Le banche tradizionali adesso non possono fare altro che accettare servizi legati alle criptovalute. Il mercato lo richiede, le persone lo richiedono. Infatti pare che la finanza tradizionali abbia iniziato un percorso innovativo. Ovvero è alla ricerca di modi non troppo invasivi per offrire valute digitali come servizi per i propri clienti. Fonti interne rivelano che le banche chiedono tutti i dati necessari per iniziare il processo di integrazione. Secondo quanto riferito, molte istituzioni finanziarie sono nella stessa barca. Infatti stanno considerando seriamente l’aggiunta di bitcoin al loro elenco di attività.
Banche tradizionali rischiano di scomparire
Un mese fa abbiamo scritto che le banche devono offrire per forza serivizi crittografici. E su questo punto siamo fortemente convinti. Infatti nel giro di qualche anno le nuove generazioni cambieranno radicalmente lo scenario. Loro non si affidano alle banche fiat tradizionali se queste non offrono servizi di criptovalute. Soprattutto perché la crescita di bitcoin sta generando una corsa alle criptovalute senza precedenti. E se le istituzioni tradizionali non vogliono scomparire, devono prendere provvedimenti.
Kraken è il terrore delle banche tradizionali
Prendiamo come esempio Kraken. Lo scambio di criptovalute è il peggior incubo delle banche tradizionali. Questo perché è il primo exchange di criptovaluta a diventare una banca. Infatti Kraken può offrire nuovi servizi e opzioni di finanziamento ai clienti esistenti. Inoltre Kraken Financial avrà la possibilità di operare in diverse giurisdizioni. Senza essere limitato dai vari piani di conformità adottati da ogni stato. Questo è solo un esempio di come le banche tradizionali abbiano il fiato sul collo. Ecco perché le banche tradizionali in ritardo devono iniziare a prestare attenzione.
Muoversi che è già tardi
Le banche tradizionali insomma devono correre, correre e correre. Perché è già troppo tardi. Questa scalata del mercato delle criptovalute e delle altcoins, trascinato dal bitcoin, sta cambiando tutto. Presto i consumatori definiranno come “banca universale” un’organizzazione che offre servizi finanziari relativi sia a criptovalute che a valute fiat. È giunto il momento di acquisire gli strumenti necessari per operare nel settore crittografico. Le banche devono iniziare ad adattarsi o verranno lasciate indietro. Su questo siamo pronti a metterci la mano sul fuoco.
Le banche tradizionali valutano i rischi
Ovviamente prima di immergersi in un mercato ancora sconosciuto per molti. Le banche tradizionali studiano i rischi legati ai servizi di criptovalute. Ciò è particolarmente cruciale per le banche. Poiché le loro affiliazioni dirette con la SEC o i regolatori richiedono maggiore cautela. Oltre alla volatilità del mercato che rappresenta i principali fattori di rischio per le istituzioni che cercano di investire in Bitcoin. Anche il riciclaggio di denaro è un fattore in aumento che i nuovi arrivati devono analizzare.
Criptovalute non sono più rischiose delle valute fiat
Non smetteremo mai di ripeterlo che le criptovalute non sono più pericolose del contante. Avete letto bene. Le valute fiat tradizionali sono ancora il mezzo preferito per i professionisti del riciclaggio di denaro. Le criptovalute invece sono in grado di ridurre il rischio di riciclaggio in tutto il mondo. Perché? Perché la tecnologia blockchain su cui si poggiano consentono agli investigatori di analizzare e seguire tracce virtuali. Tra indirizzi, wallet, transazioni, blockchain e altre entità digitali.
Le banche salgono sul carro
Il crescente interesse per l’inclusione di valute digitali da parte delle istituzioni finanziarie è aumentato notevolmente nel corso degli anni. Inizialmente molte di queste istituzioni erano collettivamente ribassiste sulle criptovalute. A causa del loro stato volatile. Ma quest’anno l’accoglienza di queste aziende ha evidentemente preso una piega più positiva. Soprattutto dopo l’apertura al mercato di PayPal, Mastercard e Visa. I giganti dei pagamenti digitali hanno infatti annunciato piani per abilitare i pagamenti in criptovaluta per i loro clienti.
Innovare per la generazione Z
Le banche tradizionali devono accogliere i servizi di criptovalute per le nuove generazioni. Le istituzioni devono agire rapidamente per mantenere l’interesse del loro pubblico di destinazione: la generazione Z. Questa è una generazione fresca che ha voglia di innovazione e tecnologia. Sono i prossimi fruitori di servizi finanziari. Che entrano in una banca e pretendono di accedere a molteplici servizi. Ovvero prodotti creditizi, conti di risparmio e investimenti che accolgono sia valute digitali che fiat.
Anche la Gen Z è in (semi)ritardo
A dirla tutta anche la generazione Z o Gen Z è in ritardo. Stiamo parlando del ritardo nella corsa alla proprietà di bitcoin. Che era prevista prima del 2020/2021. Tuttavia la generazione di amanti di TikTok ha mostrato un’immensa capacità di aumentare l’adozione nel mercato. Se tutti loro si aprissero a bitcoin e alle valute digitali non ci sarebbe storia. E costringerebbero le banche tradizionali ad accogliere servizi di criptovalute. Quei servizi che sono stati fin troppo spesso messi da parte. Per “salvare” il “vecchio” contante.
Banche tradizionali con crypto meglio delle banche exchange?
Se le banche tradizionali inseriscono servizi di criptovalute probabilmente spazzerebbero via Kraken ed exchange simili. Infatti se da un lato le banche cercano di imitare gli scambi di criptovaluta. Con lo scopo di attirare l’attenzione della Gen Z. Dall’altro lato sono maestri nella gestione delle valute fiat. Infatti solo le banche tradizionali possono colmare il divario tra il mercato fiat e quello criptato. Uno scenario che potrebbe far gola a molti nel settore. E ci chiediamo come mai ancora nessuno (o pochi) l’ha capito. In quanto regala un gigantesco potere decisorio nell’ambiente finanziario.
Conclusione
Dopo quanto detto però non diamo per scontato che tutte le banche tradizionali accolgono i servizi di criptovalute. Siamo certi che molti istituti finanziari rimangono stretti nelle loro idee obsolete. Ma cosa succede alle banche che non si uniscono alla festa? Risposta facile. Qualsiasi banca che nei prossimi mesi continua ad essere scettica nei confronti delle valute digitali. Rischia di chiudere baracca e burattini nel giro di pochissimo tempo. Perché exchange come Kraken e banche tradizionali che si evolveranno spazzeranno via il passato.
Per concludere è giunto il momento che le banche tradizionali si siedono al tavolino e iniziano ad offrire servizi di criptovalute. Anche perché fa ridere il solo fatto di entrare in una banca che non permette transazioni con bitcoin. PayPal consente di pagare con BTC e la mia banca di fiducia no? E’ assurdo solo a scriverlo. E’ importante perché rischiano davvero di essere spazzate via dall’uragano delle valute digitali. Che hanno iniziato per davvero a reinventare il sistema finanziario globale.