Ebbene la Cina sembra finalmente pronta al grande passo e adottare una sua valuta digitale. Proprio oggi la banca cinese Agricoltural of China ha iniziato a testare il progetto di criptovaluta sovrana. Un importante punto di svolta per Pechino, che negli ultimi mesi si sta impegnando nell’espansione crittografica. Infatti il “paese rosso” non si è mai tirato indietro sulle questioni di innovazioni tecnologiche.
I primi test della valuta digitale in Cina
Dunque in Cina sono partiti i primi test per uno CBDC. Per lavorare a questo progetto la banca centrale cinese, ha creato molte offerte di lavoro. Cercando ingegneri interessati a lavorare al progetto anche per anni. E stando alla comunità cinese sembra che questo progetto sia arrivato alla conclusione. Secondo le notizie pubblicate il 14 marzo dal sito BlockBeast, sarebbero girate in anteprima su We Chat le immagini di una nuova applicazione della Agricoltural Bank of China.
Un’app per la valuta digitale in Cina
Le immagini sulla piattaforma di telefonia mettono in mostra una versione beta dell’app. Con impresso il logo Agricoltural Bank of China. Secondo l’opinione del CEO di Sino Global Capital, Matthew Graham, l’applicazione potrebbe essere utilizzata solo da utenti autorizzati dal governo. Attualmente l’applicazione è disponibile per gli utenti di Shenzhen. Questa è definita la Silicon Valley cinese, Xiogan, Chengdu e Suzhou.
Un Paese all’avanguardia
Come abbiamo detto molte volte il governo cinese a differenza di altri sono sempre stati aperti alla crittografia. Ovvero sia al mining bitcoin che al mondo delle criptovalute. E il presidente Xi Jinping ha compiuto molti sforzi. Per mettere in atto l’espansione della blockchain nel paese. Gli sforzi fatti nello spazio crittografico, di certo non sono paragonabile a nessun altro paese. Stati Uniti compresi che sono decisamente in ritardo.
Gli altri Paesi sulla scia cinese
Secondo la Bank of International Settlement – la cosiddetta “banca centrale delle banche centrali” – i tempi di questo probabile lancio della beta non potrebbero essere migliori. Se effettivamente la Cina è pronta al lancio definitivo della propria valuta digitale e ha, dunque, iniziato i beta test con l’app. Gli altri paesi intenzionati ad avere una criptovaluta sovrana non staranno fermi a guardare.
Svezia e Francia seguono la Cina
Già a dicembre dell’anno scorso la Francia stava muovendo i primi passi nel tentativo di creare una propria CBDC. Il governatore della banca centrale francese, François Villeroy de Galha, stava guidando l’incarico per convincere le grandi istituzioni, banche e società francesi a iniziare a sperimentare una valuta digitale centralizzata operativa in Francia.
Ma anche nel freddo nord della Svezia si sente aria di criptovaluta sovrana. La Banca nazionale svedese inizierà dal prossimo anno la sperimentazione dell’utilizzo della criptovaluta sovrana (e-krona). Per i pagamenti attraverso smartphone, carta di credito e smartwatch. Questo paese ha il più basso tasso di utilizzo di contanti. Molti negozianti fuori dalla porta espongo un cartello con scritto “cash free zone” ( zona senza contanti).
L’utilizzo delle criptovalute ha avuto un forte impatto per l’autorità monetaria nordica, la Riksbank. Che ha messo in atto la possibilità di utilizzare attraverso diverse tecnologie la valuta sovrana denominata “e Krona”. Che darebbe alle imprese e alle famiglie un’alternativa digitale costante. I team del progetto affidato a Accenture, sta ora valutando le opinioni di diversi soggetti internazionali, per approfondire questioni giuridiche. Il termine del progetto si concluderà il 31 dicembre 2020, ma con la possibilità di proroga fino a 7 anni.
Staremo a vedere cosa succederà.