In Uruguay è stato proposto una legge per consentire ai cittadini di fare pagamenti con le criptovalute. Un senatore uruguaiano infatti ha presentato un disegno di legge. Questo cerca di “stabilire un uso legittimo, legale e sicuro nelle attività legate alla produzione e alla commercializzazione di valute virtuali”. Non è il primo paese del sudamerica che vede nelle monete digitali il mezzo per uscire dalla crisi economica e finanziaria.
In Uruguay una legge per i pagamenti con criptovalute
Il senatore uruguaiano Juan Satori ha presentato un progetto di legge per regolamentare la criptovaluta. E consentire alle aziende di accettare pagamenti in criptovaluta. Satori si unisce a un elenco crescente di politici di paesi sudamericani. Che stanno cercando di portare l’adozione delle criptovalute nel mainstream. Anche se non propone l’uso della criptovaluta come moneta a corso legale come in El Salvador.
Una disegno legge per l’adozione crittografica
Il senatore cripto-friendly ha rivelato che presenta “un disegno di legge pioniere nel mondo. Che cerca di stabilire un uso legittimo, legale e sicuro nelle attività legate alla produzione e alla commercializzazione di valute virtuali in Uruguay“.
Il disegno di legge propone che “le criptovalute saranno riconosciute e accettate dalla legge. E applicabili in qualsiasi attività legale. Saranno considerati un valido mezzo di pagamento. Aggiunto a quelli previsti dalla Legge di Inclusione Finanziaria”.
Tre licenze per le aziende
Se il disegno di legge ottiene sostegno, il governo rilascerà tre tipi di licenze per le aziende che utilizzano le criptovalute.
- Prima licenza consente “alle aziende di negoziare qualsiasi cripto-asset come intermediari (scambi). Eccetto le transazioni di origine non finanziaria”.
- Seconda licenza consente alla parte approvata di “archiviare, conservare o salvaguardare le risorse crittografiche”.
- Terza licenza consente l’emissione di “attività crittografiche o token di utilità con caratteristiche finanziarie”.
Promozione e sicurezza
La legge in Uruguay per i pagamenti con le criptovalute viaggia tra promozione e sicurezza. Il Segretariato nazionale per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (SENACLAFT) avrà il compito di “regolamentare, controllare e verificare” i titolari di licenza.
Satori afferma che “la percentuale di persone che investono in criptovalute rispetto al numero totale di abitanti per paese è bassa”. Inoltre sottolinea l’importanza di adottare una regolamentazione cripto. Per “promuovere gli investimenti e proteggere gli investitori”.
Paesi sudamericani (e non solo) verso le criptovalute
L’Uruguay è l’ultimo tra una serie di paesi che ha introdotto una legge per i pagamenti di criptovalute. Tra questi c’è il Paraguay, che ha visto una fattura Bitcoin presentata il mese scorso. Panama che sta cercando di adottare la criptovaluta su scala nazionale. E l’Argentina con una legge che richiede ai lavoratori di pagare in criptovalute.
Inoltre la Columbia si sta muovendo con una legge che ha preso di mira gli scambi di criptovalute. L’obiettivo è la protezione dei consumatori. Il disegno di legge mira a “garantire la sicurezza” nelle transazioni crittografiche. Eliminare il mercato nero. E promuovere le criptovalute come alternativa al sistema bancario tradizionale.
Ma non solo paesi sudamericani. In Spagna di recente è stato presentato un progetto di legge sulle criptovalute. Che cerca infatti di legalizzare l’uso della tecnologia cripto e blockchain per scopi ipotecari e assicurativi. Il disegno di legge inoltre invita le banche spagnole a implementare la tecnologia blockchain. Per la gestione di mutui e assicurazioni.