L’Università di Harvard Yale acquistano crypto

L’Università di Harvard e Yale acquistano crypto già dal 2018. Proprio ieri un noto professore di economia all’Università di Harvard Kenneth Rogoff ha bandito bitcoin. Tutti pazzi per le crypto? incompetenti? Facciamo un paio di riflessioni insieme e uniamo i puntini della libertà!

Conosciamo Harvard 

Harvard è la più antica istituzione universitaria degli USA. Fu fondata con contributi privati nel 1636. Sì trova nell’area metropolitana della città di Boston. Inizialmente chiamata “the New College”, prese il nome di Harvard College il 13 marzo 1639 in onore di John Harvard, il suo principale finanziatore. John Harvard è morto giovane l’anno prima ed ha lasciato per testamento al College la sua notevole biblioteca (circa 400 libri) e una rilevante somma di denaro, con la quale l’istituto fu ristrutturato e ampliato per accogliere circa 30 studenti.

• L’università di Harvard ha le più alte sovvenzioni finanziarie di qualunque istituzione accademica nel mondo;
• ha la più grande biblioteca universitaria del mondo con oltre 15 milioni di volumi, la terza in assoluto dopo la biblioteca del Congresso degli USA e la British Library;
• Il tasso di ammissione degli studenti allo Harvard College nel 2012 fu del 5,9%, uno dei più bassi del paese.

Harvard ha un campus anche in Italia, a Firenze, a villa I Tatti, che fu donata all’università, con la biblioteca, la fototeca, e la collezione d’arte, da Bernard Berenson.

Conosciamo Yale 

L’Università Yale è la terza più antica istituzione di istruzione superiore negli Stati Uniti d’America. Fu fondata nel 1701 con il nome Collegiate School, poi rinominata Yale College per onorare una ingente donazione da parte di Elihu Yale, governatore della compagnia inglese delle Indie orientali. E’ situata a New Haven, nel Connecticut. Yale è nata grazie ai dissapori sopravvenuti nell’università di Harvard tra il sesto presidente Increase Mather e il clero harvardiano. La faida fece in modo che i Mather appoggia la riuscita della Collegiate School, nella speranza che essa mantenesse l’ortodossia religiosa puritana come Harvard non aveva fatto.

• Degna di nota anche la Yale School of Drama, la facoltà di teatro, che ha formato numerosi attori e commediografi di Broadway e Hollywood;
• La Yale University Library, che contiene più di 12 milioni di volumi, è la seconda biblioteca universitaria più grande degli Stati Uniti;
• Gli studenti di Yale provengono da un panorama multietnico, internazionale e socio-economicamente differenziato. Yale è inoltre un college aperto anche alla comunità gay.

Yale offre aiuti finanziari agli studenti bisognosi, compresi gli studenti internazionali. 

Acquistano crittografia nel 2018 

Secondo il magazine coindesk: Due fonti che hanno familiarità con la situazione, Harvard, Yale, Brown e l’Università del Michigan, nonché diversi altri college, hanno acquistato criptovalute direttamente sugli scambi. Le università si sono interessate alla tecnologia blockchain tramite fondi di capitale di rischio incentrati sulla crittografia nel 2018.

Università = Azienda

L’università è come una vera e propria azienda. Da lavoro a un bel po di persone (Yale dà lavoro a più di 3.300 persone). Le università hanno ingenti fondi accumulati per supportare l’insegnamento e la ricerca, possono essere destinati a diversi asset a fini di investimento. E come una vera e propria azienda ha intuito che la tecnologia crittografica è il futuro e ci ha investito. 

Professore di Harvard contro bitcoin 

Proprio ieri abbiamo pubblicato la notizia dalla visione negativa di bitcoin di Kenneth Rogoff professore di economia all’Università di Harvard.

Nella video intervista di Bloomberg, i punti salienti sul bitcoin che ha esposto Kenneth Rogoff sono:

1. I governi stanno cercando di mettere in atto un regolamento per non permettere transazioni con pseudonimo;
2. E’ una bolla speculativa in quanto è prezioso per chi? Uso?;
3. Bitcoin viene utilizzato in stati falliti.

Non solo le Università sono interessate alla crittografia 

Sono attratti dalla crittografia più mercati. Farò una carrellata, della più importanti news dell’ultimo mese. Così uniamo insieme i puntini.

• Exchange Gemini forse sì quota in borsa
• Milan come la Juventus: in arrivo un fan token dopo la partnership con Socios
• Bitcoin potrebbe essere la valuta di riserva per il Canada
• Il mercato delle criptovalute nel mirino di Goldman Sachs
• Emirati Arabi Uniti regolamentazione crittografica business plan 2021/22
• Il Presidente Joe Biden blocca i regolamenti sul portafoglio crittografico di FinCEN
• Auto su blockchain BMW e Ford ci provano. Pro e Contro
• La Svezia avrà la sua valuta digitale grazie alla tecnologia DLT

Come possiamo vedere la crittografia non è solo crypto trader e fatta di regolamentazione e business collaterali, che possono giovare direttamente e indirettamente della tecnologia.

Morale della favola  

Disse il prete: fa quello che ti dico ma non fare quello che faccio io. Ho preso questo proverbio per farti fare alcune riflessioni, spesso capita che ci consigliano di comportarci in un particolar modo anche se magari chi da il consiglio, in privato, usa avere proprio l’atteggiamento che ci ha sconsigliato.

Nell’ultimo anno l’aumento dell’adozione istituzionale ha dato una forte spinta ai mercati.

Grandi investitori menzionano il bitcoin come “oro digitale”.

Molti investitori di bitcoin non credono che le attuali dinamiche di mercato siano necessarie per il successo del bitcoin. Hanno una visione a lungo termine!

La crittografia non è fatta solo di bitcoin.

Informati sempre per trarne te le conclusioni non delegare altri e il peggior investimento che tu possa fare.