Fonti che arrivano dagli Stati Uniti dicono che l’amministrazione Biden tiene d’occhio lo yuan digitale. Come sappiamo bene, la Cina è attualmente in testa alla corsa per una valuta digitale emessa dalla banca centrale. Soprattutto dopo aver eseguito diversi test nelle città. Mentre il dollaro digitale negli Stati Uniti è solo un’idea. Dove non sono stati comunicati dei veri e propri piani. Questa notizia arriva dopo che è stato detto che Bitcoin potrebbe essere utilizzato dalla Cina per minare la supremazia del dollaro statunitense. E il Presidente americano non intendo di certo lasciare spazio alla “nemica” Pechino.
Tutelare il dollaro statunitense
L’amministrazione Biden sta monitorando lo sviluppo dello yuan digitale. Infatti si teme che una valuta digitale della banca centrale cinese (CBDC) verrà utilizzata per eludere le sanzioni. E potrebbe influenzare il dominio del dollaro statunitense. Infatti voci vicine dicono che Washington sta “intensificando il controllo dei piani della Cina per uno yuan digitale”. La preoccupazione è che la valuta digitale possa influenzare la posizione del dollaro come valuta di riserva mondiale.
Inoltre le autorità statunitensi sono preoccupate del lancio dello yuan digitale. Principalmente per il suo metodo di distribuzione e per essere uno strumento per eludere le sanzioni. Pare che il Tesoro, il Dipartimento di Stato, il Pentagono e il Consiglio di sicurezza nazionale stanno lavorando per arginare il problema. Ovviamente non si sa in che modo e in che natura.
Corsa al CBDC: Cina in testa
La Cina è attualmente in testa alla corsa di una valuta digitale di Stato o CBDC. Avendo già completato diversi progetti pilota di successo. Le transazioni nella valuta hanno già superato milioni di dollari. E si sta dimostrando efficace nel piano di digitalizzazione cinese. Il paese ha già un sistema di pagamento digitale altamente sofisticato. Come nel caso di molti paesi asiatici, ad esempio il Giappone.
Non solo la Cina! Infatti anche molti altri paesi stanno lavorando per l’emissione di un CBDC. In particolare Giappone e Unione Europea. La Russia, altra grande nazione, ha recentemente annunciato i suoi piani per provare un rublo digitale nel 2022. Si parla anche della rupia digitale in India, ma queste sono solo voci.
Questo dimostra un cambiamento significativo nell’approccio da parte dei governi sulle CBDC nell’ultimo anno. Anche organizzazioni internazionali come la Banca dei regolamenti internazionali si sono unite alla massa. Ma ricordiamo che una valuta digitale di Stato è diversa dalle criptovalute come Bitcoin. Perché se Bitcoin è decentralizzato, non sottoposto a nessun tipo di controllo dall’alto. Un CBDC è centralizzato, quindi controllato dalla banca centrale che la emette.
Ma anche se Pechino è in uno stato avanzato per lo yuan digitale. La fase di ricerca e sviluppo è tutt’altro che finita. Infatti non c’è ancora piena libertà di utilizzo. Tuttavia gli Stati Uniti non sono preoccupati dagli altri Paesi. Ma hanno paura proprio della Cina. Considerato l’unico paese che può mettere in crisi il dominio del dollaro americano.
Il dollaro digitale degli Stati Uniti
Adottare il dollaro digitale è un’idea degli Stati Uniti che va avanti da Trump. Infatti già con la precedente presidenza sono avanzate diverse ipotesi, mai concretizzate. Adesso con Biden le cose sembrano accelerare e arrivare ad un punto. Anche se non sono ancora iniziati dei lavori effettivi. Infatti il dollaro digitale è più volte menzionato come uno dei possibili strumenti. Con l’obiettivo di mantenere la supremazia economica degli Stati Uniti. Proprio alla luce dello yuan digitale della Cina.
Tuttavia la discussione in merito si è placata in quest’ultimo anno. Ma l’idea di un dollaro digitale è sempre viva. Sicuramente l’amministrazione Biden deve tenere sotto controllo lo yuan digitale. Per tutelarsi ed evitare che acceleri i lavori. Ma come dicono molti analisti è importante che inizi seriamente a lavorare per un dollaro digitale. Non basta solo osservare i “rivali”. Ma bisogna anche mettere in pratica le idee. Perché sennò arriva il momento che Pechino non lo puoi più fermare.