Nella crypto news voliamo Cina. Protagonista è la città Nanchino che sta guidando programma di stimolo economico con la tecnologia blockchain. Un’idea per risollevare la località. Nel periodo post-Coronovairus. Una pandemia che ha messo in ginocchio le economie. E i mercati finanziari. Dove anche l’andamento bitcoin. E quello delle criptovalute. Ne ha risentito.
Programma economico a Nachino con Blockchain
A metà giugno Nanchino ha emesso 380 milioni di yuan. Per un valore di circa $54 milioni USD di coupon guidati da blockchain. Attraverso la lotteria aperta e la distribuzione direzionale. Nanchino è la capitale della provincia cinese orientale di Jiangsu. E si conferma all’avanguardia. Ovvero un passo avanti rispetto le altre nel mondo delle criptovalute. E’ infatti una delle prime città in Cina a sfruttare la blockchain e ad emettere i “buoni di consumo”. Come una sorta di pacchetto di stimolo su criptovalute. Questi buoni sono sostituibili. Con alimenti, trasporti ed elettronica.
Partnership Carrefour, Pizza Hu e Didi Travel
Nanchino ha preziose collaborazioni con marchi e società importanti. Come Carrefour, Pizza Hu e Didi Travel. Per creare la “Nanjing Metropolitan Area Consumption Alliance”. L’obiettivo è da raggiungere insieme. Per emettere 1 miliardo di yuan di buoni consumo. Circa $141 milioni. Per aiutare il recupero dei consumi. Nel prossimo futuro. Un’idea notevole. Facilmente replicabile che speriamo di raccontare nelle altre crypto news.
Esempio da imitare. Visione a lungo termine
Vista la situazione di emergenza. I mercati crittografici in bilico. E l’andamento bitcoin altalenante. Anche altre città possono seguire l’esempio di Nanchino. Lo sostiene un ricercatore del Suning Institute of Finance. Ma le novità della città cinese non sono finite. La nostra crypto news si alimenta di nuove informazioni.
Nanchino presta attenzione a politiche a lungo termine. Come il miglioramento dell’ambiente imprenditoriale. E la promozione dell’innovazione regionale. Al fine di sostenere la ripresa economica. Dopo la pandemia.
JD Finance e Banca Centrale. Fiducia a Nanchino
Anche il colosso cinese JD Finance è rimasto affascinato. Dalla lungimiranza sul tema delle criptovalute di Nanchino. L’e-commerce ha aperto un istituto di ricerca nella città. Per la costruzione di “città intelligenti”. Con blockchain e AI. Ma non finisce qui. Anche la Banca centrale cinese. Ha fiducia nella città. Ha infatti stabilito la sua valuta digitale. Una scelta che non lascia indifferenti.
Come reagiranno le altre città cinesi? Seguiranno l’esempio di Nanchino?
Azioni del genere devono essere rafforzate
Il post-covid si è rivelato difficile da gestire. Una crisi che rischia di far cadere intere economie in tutto il mondo. Sia per i mercati tradizionali che quelli delle criptovalute. Alterando l’andamento bitcoin. Abbiamo parlato spesso nelle crypto news. Di come la politica deve stare attenta alle nuove tecnologie. Ma non tutti sembrano capirlo.
Lo smartworking è stato “imposto” durante il lockdown. Ma è destinato ad avere un futuro nel mondo del lavoro. Accelerando quel processo di rivoluzione che era stato rimandato. Una modalità di lavoro che piace alle aziende e anche al governo. Ma non è esente da criticità. Proprio per una lenta visione tecnologica delle istituzioni e delle persone.
Nanchino un esempio
Eppure Nanchino deve essere un esempio con il suo programma economico con blockchain. Le sue misure possono essere utili soprattutto all’esecutivo. Per creare fiducia e nuove prospettive in una popolazione spesso ritirata e psicologicamente spenta. La sfida è proprio questa: capire le nuove tecnologie e cosa possono produrre. Sia sul piano culturale che su quello economico.
Per questo è importante assumere un atteggiamento propositivo. E non “facilone”. Creare un ambiente sano e stimolante. Dove le istituzioni possono proporre idee. Anche e soprattutto in Europa dove l’Italia è vista in modo poco professionale.