La Camera USA approva il voto con tecnologia blockchain. Più di una volta abbiamo evocato l’utilizzo della blockchain. Nell’ambito delle votazioni di carattere politico. Infatti questa nuova tecnologia sarebbe in grado di garantire il massimo di sicurezza. Nei processi elettorali. Grazie alla capacità di certificare i dati contenuti al suo interno. Se ne era parlato molto in occasione delle primarie del partito democratico. Tese ad individuare il candidato da opporre a Donald Trump nelle prossime presidenziali.
Voto blockchain per la Camera USA
Venerdì la Camera dei Rappresentanti degli USA ha approvato una risoluzione importante. Per “autorizzare il voto a distanza per procura. Durante un’emergenza di sanità pubblica a causa del nuovo Coronavirus”. Ai sensi della HR 965, infatti la Camera USA opererà di conseguenza. Facendo sì che i membri fisicamente presenti fungano da procura. Per votare fino a dieci membri assenti. La modifica della regola consente inoltre ai comitati interni di svolgere attività commerciali ufficiali. Come:
- tenere audizioni virtuali;
- ascoltare l’ordine del giorno;
- testimoniare a distanza;
- emettere citazioni elettroniche.
La Blockchain in USA è l’ideale
La modifica delle regole approvate dalla Camera USA richiede anche uno studio di fattibilità. Per verificare l’esistenza di una tecnologia sicura e utilizzabile. In grado di gestire il voto remoto in formato elettronico. Una volta che una tecnologia è approvata dal Presidente. E dal membro del ranking del comitato amministrativo della Camera.
Le regole possono essere aggiornate il giorno legislativo successivo. Per consentire ai membri di votare e registrare la loro presenza a distanza. I membri del Congresso che hanno il compito di determinare la fattibilità di una tecnologia per il voto remoto sono due. Si tratta della presidente Zoe Lofgren e del membro del ranking Rodney Davis.
Conclusione
Quello che è certo dopo la risoluzione della Camera USA sul voto è che la blockchain è un forte pioniere come tecnologia. Che potrebbe essere infatti approvata. Soprattutto perché la blockchain può trasmettere un voto in modo sicuro e trasparente. Grazie ad un sistema che priva qualsiasi tipo di manomissioni dei voti. Riducendo il rischio di truffe.
Chissà se questo non sia un assist per l’apertura all’uso della tecnologia blockchain per le elezioni politiche. Facilitando così lo spoglio e il diritto di voto. Di coloro che si trovano all’estero o fuori il proprio comune di residenza.