partnership con Coinstar. Il lavoro dell’azienda fornisce ai clienti un modo semplice, sicuro ed efficiente per acquistare, archiviare e trasferire valute digitali.
Una mossa per accontentare tutti
Il lancio dei 300 bancomat di criptovaluta in Florida è una mossa studiata. Infatti secondo il CEO di Coinme, il team si sta espandendo in nuove aree. Con l’obiettivo di soddisfare la “domanda sempre crescente” di luoghi accessibili per l’acquisto di criptovalute. Questi chioschi sono visti proprio come dei mezzi in soccorso alla popolazione che ha fame di bitcoin.
“Il nostro team ha lavorato con le autorità di regolamentazione statali. Nel tentativo di lanciare Coinme sui chioschi Coinstar in tutto lo stato. E siamo entusiasti di ottenere una licenza per offrire un pagamento in contanti. Per l’acquisto di Bitcoin ai residenti della Florida“.
Persone preferiscono acquistare BTC in contanti
Un recente sondaggio sponsorizzato da Coinstar ha rilevato che le persone preferiscono acquistare criptovalute in contanti. Infatti quasi un intervistato su cinque ha affermato che preferirebbe acquistare criptovaluta in contanti. E oltre la metà ha consigliato di acquistarla come investimento. Inoltre il 23% che acquisterebbe criptovalute lo farebbe da un bancomat o chiosco Bitcoin.
Sicuramente molti di voi conosceranno la società di macchinette cambia spiccioli Coinstar. L’azienda statunitense è nata nel 1991 ed oggi conta oltre 20 mila chioschi in tutto il mondo. 600 contratti attivi con grandi retailer del calibro di Walmart, Tesco, Sainsbury’s, Carrefour. 67 milioni di transazioni all’anno. Oltre 200 brevetti tecnologici. E 2,9 miliardi di monete convertite ogni anno. Numeri da capogiro, insomma.
Negli Stati Uniti il suo lavoro è così prezioso che persino la Federal Reserve si confronta con i flussi registrati da Coinstar. Per stabilire quante nuove monete coniare e mettere in circolazione. Nel 1996, a soli cinque anni dalla sua nascita, l’azienda inaugura il suo millesimo chiosco. Mentre nel 1999 si arriva a quota 5 mila. Nel 2002 taglia il traguardo dei 10 mila. Intanto si espande prima in Canada, poi in Irlanda e nel Regno Unito. Infine va alla conquista di Francia, Germania, Spagna e Italia.
L’arrivo in Italia
In Italia lo sbarco ufficiale di Coinstar avviene nel 2017. Con un primo test in quattro negozi Bennet e Iper. Poi da settembre 2018 con il lancio vero e proprio che ha portato ai 75 chioschi attuali sparse in altre catene. Come Unicomm, Carrefour, IperConad e Il Gigante. L’obiettivo però è crescere ancora. Infatti l’obiettivo della società statunitense è quello di arrivare a 200 bancomat nel nostro Paese per fine anno. Quello che è sicuro è che le transazioni non mancano, visto che crescono anno dopo anno.
Una soluzione semplice ed accessibile
Quella proposta dalle società in Florida con i 300 bancomat di criptovaluta è una soluzione alle persone. L’acquisto di Bitcoin presso i chioschi Coinstar tramite Coinme ha lo scopo di essere un modo semplice e sicuro. Per trasformare istantaneamente denaro in BTC. A differenza dei tradizionali bancomat ATM. Il processo di acquisto di bitcoin presso i chioschi Coinstar abilitati da Coinme offre vantaggi. In quanto attinge alle abilità tecniche di quest’ultimo. Infatti gli utenti possono acquistare i loro BTC utilizzando Coinme Wallet. Senza interruzioni e senza la necessità di inserire informazioni separate sul portafoglio.
Visto che ci sono diversi punti Coinstar, chissà se Coinme non decida di sbarcare anche in Italia. Certo che il nostro Paese sicuramente non avrà la richiesta della Florida. Ma sarebbe un passo avanti importante per aiutare il mercato crittografico italiano.