Voliamo negli Stati Uniti per una notizie su BTC che rivoluziona l’intero settore. Il sindaco della città di Miami potrebbe presto pagare gli stipendi ed accettare Bitcoin come mezzo di pagamento per le tasse. Francis Xavier Suarez vuole trasformare Miami nella prossima Sillicon Valley. Un obiettivo che parte proprio dall’uso della valuta digitale sovrana. Già a fine dicembre Suarez si era mostrato aperto e curioso verso la madre delle criptovalute. Infatti si era detto pronto all’idea di convertire l’1% delle riserve del tesoro della città in Bitcoin.
Prima di proseguire con la news bitcoin, conosciamo meglio il nostro protagonista. Francis Xavier Suarez è un avvocato e politico statunitense. Ma soprattutto è il 43° sindaco di Miami. È stato eletto nel novembre 2017 con l’86% dei voti. Suarez è il primo sindaco nato a Miami. È un repubblicano registrato, ma l’ufficio del sindaco della città di Miami è apartitico. Suarez è anche vicepresidente della Miami-Dade Transportation Planning Organization (TPO). Ed è l’ex presidente della Miami-Dade County League of Cities. Nel suo ruolo presso il TPO, Suarez ha sostenuto il piano strategico di transito rapido dell’area di Miami (SMART), che è stato approvato all’unanimità. Il piano SMART espande le opzioni di trasporto di massa nella contea di Miami-Dade.
Bitcoin come mezzo di pagamento a Miami
Il sindaco di Miami Francis Xavier Suarez è pronto ad accendere i riflettori nella sua città. Gli amanti della tecnologia, gli imprenditori e investitori di Bitcoin potranno presto avere un alleato. Infatti Miami potrebbe presto usare Bitcoin come mezzo di pagamento per stipendi e tasse. Un piccolo, grande passo. Che potrebbe portare la città statunitense ad essere un centro tecnologico e digitale all’avanguardia.
Miami e quell’idea Silicon Valley
Tra gli obiettivi del sindaco di Miami c’è quello di portare la città a compiere una trasformazione nella prossima Silicon Valley. Un obiettivo a lungo termine, cui Suarez sta lavorando da tempo. Il primo cittadino ha inoltre dichiarato recentemente che Bitcoin potrebbe diventare la “più grande storia dei prossimi anni”. E proprio l’uso di Bitcoin come mezzo di pagamento per gli stipendi dei dipendenti pubblici potrebbe essere uno dei passi da compiere.
Investire l’1% della riserva del tesoro di Miami in Bitcoin
Come accennato, questa non è la prima volta che Francis Xavier Suarez si apre esplicitamente a bitcoin. A dicembre si è mostrato interessato ad esplorare l’idea di convertire l’1% delle riserve del tesoro della città in Bitcoin. Un annuncio incalzato dal il sostenitore di bitcoin Anthony “Pomp” Pompliano su Twitter. Che ha portato la comunità crittografica ad essere entusiasta del nuovo scenario che coinvolge Miami. Nel caso ci fosse questo investimento, sarebbe una prima volta per le principali città degli Stati Uniti (e forse nel mondo).
Miami come (e un pò di più) l’Ohio
Miami non è la prima città statunitense che si apre a Bitcoin. Circa un anno fa l’agenzia fiscale dello stato dell’Ohio ha approvato il pagamento delle tasse utilizzando proprio Bitcoin. A tale scopo è stato creato perfino un sito web dedicato, chiamato Ohiocrypto.com. Dove le aziende possono iniziare a utilizzarlo. In questo modo la regione ha mostrato sostegno alla tecnologia innovativa.
Gli altri Stati americani pro Bitcoin
Oltre a Miami e all’Ohio ci sono diversi Stati e diverse città statunitensi che sono interessati ad esplorare il mercato offerto da bitcoin. Tuttavia negli Stati Uniti è vivo il conflitto Bitcoin si e Bitcoin no. Infatti alcuni stati volevano adottare la criptovaluta sovrana. Ma le loro azioni sono state respinte dai legislatori statali. Stiamo parlando di stati come Arizona, Georgia e Illinois. Che sono solo alcune delle altre regioni che hanno preso in considerazione l’introduzione di Bitcoin per i contribuenti. Per questo motivo la proposta di Miami potrebbe scontrarsi contro il governo nazionale.
Miami: la città bitcoin-friendly
Ormai sembra chiaro che Miami abbia intrapreso un percorso per diventare una città bitcoin-friendly. Tanto che Suarez ha indicato che sono allo studio i pagamenti in criptovaluta. Ci sono tre percorsi tangibili che la città sta intraprendendo per espandere la sua natura bitcoin-friendly. Questi percorsi già li abbiamo accennati. Ma adesso andiamo ad elencare:
- .Possibilità di dare ai dipendenti della città l’opportunità di farsi pagare gli stipendi in bitcoin. Questa idea è già stata esplorata e dovrebbe passare attraverso una serie di procedure legali prima di essere approvata.
- Le tasse potrebbero essere pagate in bitcoin o in qualche altra criptovaluta. Questa decisione è molto più facile da attuare in quanto esistono già precedenti legali che danno speranza ai responsabili di una possibile esecuzione.
- Il tesoro della città potrebbe collocare parte del suo capitale di investimento in bitcoin. Questo potrebbe generare una maggiore resistenza considerando la volatilità dell’investimento.
Attenzione ai rischi!!!
Francis Xavier Suarez non ha rivelato la quantità di denaro che avrebbe contemplato di investire. Né ha fornito ulteriori dettagli sullo stato attuale di queste proposte. Tuttavia come abbiamo anticipato, è sicuramente disponibile ad un investimento dell’1% del denaro pubblico. Se così fosse, sarebbe un investimento a basso rischio. Una scelta più ovvia quando si tratta di costruire o mantenere la ricchezza. In caso la percentuale dovesse salire, i rischi aumenterebbero. Causando gravi danni al sistema di Miami, aumentando, non di poco, il debito pubblico.
Non scherzate con la volatilità di Bitcoin
E’ importante che gli amministratori come Suarez che intendono investire in Bitcoin abbiano intorno a loro esperti. Gli esperti con un appetito per il rischio sono infatti consapevoli della perdita di opportunità. Se si considerano investimenti con un rapporto rischio/rendimento più elevato. Ad esempio, Bitcoin è rapidamente salito da $ 20.000 a $ 40.000. Ma è vero anche che è crollato da $ 40.000 a $ 30.000 quasi altrettanto velocemente. Una perdita di denaro molto pericolosa per un politico. Questi numeri devono essere sempre sottolineati alla luce di possibili investimenti.
Conclusione
Fa bene alla comunità bitcoin e quella crittografica vedere una città così importante degli Stati Uniti così ben disposta verso bitcoin. Tuttavia bisogna andare con i piedi di piombo, prima di cantare vittoria. Bisogna vedere se il sindaco di Miami decida veramente di pagare stipendi e accettare tasse in Bitcoin. O adottare le misure sopradette. Soprattutto dopo aver valutato i pro e i contro delle tre misure.
Inoltre c’è anche la questione nazionale. E’ vero che l’amministrazione Biden sembra più morbida verso le criptovalute. Ma è vero anche manca totalmente un quadro normativo da garantirgli un effettivo controllo su questi strumenti.
Quindi il sindaco di Miami si troverebbe a giocare una partita da solo. L’unica strategia che potrebbe adottare è quella di parlare con Washington e trovare una soluzione condivisibile. Staremo a vedere quali altre novità ci riserverà il futuro!