Il Department of Justice degli Stati Uniti (DoJ) ha aperto un’indagine sull’acquisizione di Visa della società fintech Plaid. Il ministero della Giustizia di Washington ha messo sotto pressione il consulente di Visa Bain & Co. Come parte di un’indagine antitrust sull’accordo. Adesso deve decidere se bloccare l’operazione ancora in corso. Ma starebbe già lavorando ad un potenziale contenzioso. Cercando di trovare e prepararei testimoni per un eventuale processo.
L’inizio dell’indagine su Visa
Il DOJ ieri ha presentato una petizione al tribunale federale. Accusando la Bain & Co. di Boston di aver ostacolato la sua indagine antitrust. Sull’acquisto della società Plaid di 5,3 miliardi di dollari di Visa. Accusando la società di aver celato alcune informazioni essenziali. Nella dichiarazione del DoJ si legge:
“Bain, una società di consulenza, ha trattenuto importanti documenti richiesti dal CID. Rivendicando privilegi di confidenzialità non supportati. Ostacolando così l’indagine della Divisione Antitrust“.
Il Dipartimento attende risposte dal consulente
In sostanza, le autorità statunitensi hanno intrapreso un’azione legale. Per ottenere delle informazioni dal gigante della consulenza Bain & Company. In merito all’acquisizione di Plaid da parte di Visa. Il comunicato stampa del DoJ riferisce:
“Il Department of Justice ha emesso un CID nei confronti di Bain. Richiede alla società di rispondere alle nostre domande e di produrre materiale. Inclusi documenti che discutano la strategia dei prezzi di Visa e la concorrenza contro altre carte di debito. In quanto potrebbero essere importanti per l’analisi degli effetti dell’acquisizione proposta. La petizione sostiene che Bain si è rifiutata di produrre questi documenti. Rivendicando una apparentemente generale confidenzialità su quasi tutto il materiale.”
Responsabilizzare Bain & Co.
Il DoJ non intende perseguire legalmente la società di consulenza Bain & Co. Ma intende responsabilizzare Bain. Mantenendola in linea con le imposizioni normative e cercando al tempo stesso di ottenere dettagli urgenti ai fini delle indagini. Questo perché il settore delle criptovalute attira attività criminali di vario genere. Infatti, il legale della Divisione Antitrust, ha sottolineato l’importanza delle società terze come Bain. Eche queste forniscano informazioni pertinenti alle autorità.

L’acquisizione di $ 5,3 miliardi di Visa
Il 13 gennaio scorso, Visa ha presentato la sua proposta di acquisizione a Plaid. Pari a 5,3 miliardi di dollari. Aprendo ufficialmente la sua strada al settore crittografico. Con l’obiettivo di migliorare la vita finanziaria dei propri utenti. Plaid mira infatti ad eliminare la lentezza delle transazioni. Cui i possessori di Visa sono soliti avere.
Le cause di Plaid
La società fintech Plaid ha dovuto affrontare altre due cause dopo l’acquisizione di Visa:
- La prima è stata intentata a giugno. Secondo cui la società utilizza le informazioni dei clienti per il proprio tornaconto.
- La seconda risale a luglio. Si tratta di una class action avente ad oggetto una presunta violazione dei requisiti di privacy dell’azienda.
Chissà se la società avrà pace e le acque si calmeranno. Per adesso deve affrontare le battaglie legali.