Sembra che la Francia si stia avvicinando all’euro digitale. Infatti, secondo le ultime notizie, la banca centrale francese sta per iniziare diverse prove sperimentali. Incentrate proprio sull’euro digitale. Che potrebbe essere adottato da tutti i membri dell’Unione Europea. L’intenzione della banca centrale francese non è nuova. Infatti in questo articolo già avevamo accennato ai progetti crittografici di CBDC.
Piccoli passi avanti verso l’Euro Digitale
Pochi giorni fa, vi abbiamo raccontato di come l’Olanda si era impegnata a diventare il banco di prova per i CBDC dell’Unione Europea. Un progetto che però ha sempre visto in prima linea la Francia sull’euro digitale. Tanto che a maggio è diventato il primo paese a provare con successo un euro digitale su una blockchain. Tuttavia, non siamo ancora sicuri che questo progetto possa mettere d’accordo tutti i Paesi membri.
Francia verso l’Euro Digitale: i partecipanti all’iniziativa
Nonostante l’incertezza generale, la Francia è decisa a continuare gli esperimenti sull’euro digitale. Infatti, la Banque de France ha selezionato otto potenziali candidati. Per testare l’integrazione di un CBDC per gli insediamenti interbancari. L’elenco dei partecipanti approvati include gradi realtà come Accenture, HSBC e Societe Generale. Oltre a piccole istituzioni interessate alla crittografia come Seba Bank e LiquidShare.
L’inizio dei lavori
Dopo aver individuato gli otto attori. La banca centrale francese inizierà a lavorare con ciascuno sugli esperimenti proposti. L’obiettivo è quello di esplorare “nuovi metodi di scambio di strumenti finanziari”. Inoltre, i progetti pilota cercheranno di stabilire come distribuire e utilizzare i CBDC per i pagamenti transfrontalieri. In particolare, la Francia vede l’euro digitale come uno strumento progettato per “regolamenti interbancari”. Non per scopi di consumo.
Per la Francia l’Euro Digitale è fattibile. Ma lo è davvero?
Le energie francesi per la costruzione di un euro digitale sono lodevoli. Per le autorità in gioco, un CBDC dell’Unione Europea non solo è importante, ma è fattibile. Certamente il lockdown ha messo in essere i vantaggi di una valuta dematerializzata. Ponendoci però davanti a un quesito importante. L’euro digitale costruito e regolato da una banca centrale può essere un sostituto del contante?
I problemi di tracciabilità
Sicuramente anche la Francia non si è posta il problema della tracciabilità dell’euro digitale. Ci sono due teorie in corso d’opera in Europa:
- La prima afferma che una CBDC al dettaglio potrebbe essere basato su token digitali. Che circolerebbero in modo decentralizzato e consentirebbero l’anonimato nei confronti della banca centrale come i contanti.
- La seconda sostiene che una valuta digitale basata su token potrebbe non garantire il completo anonimato. Se ciò si dimostrasse vero, solleverebbe inevitabilmente problemi sociali, politici e legali.
Certamente, se l’opinione pubblica fosse sensibilizzata sul tema potrebbe dare maggiore aiuto ai rappresentanti europei. E non lasciare che decisioni così importanti siano centralizzati dalle banche europee.