Anche il Vietnam decide di lavorare per una valuta digitale di Stato. Dopo che molti Paesi al mondo stanno pensando seriamente ad un CBDC. Anche il governo vietnamita trova che sia fondamentale stare al passo con i tempi. E che quindi una metamorfosi digitale sia una cosa imprescindibile per non rimanere indietro mentre gli altri corrono avanti.
Tra preoccupazione ed innovazione
Il settore delle criptovalute ha visto un grande boom di adozioni ultimamente. Con lo stesso che apre la strada a un maggiore interesse da parte della vendita al dettaglio e delle istituzioni. Sebbene il crescente interesse sia un buon cambio di passo per il mercato delle criptovalute. Rimangono molti paesi in cui la tecnologia non ha ancora acquisito un riconoscimento tradizionale. Il Vietnam è uno di questi paesi. O almeno era uno di loro, prima della nuova notizia. Che vede il Vietnam pronto ad accogliere una valuta digitale di Stato.
Vietnam pronto ad una valuta digitale di Stato
Secondo quanto è stato riferito. Il primo ministro vietnamita ha chiesto alla banca centrale del paese di pilotare una criptovaluta basata su blockchain. Il tutto in maniera molto veloce, visto che gli ha dato una tempistica di circa due anni. L’iniziativa fa parte della strategia di sviluppo dell’e-Government del PM. Che porta il Paese ad avere una considerazione maggiore per la tecnologia.
Una “tendenza inevitabile”
La valuta digitale di Stato per il Vietnam sembra essere una cosa imprescindibile. Infatti il leader vietnamita del principale Partito Comunista del paese, crede che il denaro digitale sia “una tendenza inventabile”. Oltre alle criptovalute, il Vietnam si concentrerà anche sull’implementazione di tecnologie all’avanguardia. Come big data, intelligenza artificiale e realtà aumentata. A maggio, il Ministero delle finanze del Vietnam ha creato un gruppo di ricerca incaricato di studiare i regolamenti sulle criptovalute.
Un taglio con il passato
Se prima i regolatori vietnamiti si erano dimostrati scettici nei confronti delle valute digitali. Ricordiamo che il Vietnam ha imposto un divieto ai pagamenti in Bitcoin nel 2017. Adesso le cose sembrano viaggiare in maniera del tutto nuova e diversa. Dove le istituzioni sono pronte ad abbracciare questa nuova tecnologia. E a far leva sugli investitori crittografici.