Le parole di Bill Gates non sono passate inosservate. Una risposta forte ed indiretta alle perplessità ambientaliste del magnate americano riguardo le criptovalute è arrivata da una piattaforma bitcoin. Infatti la Vectorium e da Bureau Veritas Italia hanno creato la prima criptovaluta ambientalista. Proprio la società italiana l’ha validata. In quanto Vectorium è l’unica piattaforma di criptovaluta che utilizza energia solo proveniente da fonti rinnovabili.
Bureau Veritas è un’azienda francese di rilevanza mondiale. Nella valutazione ed analisi dei rischi legati alla qualità, all’ambiente, alla salute, alla sicurezza e alla responsabilità sociale. Il gruppo fornisce servizi di valutazione di conformità e certificazione. Negli ambiti della qualità, della salute, della sicurezza, dell’ambiente e della responsabilità sociale. In tutti i settori, sia pubblici sia privati, dall’industria ai servizi. Le sue principali attività consistono nell’ispezione, nella verifica e certificazione di beni ed impianti, progetti, prodotti e sistemi. In riferimento a standard interni, a norme obbligatorie e volontarie a livello nazionale ed internazionale. Per fornire un rapporto di conformità. È membro della International Association of Classification Societies.
Le preoccupazioni di Bill Gates
Ad inizio settimana abbiamo rivelato l’allarme di Bill Gates in merito a bitcoin e alle criptovalute. La sua svolta verso le politiche ambientali e green economy l’ha portato a fare delle considerazioni. Il celebre miliardario dice che la criptovaluta più famosa al mondo è la causa di un eccessivo rilascio di anidride carbonica. Sostiene che il problema sarà destinato a peggiorare dal momento che i Bitcoin stanno diventando sempre più popolari a livello mondiale. Secondo Bill Gates i Bitcoin inquinano troppo dal momento che “utilizza più elettricità. Per singola transazione rispetto a qualsiasi altro metodo di pagamento noto all’umanità”. In sostanza dunque “crearli e spenderli comporta un enorme impatto ambientale”.
Il consumo di Bitcoin
Bill Gates non ha tutti i torti, se vogliamo dirla tutta. Infatti i mega computer necessari per il funzionamento delle principali criptovalute. Consumano tantissima energia quanta un intero stato nazionale. E oltre il 60% di questa energia necessaria per alimentare il cosiddetti mining delle piattaforme proviene da energie fossili. Pensate che una singola transazione con bitcoin utilizza circa 707,6 kilowattora di energia elettrica. Equivalente al consumo di una famiglia americana media in 24 giorni. È infatti risaputo che i Bitcoin consumino più energia di quanta ne utilizzi l’Argentina. Inoltre pare. Che ogni transazione in Bitcoin richieda in media 300 kg di anidride carbonica. Un consumo che si raggiungerebbe solamente con 750.000 pagamenti con carta di credito.
Una criptovaluta ambientalista dall’Italia
Ma qualcosa per fortuna si sta muovendo. E una risposta per la salvaguardia dell’ambiente e del nostro pianeta arriva proprio dall’Italia. Come già anticipato, Vectorium e Bureau Veritas Italia hanno ideato l’utilizzo esclusivo di energia da fonti rinnovabili. Per alimentare le transazioni di valuta digitale. La criptovaluta Vectorium è già scambiabile sull’exchange Finexbox. Bureau Veritas verifica che questa sia minata solo facendo uso di energia proveniente da fonti rinnovabili. Una bellissima novità che fa sperare l’intero settore.
Crypto per l’energia rinnovabile
Dunque la partnership nasce proprio con l’obiettivo di non bloccare il mercato delle criptovalute. Infatti molti sostenevano che bisognava fermare il settore per tutelare l’ambiente. Ma questa iniziativa intende far emergere il suo essere ambientalista. Vectorium è infatti una piattaforma decentralizzata che si basa su blockchain. Utilizzando in massima parte energia proveniente da fonte rinnovabile. E a garantire è proprio Bureau Veritas Italia. Che verifica la provenienza dell’energia necessaria. Per minare la criptovaluta Vectorium. A fronte dei principi della norma ISO 14021 sulle asserzioni ambientali.
Conclusione
Questa criptovaluta ambientalista in cui contribuisce anche l’Italia è solo un caso isolato. La classica “pecora nera” in mezzo a quelle bianche. In quanto è il primo caso straordinario a livello mondiale. Tuttavia questo potrebbe generare un importante precedente storico. Spingendo anche altre piattaforme a ridurre considerevolmente l’impatto ambientale. E rendere il sistema di transazione finanziaria criptata più green. Con l’influenza di Bill Gates e i soldi delle grandi aziende è possibile avere un mercato che guarda di più al pianeta che alle proprie tasche. A volte il business andrebbe messo da parte e favorire qualcosa di più importante. Come la salvaguardia del pianeta.