La SEC thailandese ha ordinato al popolare exchange di crypto Bitkub di chiudere temporaneamente e risolvere i problemi che causano gravi interruzioni. Spesso il mondo crypto è associato a libertà, che è bella a tutti piace. Ma c’è un filo sottile che divide la libertà con anarchia e spesso questo viene tralasciato.
E’ colpa dei trader
L’aumento veloce del valore di bitcoin all’inizio di gennaio, ha indotto i trader ad aumentare la loro attività (mi sembra anche logico). L’incremento degli utenti ha causato un crash all’exchange crypto Bitkub. Durante il quale, la piattaforma è rimasta inattiva per 16 ore prima che il trading riprendesse.
Chi è Bitkub?
L’ exchange Crypto Bitkub è stata fondata nel febbraio 2018. Bitkub è una società legalmente registrata, con un capitale sociale di 80 milioni di baht e spazi per uffici con sede a Bangkok, Thailandia. Ed è legalmente riconosciuto e autorizzato da Thai (SEC thailandese). Bitkub afferma di essere il più grande scambio di criptovalute in Thailandia con una quota di mercato del 90%.
SEC “Dura”
Beh a rigor di logica la SEC ha fatto bene in quanto tutela i consumatori finali (che è il suo lavoro). Martedì, gli ha concesso cinque giorni per risolvere i problemi che hanno causato tre interruzioni a gennaio a causa dell’aumento dell’attività di trading.
Le altre SEC?
Il crash dell’exchange Crypto Bitkub non è stato l’unico, uno dei principali exchange mondiali Coinbase ha avuto lo stesso problema. Ma la SEC americana non gli ha detto niente. Spesso guardiamo l’America come uno stato da dove prendere esempio. Alla fine la Thailandia è l’unica che si è mossa subito in difesa dei consumatori.
Coinbase “peggio” Bitkub
Coinbase ad oggi è il secondo exchange sul mercato, mentre Bitkub è il N. 237. Il crash di Coinbase ha avuto una portata più grande come danno su larga scala in quanto ha molti più utenti (trader). Le lamentele presentate dagli utenti su Twitter e Reddit a volte sono un po’ sarcastiche ma c’è qualcuno che ha fatto riferimento anche al lancio della IPO commentando:
Infatti l’utente ha ragione non è la prima volta!
Scusami
Proprio come un disco rotto (non è la prima volta) Coinbase ha chiesto scusa sul proprio blog. Hanno detto che miglioreranno la piattaforma mentre per l’assistenza clienti assumeranno altre persone e saranno più repentini a dare voce sui social alla community.
Conclusione
Che è una piattaforma vada in crash è normale può succedere, che si ripeta ogni volta che c’è un aumento di trading NO. La SEC avrebbe dovuto “tirare le orecchie” a Coinbase altrimenti cosa stanno a fare? Morale della favola bisogna sempre stare vigili in quanto purtroppo chi ci deve tutelare non sempre lo fa (chissà perchè?). Ah dimenticavo (forse ti sarà utile) Coinbase lavora con il governo offrendo i propri servizi.