Parliamo della nostra Italia che è digitalmente troppo arretrata per il resto del mondo. La nuova tecnologia alla base del bitcoin ha avuto un grande slancio negli ultimi anni. Aziende come Facebook infatti vogliono unirsi a questo nuovo tipo di business. Piano piano la tendenza blockchain sta incrementando interesse e sta facendo sorgere un nuovo sistema finanziario. Ma sono tutti pronti per il cambiamento?
Italia è digitalmente arretrata
L’Italia è al 25esimo posto nella classifica dei Paesi più digitalizzati d’Europa. Diciamo che non è un gran traguardo se pensiamo che la nostra “mamma Europa” ha 29 figlioletti. In questa categoria di digitalizzazione sono compresi più parametri come: connettività, capitale umano, uso dei servizi internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali. Tutti questi assommati, danno questo poco speranzoso risultato.
Perché questa situazione?
Un paese come l’Italia che è digitalmente arretrata come vive questa cosa? Forse gli altri sono più bravi rispetto a noi? Molto probabilmente sì. Ma come mai l’Italia non riesce a competere con i suoi fratelli all’interno dell’eurozona? Proviamo a darci qualche risposta. Forse perchè è un Paese vecchio. D’altronde il nostro apparato burocratico, come ben sapete, risale agli anni ‘60. Un altro problema potrebbe esser fatto risalire alla mancanza di cultura. Forse siamo un Paese digitalmente ignorante. Forse i nostri classici latini ci hanno trasmesso questo attaccamento all’antico da cui facciamo fatica a staccarci. D’altronde si sa come ci definiscono nel mondo: italiani mammoni!
Eppure siamo considerati all’estero
Ma va anche detto che noi italiani siamo molto ricercati all’estero. Dove ci riconoscono come luminari della scienza e della letteratura. Dunque qualcosa anche noi abbiamo da offrire, no? E perché non sfruttare le nostre capacità per migliorarci anche in questo settore? Forse per invidia? Oppure perché abbiamo paura del nuovo? Siamo anche arretrati per come affrontiamo ed offriamo corsi che riguardano il mondo tecnologico. Ad esempio se vuoi imparare qualcosa della blockchain o del mondo digitale in generale. Qui in Italia, devi pagare e anche profumatamente! Ma se un mondo già così lontano come il digitale viene anche a costare caro.
Chi pensate che potrà investire in un corso di apprendimento?
Pochi ed eletti. I pochi saranno coloro che ne avranno le possibilità economiche. Altri destineranno quelle migliaia di euro magari per un viaggio. E gli eletti saranno quelli davvero interessati ad approfondire il loro raggio di conoscenza tecnologica. E qui ritorniamo a collegarci al fatto della nostra arretratezza. Sotto questo fronte, siamo più arcaici della Colombia. Un paese non di certo ricco e neanche molto tranquillo. Dato l’alto tasso di criminalità che la pervade da sempre. Ebbene sì, Bogotà, la capitale dello stato Latino Americano, ha lanciato una serie di corsi gratuiti online. Che coprono un ampio spettro di contenuti sulle nuove tecnologie, inclusa la blockchain. Vi rendete conto?
I contenuti offerti coprono argomenti come il cloud computing, l’esperienza immersiva, i big data, l’intelligenza artificiale, l’architettura guidata dagli eventi, l’internet delle cose, l’economia dei gig e la blockchain. Sarà un corso diviso in due livelli, quello base e quello intermedio. Ma la vera novità è che, essendo prettamente online, qualunque persona (purché abbia più di 14 anni) da qualunque parte del mondo può iscriversi. Sì, anche noi italiani!
Ma c’è di più, proprio oggi, sfruttando la congiuntura della pandemia COVID-19, la Camera di commercio di Bogotà terrà anche un webinar gratuito su “Sfide e opportunità Fintech”.
Eventi oltreoceano
Questi eventi virtuali sponsorizzati in America Latina e non in Italia sono molto corposi e densi. A causa di questa emergenza sanitaria mondiale, vissuta anche in Italia, hanno deciso di strutturare un calendario che riesca ad entrare nelle case di tutti! Forse perché hanno capito le potenzialità di questo settore sempre più crescente? I corsi partono da oggi, con addirittura due puntate di argomento diverso, per arrivare fino al 28 maggio. Toccano i settori digitali ma trattandoli in maniera connessa ed intrigante come si può dedurre dai titoli.
Diciamo che, un corso di quel tipo, a maggior ragione se gratuito, approfittando dell’immobilità in cui siamo costretti a stare a causa del Covid-19. Potrebbe essere un’occasione unica per tutti noi, un qualcosa di curioso in cui cimentarsi per capire se ne valga la pena oppure no.
Conclusione
Alla luce di questi fatti e dati, speriamo di poterci migliorare anche nel nostro Paese. L’unione fa la forza, noi italiani siamo un popolo che esiste e combatte da 2000 anni, non vorremo mica lasciarci scappare questa occasione vero? Tanti sono i luminari del settore (e non) e se si mettessero insieme siamo sicuri che verrebbe fuori davvero un gruppo vincente.
E voi conoscete qualcuno che potrebbe essere adatto a questa impresa?! Anche perché ci siamo stufati di vedere l’Italia considerata arretrata digitalmente.