I pagamenti digitali saranno il re delle transazioni mondiali, ma in Asia già lo sono

I pagamenti digitali in Asia stanno registrando un boom senza precedenti. Che i trasferimenti di denaro nazionali ed internazionali istantanei fossero il futuro era evidente da tempo. Ma che in nel continente asiatico fosse diventata quotidianità così presto nessuno lo credeva. Si va dal conto online, al pagamento di fatture e bollette online all’ e-commerce. Servizi che prima della pandemia globale non veniva sfruttati così tanto. Ecco cosa sta succedendo a Hong Kong e in Cina. 

La svolta durante la pandemia 

La pandemia da covid-19 ha sconvolto vite e mezzi di sussistenza dallo scorso anno. Ma sta anche accelerando la transizione dell’Asia verso i pagamenti digitali. Nonostante le restrizioni alle frontiere, l’ecosistema dei servizi digitali della regione sta crescendo. E le persone vedono i servizi online come fondamentali per la loro esistenza. Tanto che si è registrata una forte domanda di prodotti e servizi digitali in tutta la zona asiatica.

Una collaborazione intelligente 

Quello che hanno capito i paesi asiatici è che la collaborazione è il miglior strumento per l’innovazione. Infatti la crescita dei pagamenti digitali in Asia dipende dalla collaborazione di diversi stati. Questi hanno deciso di collegare i loro sistemi di pagamento nazionali. Ad esempio Singapore e Thailandia sono pronti a collegare i rispettivi sistemi di pagamento nazionali.  PayNow a Singapore e PromptPay in Thailandia. E lo faranno entro la metà di quest’anno. Almeno secondo l’amministratore delegato della banca centrale di Singapore che ha detto:

“Questo collegamento tra i sistemi di pagamento nazionali più veloci di due paesi sarà il primo nel suo genere al mondo”. 

Cosa si potrà fare? 

Dopo l’annuncio sono arrivate le prime indiscrezioni riguardo la funzionalità dei pagamenti digitali tra i due stati. Gli utenti PayNow o PromptPay potranno inviare denaro in tempo reale direttamente da Singapore in Thailandia, o viceversa. Semplicemente utilizzando il proprio numero di cellulare. La connettività sarà introdotta in fasi. A partire da un piccolo gruppo di banche di entrambi i paesi. Per poi espandersi fino a includere più banche e fornitori non bancari nel tempo. 

Un aiuto a migranti e turisti 

Questa collaborazione favorirà non solo i cittadini residenti, ma anche i migranti e i turisti. Molti cittadini stranieri e lavoratori migranti vivono e lavorano a Singapore. “Se riusciamo a rendere le rimesse transfrontaliere più economiche e veloci. I nostri lavoratori migranti possono fornire un sostegno migliore e più tempestivo alle loro famiglie“. Oltre a rimesse transfrontaliere a prezzi accessibili tra i due paesi. La connettività offrirà un’alternativa di pagamento elettronico senza contanti per turisti e aziende. Nel corridoio commerciale Singapore-Thailandia.

Il sud-est asiatico la regione più digitalizzata  

Ad amare particolarmente i pagamenti digitali in Asia è la regione del sud-est. Infatti molti nel sud-est asiatico sono abituati a fare acquisti online e utilizzare portafogli elettronici. A rivelarlo è uno studio fatto sulle sei maggiori economie del sud-est asiatico. Parliamo di Indonesia, Thailandia, Filippine, Singapore, Malesia e Vietnam. Il sud-est asiatico ospita circa 656 milioni di persone , il 9% della popolazione mondiale. Ma a differenza degli Stati Uniti o dell’Eurozona. La regione non ha una moneta unica e i suoi paesi hanno infrastrutture di mercato finanziario disparate.

Addio (quasi) al contante

Secondo il rapporto di Google, Temasek e Bain, la popolazione sud-est asiatica è pronta a fare a meno dell moneta cartacea. Infatti le transazioni in contanti da parte dei consumatori sono diminuite al 37% dal 48% pre-Covid-19. Mentre il settore dei pagamenti digitali della regione dovrebbe crescere fino a 1.200 miliardi di dollari entro il 2025. Si prevede inoltre che i flussi di rimesse aumenteranno a 35 milioni di dollari nel 2025 da 15 miliardi di dollari nel 2020. 

