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In Australia preferiscono le criptovalute all’oro: corsa all’investimento!

Un nuovo sondaggio ha rilevato che più australiani investono in criptovalute che in oro e argento. In un momento storico particolare per il mercato crittografico. Questa è una notizia che potevamo aspettarci e che probabilmente riguarda anche noi. Visto che stiamo parlando di un paese occidentale. Soprattutto dopo la crescita esponenziale di bitcoin. Molti esperti giudicano BTC e le valute digitali un “bene alternativo simile all’oro”. E che diventerà sempre più importante in futuro. 

Un sondaggio prevedibile nel risultato 

Il sondaggio è condotto per conto di BTC Markets nel mese di febbraio. Il sondaggio chiama in causa oltre 2000 investitori australiani che dichiarano di preferire criptovalute all’oro. Infatti l’analisi rivela che le valute digitali sono un investimento molto più popolare di quanto ci si immaginasse. Mettendo da parte non solo l’argento, ma anche l’oro. Tuttavia è importante sottolineare che il percorso delle criptovalute è anche lungo per raggiungere le azioni

Mercato azionario è sempre il preferito 

E’ vero che il sondaggio rivela che gli australiani preferiscono le criptovalute all’oro. Il sondaggio ha rilevato che il 12,6% degli investitori australiani detiene Bitcoin o altre criptovalute. Rispetto al 12,1% che detiene metalli preziosi. Ma è altrettanto vero che il mercato azionario è di gran lunga l’opzione preferita dagli investitori. Con il 63,6% che detiene azioni direttamente e il 28,8% che investe in fondi negoziati in borsa o fondi gestiti. Anche la proprietà è un investimento popolare con il 25,8%. Mentre il 18,8% ha dichiarato di aver investito in “oggetti da collezione”

A chi è stato fatto il sondaggio? 

Il sondaggio è stato condotto a più investitori, sia giovani che meno giovani. Tuttavia il 36,3% di investitori australiani in criptovalute australiane ha un’età compresa tra i 25 ei 34 anni. Seguito da quelli di età compresa tra 35 e 44 anni al 30,1%. Gli uomini rappresentavano il 63% di tutti gli investitori in criptovalute. E uno su quattro guadagnava oltre $ 100.000 all’anno. Quindi è importante tenere a mente questi dati. Per capire che stiamo parlando prevalentemente di uomini giovani intorno ai 35 anni

Attenzione ai pensionati precoci! 

L’amministratore delegato di BTC Markets Caroline Bowler ha notato una cosa nel suo sondaggio. Che un numero crescente di australiani anziani sta investendo in criptovalute. Con investitori oltre i 60 anni che sono raddoppiati negli ultimi due anni. Per costituire il 10% della base di clienti. Le sue parole:

“Negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a un passaggio da uomini di età compresa tra 25 e 45 anni a una fascia di età molto più ampia. In particolare pensionati precoci. Interessati a diversificare il loro portafoglio di investimenti. E stanno recuperando terreno con questa asset class in più rapida crescita”.

Quali sono le criptovalute preferite? 

Il sondaggio ci rivela nello specifico quali sono le criptovalute che preferiscono gli australiani ad appannaggio dell’oro. Gli investitori di valuta digitale nel paese dei canguri preferiscono fortemente Bitcoin ed Ethereum. Con l’83,2% che detiene Bitcoin e il 42% che detiene Ethereum. In ordine subito dopo arrivano Ripple con il 28,5%, Litecoin con il 18% e Bitcoin cash con il 12%. Questa è un’ulteriore prova di come BTC ed ETH stiano prendendo il volo. Anche perché forse Ethereum è l’unica criptovaluta che riesce a stare al passo di Bitcoin. Seppur non è facile vista la sua crescita negli ultimi due mesi.  

Nessuna intenzione di vendere le criptovalute 

Nonostante molte criptovalute abbiano raggiunto i massimi storici negli ultimi mesi. Il 51% degli investitori australiani ha dichiarato di non avere intenzione di vendere presto la propria criptovaluta. Con il 31% che prevede di uscire dopo almeno tre anni di detenzione. Del 49% che sta cercando di vendere o prendere profitti. Un investitore su cinque intende reinvestire il capitale in criptovaluta. Insomma non hanno paura dell’elevata volatilità delle monete virtuali. 

