La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha pubblicato una nuova normativa sullo yuan digitale. Il disegno legge mira a legittimare la valuta digitale di stato. Ma anche a criminalizzare stablecoin di terze parti. Ancorate al valore dello yuan. Inoltre, la legge sostiene che lo yuan è la valuta ufficiale della Repubblica Popolare Cinese. Sia in forma fisica che digitale.
Niente sostituisce la valuta sovrana
Il documento si scaglia contro le valute digitali di terze parti. Ancorate al valore dello yuan. Individui e istituzioni non potranno creare ed emettere valute progettate per sostituire lo yuan digitale. Per dirla in maniera semplificata. La Cina intende criminalizzare qualsiasi stablecoin basata sullo yuan. Il nuovo disegno di legge rimarrà in consultazione pubblica fino al 23 novembre.
Le “punizioni” governative per chi trasgredisce
Il governo, inoltre, ha in mente punizioni molto dure per chi trasgredisce la normativa sullo yuan digitale:
- la confisca di tutti i profitti
- la distruzione dei token
- l’imposizione di una multa non inferiore a cinque volte l’importo illegale generato
- un eventuale procedimento penale e arresto
Quando si avrà lo yuan digitale?
Secondo quanto ne sappiamo la Cina vuole emettere ufficialmente la propria CBDC entro le Olimpiadi Invernali di Pechino. Previste per febbraio 2022. Come abbiamo enunciato, la Cina ha condotto il primo vero test a Shenzhen,con circa 50 mila residenti. I cittadini hanno richiesto 200 yuan (30$) in formato digitale. Che hanno poi speso in 3.389 negozi in tutta la città.
La Cina è realmente avanti nei progetti?
Nonostante ci sembra che la Cina abbia fatto enormi passi avanti sulla CBDC. L’ex vice-ministro cinese della scienza e della tecnologia nonché noto esperto di economia digitale, ritiene che la tecnologia blockchain sia ancora acerba. Ha dichiarato che non c’è “molta differenza tra la Cina e le principali economie mondiali, come gli Stati Uniti e l’Europa”. In termini di sviluppo dei progetti blockchain.
Questo potrebbe dare speranza agli altri Paesi. Che stanno lavorando sulla loro valuta digitale. Anche se dobbiamo pensare che potrebbe essere una mossa strategica. Per depistare gli “avversari digitali” e imporsi nella “guerra digitale”.