Lavorare insieme per rafforzarsi 

I paesi del sud-est asiatico non arriveranno mai ai livelli della Cina, degli Stati Uniti o dell’Europa. Tuttavia le economie insieme possono auspicare un futuro di influenza mondiale. Il blocco di 10 membri dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN) ha infatti lavorato per questo scopo. Per rafforzare la stabilità macroeconomica della regione. Attraverso l’integrazione finanziaria per il commercio transfrontaliero, le rimesse, i sistemi di pagamento al dettaglio e i mercati dei capitali. 

La “via della seta” tra Cina e ASEAN 

A novembre abbiamo rivelato che il presidente cinese intende lavorare per una maggiore cooperazione con i paesi dell’ASEAN. Il suo obiettivo è quello di promuovere una “via della seta digitale” nella regione. Creando in questo modo un “porto digitale Cina-Asia per promuovere la connettività. Ricordiamo che il presidente cinese Xi Jinping è un sostenitore della tecnologia blockchain. Quindi il suo fine era rivolto anche all’introduzione alle nuove innovazioni.  

Il futuro senza contanti 

Se i pagamenti digitali in Asia sono diventati una routine, anche nei paesi occidentali ci si avvia verso questa tendenza. Mentre i vincoli legati alle misure di contenimento del contagio hanno determinato una vera e propria corsa ai pagamenti digitali. Nel post e secondo (e terzo) lockdown arriva la conferma di quello che viene definito “un trend incontrovertibile”. Infatti le transazioni elettroniche stanno continuando a crescere. Sebbene con un’intensità differente rispetto a marzo-aprile 2020. E gli esperti giurano che questo è solo l’inizio. Una situazione che lancia il futuro del pianeta nelle braccia della digitalizzazione. 

La svolta dei pagamenti via smartphone  

E’ chiaro che la pandemia da coronavirus ha accelerato un processo che era già in azione da anni. L’obiettivo dell’Asia o dei paesi occidentali sull’uso dei pagamenti digitali è chiaro. Ovvero dare a tutti l’opportunità di fare acquisti in qualsiasi momento e con qualsiasi device. I pagamenti via smartphone, i quali rappresentano senza dubbio la soluzione più innovativa, sono una svolta. Tanto che perfino il nostro governo ha optato per il programma di cashback. Questi non solo sono comodi, veloci e sicuri. Ma anche più igienici del denaro contante. 

Pagamenti digitali aiutano le criptovalute? 

Questo “amore” per i pagamenti digitali potrebbe far avanzare le criptovalute. Non parlo della loro usabilità, in quanto comprendo i rischi e le paure che una persona media può avere. Ma quantomeno della loro conoscenza. Sappiamo bene che molti ignorano il sistema delle valute digitali. Forse il boom di bitcoin delle ultime settimane ha aiutato ad avvicinarsi ai comuni mortali. Ma comunque rimane un mercato ancora sconosciuto dal mainstream. Questo avvicinamento alla digitalizzazione potrebbe favorire la conoscenza. Uno conoscenza che dovrebbe partire dalle scuole e università. 

Conclusione 

Quando ci riferiamo ad un mondo digitalizzato e senza contanti non possiamo non pensare a bitcoin. La madre delle valute digitali rappresenta una logica evoluzione della moneta. Proprio dal momento che soddisfa le cinque esigenze di divisibilità, scarsità, durabilità, trasferibilità e fungibilità. Ed è inoltre in grado di adattarsi perfettamente al mondo digitale. La criptovaluta è denaro costruito per l’era digitale. E supera molte delle limitazioni del denaro cartaceo così come lo conosciamo. 

Per questo motivo siamo sicuri che, con le dovute accortezze e regolamentazioni, le valute digitali faranno parte delle nostre vite. D’altronde anche quando sono iniziate le prime transazioni digitali gli scettici erano la maggioranza. Ora invece la maggioranza sono coloro che fanno acquisti con servizi elettronici e gli scettici sono una minoranza ininfluente.