Pizza Hut ha iniziato ad accettare pagamenti in criptovaluta in tutti i suoi negozi in Venezuela. La famosa catena di fast food come Burger King e Church’s Chicken ha deciso di aprirsi alla tecnologia nella nazione sudamericana. L’opportunità le è stata data grazie ad una partnership con Cryptobuyer, una startup panamense di pagamenti in criptovaluta. Pizza Hut ha sedi nella capitale, Caracas. Ma anche nelle città di Maracay, Maracaibo e Barquisimeto.
Protagonista delle notizie su criptovalute di oggi è Pizza Hut. Pizza Hut è una catena di ristorazione statunitense con sede a Dallas, in Texas. E’ stata fondata nel 1958 dai fratelli Dan e Frank Carney. Ci sono più di 13.000 ristoranti Pizza Hut in oltre 110 Paesi nel mondo. E’ stata la prima catena in franchising ad aprire in Iraq, sebbene per il momento solo nelle basi americane. In Europa i ristoranti Pizza Hut si trovano in diversi Paesi, Italia e Svizzera escluse. I diritti di franchising di Pizza Hut sono posseduti da Autogrill.
Pizza Hut accetta pagamenti con criptovaluta
La catena di ristoranti adesso è pronta per fare un passo importante. Pizza Hut accetta ora pagamenti con criptovaluta in Venezuela. Adesso cibo e bevande potranno essere pagate con bitcoin o altre valuta virtuali. Ad annunciare la novità è stata la partner negli affari del fast food CryptoBuyer. Il direttore generale di Pizza Hut in Venezuela ha detto:
“Pizza Hut al giorno d’oggi non può essere separato da questi progressi tecnologici. E da tutti quelli che incorporano nuovi approcci per le necessità quotidiane. È importante che accogliamo giovani, adulti moderni e persone tecnologicamente competenti”.
CryptoBuyer per la crescita del Venezuela
Cryptobuyer è una startup di gateway per commercianti di criptovaluta. La sua sede principale è a Panama. Tuttavia gestisce anche bancomat Bitcoin in America centrale e meridionale. L’azienda ha già aperto società famose per i pagamenti crittografici. Comprese le catene di fast food con sede negli Stati Uniti come Burger King. La società di servizi crittografici collabora già con Mega Soft. Per promuovere l’adozione di criptovalute in Venezuela. Facilitando i pagamenti crittografici in oltre 20.000 negozi e aziende.
Circle in soccorso al Venezuela
Settimana scorsa vi abbiamo detto che Circle collabora con il Venezuela per distribuire la sua stablecoin USDC. Questa partnership è organizzata con il sostegno del governo degli Stati Uniti. L’iniziativa è una forma di aiuto per le condizioni instabili dell’economia venezuelana. Le difficoltà del Paese sono aumentate quest’anno con la comparsa del Coronavirus. Oltre che con le politiche controverse di Maduro.
Pizza Hut sceglie criptovaluta contro il fallimento
Non tutti sanno, ma la catena di ristoranti è stata molto vicina al fallimento. Per rimanere in piedi ha dovuto rinunciare a un numero cospicuo di ristoranti negli Stati Uniti. E con il lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus le sue condizioni si sono aggravate. Una situazione che l’ha sicuramente portata ad aprirsi alle nuove tecnologie. E a decidere di coinvolgere le criptovalute come metodo di pagamento.
Venezuela è un test per il futuro?
Perché scegliere il Venezuela e non i ristoranti negli Stati Uniti? La risposta che ci siamo dati è che il paese sudamericano è un test. Infatti è probabile che Pizza Hut ha scelto il Venezuela come prova per i pagamenti con criptovaluta. Una regione in via di sviluppo e che da settimane si sta avvicinando ad allargare il sistema crittografico. Non escludiamo che nel caso di buona riuscita, Pizza Hut deciderà di allargare la possibilità dei pagamenti crittografici anche in altri paesi. Staremo a vedere!