La pandemia ha cambiato tutto 

Ce lo siamo detti più volte che tra febbraio 2020 e febbraio 2021 è cambiata la nostra vita. Non solo perché siamo dovuti stare a casa o perché non abbiamo visto la nostra zia preferita. Ma perché è cambiata proprio la nostra visione della vita. Infatti non è una sorpresa che il sondaggio rivela che un terzo degli investitori australiani ha comprato criptovalute dopo marzo 2020. Ovvero dopo il crollo del mercato indotto dal covid-19. Questa ricerca è supportata da un altro sondaggio dell’ottobre 2020. Che ha rivelato che il 39% degli intervistati aveva trovato Bitcoin più allettante dopo l’inizio della pandemia

E’ interessante notare come il mercato delle criptovalute sia sostenuto dalla generazione Z e dai pensionati

Perché preferiscono bitcoin all’oro? 

Il sondaggio parla chiaro e sottolinea come gli australiani preferiscono le criptovalute all’oro. Ma questo risultato riguarda anche noi. In quanto popolazione vicina culturalmente all’Australia. Tuttavia in molti si chiedono perché le persone preferiscono una moneta così volatile all’oro? Io non parlerei però di preferenza. Ma più di scoperta. Perché adesso le persone stanno scoprendo bitcoin come asset alternativo e simile all’oro. In quanto in poco tempo è riuscito a farsi strada nel mercato. E passare dall’essere un’idea altamente speculativa che potrebbe benissimo sparire a breve. A un asset che probabilmente avrà un certo valore in futuro. Quindi la novità e la curiosità sta spingendo le persone ad investire in criptovalute

Un risultato chiamato 

Non ci stupiamo di questo “amore” per bitcoin e le criptovalute. I mercati sono pieni di bolle, sia obbligazionarie che azionarie. Le politiche monetarie ultra-espansive stanno incentivando il ricorso al debito da parte degli stati. Oltre che delle aziende. Accendendo i fari di analisti e investitori circa il reale valore della carta moneta. Dove il dollaro statunitense è sempre sotto l’occhio del ciclone. E se l’oro è stato storicamente il rifugio per eccellenza nelle fasi di incertezza. Il Bitcoin sta prendendo il ruolo di asset speculativo per accrescere il rendimento del portafoglio nel breve periodo. E per cercare di conservare il valore del capitale nel lungo.

Bitcoin, oro e argento: cosa riserva il 2021? 

Possiamo dire che il 2021 promette bene per bitcoin, oro e argento. Nonostante le dicerie, gli analisti puntano su tutti e tre. L’argento per via del suo legame con la produzione industriale. Unitamente all’aumentata domanda connessa alle fonti rinnovabili di energia. Oro e Bitcoin invece sono un pò più simili. In quanto sfruttano la ricerca sempre più diffusa di assets remunerativi e che proteggano dalla reflazione. Oltre che dal rischio che le banche centrali perdano il controllo della stabilità finanziaria. 

Il pubblico delle criptovalute: tra Gen Z e Pensionati 

E’ interessante notare come il mercato delle criptovalute sia sostenuto dalla generazione Z e dai pensionati. Una risposta a questo è facilmente intuibile. I primi sono coloro che sono appena entrati nel mondo del lavoro. Oppure sono studenti in cerca di guadagno. Un gruppo che non ha famiglia, per la maggior parte. E che quindi è libero nelle scelte. I secondi invece sono usciti nel mondo del lavoro. E che cercano di conservare, accumulare e incrementare i propri guadagni. Un gruppo che ha probabilmente dei figli grandi a cui non devono rendere conto. 

Conclusione

Ci troviamo davanti una mutazione epocale. Dove sempre più investitori scelgono il bitcoin al posto dell’oro. Per proteggersi contro l’inflazione e l’andamento e alla svalutazione del dollaro statunitense. Certo è vero che chi ha famiglia difficilmente decide di comprare bitcoin. Per via della sua altissima volatilità. E’ difficile pensare che una famiglia media, con due figli, possa investire in bitcoin. Sarebbe un rischio troppo elevato. A differenza dell’oro, che ha una stabilità maggiore. Per questo motivo dobbiamo vedere se bitcoin sia davvero per tutti. O ha davvero ragione Bill Gates che è una valuta solo per i ricchi

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