La Cina fa un’altro passo verso il mondo delle criptovalute. Dopo l’inizio dei lavori di una valuta digitale governativa. Adesso il paese pensa ad una normativa in merito all’economia crittografica. Infatti entra in vigore una legge cinese sulla gestione delle password crittografiche. Un ennesimo passo avanti verso uno dei paesi più influenti al mondo. Numero uno in temi di digitalizzazione ed innovazione tecnologia. Dei lavori che fanno impallidire anche gli Stati Uniti.
Legge cinese sulle password crittografiche
Il 1° gennaio è infatti entrata in vigore la legge sulla gestione delle password crittografiche. Secondo Sale Lilly con questa legge il governo Cinese mira a ridurre le vulnerabilità informatiche su scala nazionale. L’analista di politiche pubbliche e professore di blockchain technology presso Rand Corporation lancia un encomio al “paese rosso”.
Poche informazioni sulla normativa
Nonostante ci sono poche informazioni sulla legge. Alcuni media locali sostengono che è stata creata per aprire la strada alla tanto attesa criptomoneta della banca centrale cinese. Nel frattempo il settore privato rimane preoccupato per l’anonimato dei dati sensibili. Infatti bisogna ancora capire bene come Pechino deve regolare un mercato in espansione.
Conclusione
La Cina è il primo paese in competizione con gli Stati Uniti. Washington sta prendendo sotto gamba gli sforzi digitali della Cina. Questo potrebbe far perdere terreno all’America. Tuttavia bitcoin non è apprezzato né da Pechino e né dalla Casa Bianca. Questo è un punto in comune tra i due paesi.
Vediamo in che modo la legge cinese sulle password crittografiche influirà sulle scelte. Inoltre c’è anche l’Europa che giura battaglia. Anche se il vecchio continente è ancora arretrato. Dal punto di vista digitale ed di innovativo.