La banca centrale delle Filippine (BSP) regolamenta il mercato crypto. L’uso degli scambi di valuta virtuale, negli ultimi tre anni è aumentato vertiginosamente. La crescita del mercato crypto ha “costretto” il governatore della BSP a dare delle regole. Questo è un bene per il mercato delle criptovalute e per il Paese stesso che attirerà nuove aziende crittografiche.
Banca “Giovane”
La banca centrale delle Filippine (Bangko Sentral ng Pilipinas) abbreviata BSP è stata istituita il 3 luglio 1993. La sua giovane età è data dal percorso storico delle Filippine. Le isole Filippine sono prima state colonia del popolo Spagnolo. Dopo sanguinose battaglie passano agli Americani. Gli Stati Uniti concessero la sovranità alle Filippine il 4 luglio 1946. Tuttavia l’economia rimase fortemente dipendente dall’America. Il Governatore della banca adesso è Benjamin Diokno. Oggi il nome completo è Repubblica delle Filippine e il suo presidente è Rodrigo Duterte. Nel 2018 ha un PIL + 6% (Italia +-1%).
Ruoli, responsabilità e potere
La banca centrale delle Filippine ha le seguenti funzioni:
- Gestione della liquidità, attraverso la formulazione e l’attuazione di politiche monetarie volte a influenzare l’offerta di moneta, in coerenza con il suo obiettivo primario di mantenere la stabilità dei prezzi,
- ha il potere esclusivo di emettere la moneta nazionale. Tutte le banconote e le monete emesse dalla BSP sono completamente garantite dal governo e hanno corso legale per tutti i debiti privati e pubblici,
- Prestatore di ultima istanza, estendendo sconti, prestiti e anticipazioni a istituti bancari a fini di liquidità,
- Vigilanza finanziaria, esercitando la vigilanza sulle banche ed esercitando poteri di regolamentazione sugli istituti non bancari che svolgono funzioni quasi bancarie.
Prevenire il riciclaggio
E’ di pochi giorni l’uscita di regolamenti emanati dalla banca centrale delle Filippine per il mercato crittografico. Le nuove linee guida sono per i fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) nel tentativo di prevenire il riciclaggio di denaro.
Chi sono i VASP?
Un fornitore di servizi di asset virtuali, è definito dalla Financial Action Task Force (FATF) come un’azienda che conduce una o più delle seguenti azioni per conto dei propri clienti:
- scambio tra asset virtuali e valute legali;
- scambio tra una o più forme di asset virtuali;
- trasferimento di beni virtuali;
- custodia e/o amministrazione che consentono il controllo sulle risorse virtuali;
- partecipazione e fornitura di servizi finanziari relativi all’offerta di un emittente e/o alla vendita di un’attività virtuale.
Questa definizione comprende una vasta gamma di attività crittografiche, inclusi scambi, operatori ATM, custodi di portafogli e hedge fund. Il GAFI raccomanda inoltre che i VASP siano soggetti agli stessi rigorosi requisiti AML/CTF e KYC degli istituti finanziari tradizionali.
Chi è il FATF?
La Financial Action Task Force (FATF), nota anche con il suo nome francese, Groupe d’action financière (GAFI), è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1989 su iniziativa del G7 per sviluppare politiche per combattere il riciclaggio. Nel 2001, il suo mandato è stato ampliato per includere il finanziamento del terrorismo. Da Luglio 2020 alla guida della Task Force finanziaria c’è la Germania.
Direttive chiare
Nelle linee guida emanate dalla banca centrale delle Filippine la prima regola per i VASP è:
- richiedere una licenza, un “certificato di autorità”, per poter operare come attività di invio di denaro.
Dovranno inoltre allinearsi alle norme esistenti delle banche centrali per i fornitori di servizi finanziari in settori quali liquidità e rischio operativo, rischio IT, controlli interni, protezione dei consumatori e antiriciclaggio.
Patrimonio diverso a seconda dei servizi offerti
I VASP devono avere un requisito patrimoniale minimo di 50 milioni di pesos filippini (poco più di 1 milione di dollari) se forniscono servizi di custodia, o un importo inferiore di 10 milioni di pesos (208.000 dollari) in caso contrario.
Transazione = Bonifici Bancari
I VASP sono responsabili della conduzione della propria due diligence sui clienti e devono trattare le transazioni di criptovaluta come bonifici transfrontalieri, conservare i dati dei partecipanti che superano i 50.000 pesos ($ 1.000). Attività sospette o singole transazioni di 50.000 pesos (10.000 $) richiedono una due diligence extra e restrizioni sui pagamenti, ha affermato la banca centrale.
Dal far West alla legalita
Le isole delle Filippine oltre che viste come oasi di bella vita (cambio vita è vado a vivere nelle Filippine). E’ un’isola dove spesso si perpetuano truffe ed atti illeciti (Le autorità filippine arrestano 273 truffatori di bitcoin). La SEC delle Filippine è sempre vigile (SEC delle Filippine allerta schemi Ponzi).
Commenti del governatore della Banca
L’ufficio del governatore della banca centrale ha dichiarato in una dichiarazione politica che sostiene
Sebbene le risorse virtuali
tutti i vantaggi dovrebbero essere considerati insieme ai rischi di utilizzo nel riciclaggio di denaro, ha affermato.
Conclusione
La banca centrale è costretta a mettere in linea con le normative Mondiali altrimenti rischia di essere tirata fuori dai giochi ed eventualmente anche sanzionata.
Questa nuova mossa sicuramente porterà le Filippine ad essere ancora più appetibile è il suo PIL continuerà a crescere. Ed attirerà nuove aziende crypto.
Le leggi ci vogliono ovviamente questo non fermerà truffatori e corrotti che troveranno altre strade.