Gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita hanno pubblicato un rapporto in cui viene reso noto il progetto CBDC. Stiamo parlando delle banche centrali di due delle più potenti e importanti economie del Medio Oriente. Entrambe hanno deciso di studiare per un anno e in maniera congiunta la valuta digitale. I risultati che ne sono usciti parlano in modo brillante ed ottimistica della valuta digitale sovrana.
Emirati Arabi e Arabia Saudita su CBDC: Il progetto Aber
Gli obiettivi di una valuta digitale emessa dalla banca centrale non sono nuovi per Emirati Arabi e Arabia Saudita. I due Paesi infatti avevano parlato dei loro piani apertamente nel gennaio 2019. Quando avevano annunciato il progetto congiunto “Aber”. Il loro obiettivo era quello di stabilire una “prova di concetto” progettata per “contribuire al corpo di conoscenza nelle tecnologie CBDC e DLT”.
Il piano delle banche
Quasi due anni fa, quando tutto ebbe inizio, le banche avevano annunciato che l’uso di Aber sarebbe stato limitato agli accordi finanziari. Quelli che utilizzano tecnologie di registro distribuito (DLT) “su base probatoria e per uso esclusivo da parte di un numero limitato di banche nei due paesi”. Un tale annuncio fece presagire un’indicazione (semi)ufficiale sul nome della valuta digitale. Oltre che dell’ambito della circolazione iniziale.
Tra i primi progetti CBDC
Il progetto Aber dei due Paesi è stato il primo ad uscire fuori. Infatti a gennaio 2019 in pochi parlavano di CBDC, o almeno non lo facevano apertamente. Il rapporto delle due banche rileva che la scelta del nome in “Aber” non è casuale. In quanto parla della missione principale del progetto:
“Il nome Aber è stato scelto perché, come la parola araba, per ‘attraversare i confini’. Cattura sia la natura transfrontaliera del progetto sia la nostra speranza che possa oltrepassare i confini. Anche in termini di utilizzo della tecnologia”.
Un CBDC supportato da denaro reale
Il progetto di Emirati Arabi e Arabia Saudita su CBDC è stato suddiviso in tre fasi distinte. Che hanno progressivamente ampliato la portata del processo a sei diverse banche commerciali. Il rapporto rileva che il progetto Aber ha utilizzato una valuta digitale supportata da denaro reale. Al fine di forzare una “maggiore considerazione” delle questioni relative alla sicurezza e ai sistemi di pagamento esistenti.
CBDC migliore dei pagamenti centralizzati
Il rapporto degli Emirati Arabi Uniti e banche centrali dell’Arabia Saudita sul processo CBDC del progetto Aber ha fatto emerge punti fondamentali. Affermando che una valuta digitale a doppia emissione era “non solo tecnicamente fattibile” per i pagamenti transfrontalieri. Ma che le CBDC presentano “un miglioramento significativo rispetto ai sistemi di pagamento centralizzati in termini di resilienza architettonica”.
Nessun ostacolo per un CBDC
Gli studi sul progetto Aber ha eliminato tutti gli ostacoli e i dubbi su una valuta digitale. Infatti il rapporto recita: “I requisiti chiave sono stati tutti soddisfatti. Compresi i requisiti complessi in materia di privacy e decentralizzazione. Nonché i requisiti relativi alla mitigazione dei rischi economici. Come la visibilità dell’offerta di moneta e la tracciabilità della banca centrale della valuta emessa”.
La strategia futura
Il rapporto congiunto raccomanda anche una serie di passi successivi per la ricerca e la politica. Tra cui l‘adozione della DLT per migliorare la sicurezza dei sistemi esistenti. Ma anche “l’offerta di binari di pagamento basati su DLT” e l’ampliamento della portata delle future sperimentazioni del progetto Aber. Per includere partner più geograficamente dispersi. Come il regolamento di altre attività e le obbligazioni.
Medio Oriente verso la digitalizzazione
Non è la prima volta che la regione si trova coinvolta nei piani di una più ampia digitalizzazione. Il Medio Oriente sta assistendo all’adozione diffusa della tecnologia blockchain nel settore finanziario. A giugno la Banca Centrale dell’Arabia Saudita ha trasferito fondi alle banche locali utilizzando la tecnologia blockchain. L’obiettivo della banca è quello di migliorare le sue “capacità di continuare il suo ruolo nella fornitura di linee di credito”.
Febbre globale da CBDC
Come detto prima, Emirati Arabi e Arabia Saudita sono stati tra i primi a vedere una positività nel CBDC. Negli ultimi mesi anche altre banche centrali si sono mosse per studiare la fattibilità delle valute digitali sovrane. C’è stata una vera e propria febbre da CBDC che ha coinvolto tantissime economie. La Cina ha recentemente rilasciato una guida normativa che legittima uno yuan digitale. Il Regno Unito ha analogamente iniziato a redigere regolamenti e proporre ricerche su un possibile CBDC. L’Unione Europea inizierà gli studi a gennaio 2021. Il Brasile ha definitivamente dichiarato che la superpotenza sudamericana avrà un CBDC. Giusto per citarne qualcuna.