Il futuro dell’industria vinicola passa attraverso la tecnologia blockchain. La piattaforma IBM basata su blockchain offre ora alle persone un modo per tracciare il vino. E’ possibile risalire alle origini dei suoi vigneti fino allo scaffale dei supermercati. La tecnologia blockchain è utilizzata anche in casa nostra. Infatti molte aziende si sono accorte che è uno strumento per combattere il falso e la contraffazione che danneggiano il made in Italy.
L’industria vinicola tracciata con blockchain
IBM ha dichiarato di aver collaborato con la società di monitoraggio del vino eProvenance per rilasciare la piattaforma blockchain VinAssure. Basato su IBM Blockchain Transparent Supply, VinAssure funzionerà su IBM Cloud. Consentirà a produttori di vino, importatori, trasportatori, distributori, ristoranti, rivenditori e altri di tracciare la catena di approvvigionamento delle bottiglie. Questo è possibile “attraverso una registrazione di dati autorizzata, permanente e condivisa”.
Blockchain un potenziale per la filiera del vino
IBM ha dichiarato che l’enologo di Bordeaux Maison Sichel e la divisione export di Sainte Michelle Wine Estates intendevano utilizzare presto il sistema di catena di approvvigionamento basato su blockchain. Rappresentando potenzialmente “milioni di bottiglie di vini che si muovono attraverso la catena di approvvigionamento globale”. Il proprietario della filiera di vino Bordeaux ha dichiarato: “Crediamo che il futuro dell’industria del vino risieda in una provenienza verificabile, trasparenza e tracciabilità”.
Il sistema IBM blockchain
Secondo quanto riferito, il sistema blockchain di IBM consentirà agli appassionati di vino di utilizzare codici di identificazione sulle bottiglie. Per conoscere i “profili di provenienza e sapore”. Oltre a qualsiasi standard relativo alle pratiche biologiche, biodinamiche o di sostenibilità. Potranno inoltre accedere alle informazioni sul vino. Validate e archiviate su blockchain, dal vigneto alla consegna.
L’efficacia dei servizi IBM nell’alimentare
Altre aziende hanno approfittato dei servizi blockchain di IBM per il monitoraggio e il monitoraggio della catena di approvvigionamento alimentare. A giugno vi abbiamo parlato che la Norwegian Seafood Association collabora con IBM Blockchain. Per dare una soluzione innovativa, sostenibile e tracciabile all’industria del salmone.
Blockchain per difendere il Made in Italy
Anche da noi si sta aprendo la strada alla blockchain. Avere a disposizione tutte le informazioni di un prodotto, dall’origine alle modalità di lavorazione, tutela consumatori e produttori. Nella moda, nel lusso, ma soprattutto nel settore alimentare. E’ possibile garantire la qualità e la tracciabilità della merce e difendere il made in Italy. Troppe volte messo in discussione.
La blockchain è davvero una soluzione?
In un mondo impegnato a correre dietro al “dio denaro” non possiamo di certo aspettarci che la blockchain salvi il pianeta. Come abbiamo visto più volte. IBM Blockchain sta cercando partnership importanti e di spicco. Sicuramente per il bene dei prodotti alimentari, sanitari ecc. Ma anche probabilmente per un suo prestigio personale. Il business è sempre al centro e le aziende di certo non stringono partnership per beneficenza. Ma perché sono sicure che dietro c’è un guadagno importante.
Blockchain è una questione di moda?
Si, può darsi. Non bisogna far passare il messaggio che la blockchain è la salvezza che elimina truffe e illegalità. Forse non tutti lo sanno. Perché nessuno lo dice. Ma la blockchain non risolve le frodi. La blockchain è un registro. Non un detective. La blockchain non può evitare che alimenti o oggetti fisici vengano contraffatti. Ma sicuramente è una tecnologia inutile che aiuta le autorità in questo senso. Anche perché ricordiamo che è il primo registro nella storia dell’uomo potenzialmente immutabile.