Il Giappone crea un gruppo di ricerca crittografico. Con il movimento in casa Cina riguardo alle innovazioni tecnologiche della blockchain. Sempre più promossa e incentivata allo sviluppo grazie a numerosi fondi di investimento. E a iniziative atte incentivare le aziende di sviluppo tecnologico. Alla stablecoin regionale in test in alcune regioni del paese, all’imminente arrivo dello yuan digitale. Anche gli altri paesi cominciano a volgere lo sguardo al mondo delle criptovalute.
In America dopo la salita di Brian Brooks come controllore a interim della valuta. Le cose si stanno muovendo ulteriormente. Con in programma la creazione di una regolamentazione e la nascita di un rapporto cripto-banche. Anche se già prima di lui il governo stava chiedendo un aggiornamento tecnologico e l’impiego della blockchain. Per muovere la finanza americana. Ma anche il Giappone entra in campo nel settore e crea un gruppo di ricerca crittografico. Formato dalle più grandi potenze bancarie del paese al fine di studiare una soluzione che ponga le basi per l’impiego delle criptovalute.
Si lavora per la crittografia in Giappone
In Giappone è nato un gruppo di ricerca crittografico formato dai più grossi colossi bancari. Per studiare l’operato dei pagamenti effettuati con le valute digitali. I partecipanti sono:
- Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
- Sumitomo Mitsui Financial Group
- Mizuho Financial Group Inc
- La compagnia ferroviaria East Japan Railway
- La piattaforma di criptovaluta DeCurret
Il gruppo crittografico in Giappone
Il gruppo è sostenuto dalla Bank of Japan (Boj) e dal regolatore del paese, la Financial Service Agency (FSA). Che ha già avvertito che prima di offrire qualunque servizio di investimento si devono prima soddisfare i requisiti di licenza. Il team cerca di studiare un modo per elaborare la tecnologia di contabilità decentralizzata (DLT). Allo scopo di costruire una base per la valuta digitale. Pare che il gruppo stia anche elaborando un framework standardizzato. Per il pagamento interbancario per un gateway futuro.
A coordinare il team sarà lo scambio di criptovaluta giapponese. Mentre a osservare l’operato del gruppo saranno la FSA e il Ministero delle finanze. Nel frattempo la FSA ha lanciato su Twitter un avviso di consulenza. Per tutte quelle società non ancora registrare, in merito a titoli, opzioni bancarie, criptovalute e altro ancora. Questa iniziativa aiuterà nel proteggere gli investitori dalle frodi. Per questo già nell’aprile di quest’anno l’organismo di regolamentazione giapponese ha istituito due organismi di crittografia:
- Japan Virtual Currency Exchange Business Association (JVCEA)
- Japan Security Token Offering Association (JSTOA)
Conclusione
La FSA continua il suo lavoro di monitoraggio imponendo rigide regolamentazioni. Al fine di garantire gli scambi di criptovaluta locali rispettino gli standard di sicurezza impedendo l’azione di hacker e furti. I paesi sembrano iniziare a cambiare opinione sul mondo delle criptovalute. E cominciano a studiare un modo per implementarne l’utilizzo nel loro paese. Forse è giunto per loro il momento di scendere in campo. E il fatto che il Giappone ha creato un gruppo di ricerca crittografico ne è la prova.