Vi ricordate quando GAFI pubblicava le nuove linee guida relative all’antiriciclaggio?
Oggi la Task Force di Azione Finanziaria o GAFI valuta i criteri degli Stati Uniti. Afferma che “in gran parte sono conformi” ai suoi criteri. Per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CTF) attraverso risorse digitali. Una buona notizia per Washington. Soprattutto per quanto riguarda la sua reputazione.
Stati Uniti conformi ai criteri GAFI
Proprio martedì il gruppo di standard intergovernativi pubblica la sua valutazione. Riguardo la conformità degli Stati Uniti alle sue regole bancarie. Valutando le leggi ed i regolamenti relativi alle risorse digitali e ad altre aree. Questo non vuol dire che gli Stati Uniti siano completamente in linea con gli attuali standard delle “Nuove tecnologie”. Noti dal GAFI come “Raccomandazione 15”. Ad esempio le aziende di servizi monetari registrate negli Stati Uniti devono solo tenere registri dettagliati. Per le transazioni di $3.000 o più. Questo è tre volte superiore a quello richiesto dal FATF per il dovere di diligenza.
Ci sono però alcune carenze legislative
Secondo il GAFI anche i regolatori statunitensi sono in ritardo nelle loro indagini. Sulle attività in valuta virtuale convertibile (CVC). La loro strategia “non identifica specificamente i fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) ad alto rischio”. Rendendo insufficienti i loro “vari” esami di scambi ad alto volume e reti peer-to-peer. Il GAFI infatti scrive:
“Non è del tutto chiaro se l’attuale approccio sia sufficientemente focalizzato sul rischio. Soprattutto dal momento in cui solo il 30% di tutti i fornitori di CVC registrati è stato ispezionato dal 2014”.
Attività di nicchia e elogi
Le carenze legislative possono anche consentire attività VASP estremamente di nicchia. Per eludere il rilevamento e l’applicazione. Un VASP registrato negli Stati Uniti che fa solo affari con persone non statunitensi. Non è apparentemente soggetto alla legge attuale. Il GAFI ha tuttavia elogiato i recenti sforzi delle autorità di regolamentazione statunitensi. Nello spazio degli asset virtuali. In particolare il documento di orientamento del maggio 2019 della Financial Crimes Enforcement Network per l’attività CVC. Il GAFI riscontra che gli Stati Uniti rimangono “ampiamente conformi” alla raccomandazione 15.