Una deputata degli Stati Uniti ha dichiarato che continuerà a lavorare per garantire la sicurezza di Libra di Facebook. A proposito, giusto qualche giorno fa abbiamo proprio parlato della “sfida mass adoption”. Tra Libra e Bitcoin, vi ricordate? In un annuncio del 16 aprile, Sylvia Garcia ha negato che i recenti aggiornamenti al white paper di Libra avessero cambiato lo status dello stablecoin. Poiché non è ancora stata rilasciata la garanzia di sicurezza. Il membro del Comitato dei servizi finanziari della Camera statunitense ci ha tenuto a precisare la questione.
Piano piano, bisogna ancora pazientare
Garcia sostiene che la nuova versione proposta di Libra trae ancora valore da un “paniere di valute”. Soggetto a modifiche da parte dell’Associazione Libra. Che appoggia la questione del valore della moneta sul lavoro di un terzo parametro. Ovvero la verifica di una garanzia ai sensi dell’ Howey Test.
“Continuerò a lavorare per assicurarmi che la SEC regoli qualsiasi attività come la sicurezza che è in base alle leggi vigenti sui titoli”, afferma la deputata.
La sicurezza di Libra di Facebook: tra promesse e delusioni
L’annuncio della rappresentante Garcia arriva in risposta alle notizie di stamattina dell’Associazione Libra. Secondo cui l’organizzazione aveva preso provvedimenti per placare i regolatori nel suo nuovo white paper. In merito proprio al suo token Libra. Perché sapete quanto i regolatori dubitino di questa moneta digitale. Soprattutto se questa viene “associata” al Bitcoin potrebbe correre il rischio di arenarsi!
Molti sono gli scettici. Come mai?
Libra offre una valuta globale senza autorizzazioni. Il cui valore sarebbe stato stabilizzato da altre valute come il dollaro. Facebook pubblicizzava le comunità in via di sviluppo come zone target chiave per l’adozione. Ha considerato infatti il mondo non ancora finanziato. Per mezzo della cosiddetta “inclusione finanziaria”. Cercando di inserire anche esso.
Ma il vero motivo di tanti dissapori e di tanto scetticismo, qual è?
Pare che quando Facebook aveva annunciato Libra lo scorso anno il white paper aveva fatto di tutto per pubblicizzare la rete. Come qualcosa che, sebbene fosse subito centralizzato, sarebbe diventato molto più distribuito e privo di autorizzazioni in futuro. Quella promessa pare che ora sia sparita. Pare che Libra abbia perso il suo vantaggio rivoluzionario. Quello che la contraddistingue dalle ormai “classiche” monete digitali.
Una magia?
Forse… Fatto sta che invece di creare una rete globale di pagamenti in valuta digitale. Ora sarebbe semplicemente un portafoglio per stablecoin. Il nuovo piano pare che sia quello di costruire una rete sostenuta da più stablecoin a valuta singola. Probabilmente il famoso parallelismo con Bitcoin nasce proprio da qui.
Progetto interrotto?
A seguito dell’annuncio fatto lo scorso giugno del token di Facebook. Maxine Waters, presidente del Comitato per i Servizi Finanziari, ha chiesto di interrompere lo sviluppo della moneta. Ciò ha comportato un’estate di audizioni prima del Congresso ufficiale con rappresentanti di Facebook. Tra cui il CEO Mark Zuckerberg. In definitiva, da quello che si evince dalle ultime notizie, pare che la visione originale delle sicurezza di Libra di Facebook sia ufficialmente tramontata. Ma, un tramonto è sempre seguito da un’alba, varrà la stessa cosa anche per Libra? Staremo a vedere!