Quasi un mese fa, abbiamo parlato del voto online come di una modalità ancora non sicura. Ma è anche vero che con la pandemia che ci ha travolti e le imminenti elezioni di alcuni Paesi. La tecnologia blockchain potrebbe essere, al momento, l’unica soluzione. A Malta, ad esempio, è stata creata un’app apposita per questo fine! Ma oggi le notizie ci arrivano da oltreoceano, dagli Stati Uniti. Perché gli USA stanno pensando di usare la blockchain per il voto nel Senato.
In USA il Voto Blockchain nel Senato
Il Congresso degli Stati Uniti sta discutendo il possibile uso del voto blockchain per il Senato USA. A causa delle crescenti minacce del coronavirus. Dato che le prossime elezioni si terranno probabilmente durante il picco della pandemia. La questione è stata discussa in un “sottocomitato permanente”. Che ha trattato sia delle operazioni del Senato che dei meccanismi di voto a distanza. La blockchain potrà essere distribuita insieme alle applicazioni crittografate end-to-end o E2EE. Proprio per facilitare il voto. Tutto ciò attraverso un registro distribuito crittografato.
Maggiore trasparenza ed efficacia
Da quello che si evince pare che la blockchain offra sia trasparenza che efficacia di voto. Riducendo gli errori di scrutinamento. Il Congresso ed il Sentao rileva che la blockchain in USA depone i rischi del caso. E che sistemi simili sono già stati implementati nel contesto del voto. Come ad esempio durante le elezioni parlamentari 2019 dell’Estonia.
“La blockchain può trasmettere un voto in modo sicuro e anche verificare il voto corretto. Osservando che tali caratteristiche siano state utilizzate per sostenere l’efficacia dei sistemi di voto basati su blockchain. Può fornire un ambiente sicuro e trasparente per le transazioni e un record elettronico privo di manomissioni di tutti i voti. Riduce anche i rischi di voti errati”. Si legge nel documento ufficiale.
Blockchain tra due fuochi
Ma, lo scetticismo e la preoccupazione pare regnino ancora sovrane. Nonostante le prove schiaccianti a favore del voto blockchain per il Senato USA. I legislatori sono preoccupati per le implicazioni di sicurezza delle votazioni virtuali. Hanno sottolineato il fatto che il voto online dovrà essere condotto solo dopo aver protetto l’infrastruttura blockchain. Per evitare eventuali attacchi alle urne del Senato, preservandone il segreto.
Il rapporto infatti identifica queste preoccupazioni relative ad un ipotetico attacco del 51% alla blockchain. Utilizzata per ospitare le votazioni del Senato. Sottolineando che “qualsiasi sistema remoto di voto blockchain dovrebbe essere impostato correttamente per eliminare qualsiasi minaccia di attacco del 51%”. Per non parlare delle possibili vulnerabilità causate da difetti crittografici e bug del software. L’uso di tecnologie basate su DLT per il voto virtuale sicuro infatti ha avuto in gran parte un riscontro positivo. Tranne per alcune eccezioni. Tuttavia se si apporteranno miglioramenti ad essa diventerà un successo!
Conclusione
Tutto questo marasma si innesta tra le discussioni crescenti. Riguardo l’efficacia delle soluzioni basate su blockchain. Per le sfide di governance risultanti dalla pandemia di COVID-19. Steve Mnuchin, segretario al Tesoro, pare sia sollecitato dai membri del Congresso. A prendere in considerazione le distribuzioni di stimoli basate su blockchain. Cosa deciderà di fare? Noi saremo qui pronti a raccontarvelo!