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Il destino delle criptovalute negli USA è legato al risultato delle Presidenziali

Le imminenti elezioni presidenziali statunitensi daranno forma alla politica crittografica per i prossimi quattro anni. Nonostante nessuno sta effettivamente prendendo posizioni specifiche riguardo le criptovalute negli USA. Tra i tanti aspetti che stanno venendo fuori in questa campagna elettorale. C’è anche quello relativo alla (non) posizione di Trump e Biden nei confronti delle criptovalute. Un tema caldo, anche in considerazione di quanto sta accadendo in Cina, ove lo yuan digitale ha iniziato i primi test. 

Le elezioni americane 2020

Gli Stati Uniti si avviano verso le loro elezioni presidenziali. Una tornata elettorale molto particolare e molto importante. Considerato come essa avvenga nel pieno di una pandemia che continua a zavorrare l’economia. Nei sondaggi sembra che il candidato democratico Joe Biden sia avvantaggiato su Donald Trump. Resta da capire di quanto. E soprattutto se tale vantaggio è in grado di garantirgli la vittoria negli Stati chiave. 

La posizione sulle criptovalute negli USA 

Chi segue la campagna elettorale dei due candidati ha notato come né Trump e né Biden si sono esposti in merito alla crittografia. E’ chiaro che nessuno dei due sta proponendo politiche immediatamente applicabili sul settore. Eppure dovrebbero sapere come nel paese si parli quasi quotidianamente di valute digitali della banca centrale. Infatti, il dollaro digitale è da tempo all’ordine del giorno. Ma i due candidati sembrano non farci caso. 

Biden e Trump: stessa (o quasi) posizione?

E’ inutile negarlo. Nessuno dei due candidati ha fatto di criptovalute e blockchain un problema di campagna elettorale USA:

  • Trump ha pubblicamente dichiarato di non essere un fan della criptovaluta. Inoltre è sempre andato giù pesante su bitcoin.
  • Biden non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo. Anche se la sua campagna ha scherzato sul fatto che non avrebbe chiesto donazioni di bitcoin. Dopo che il suo account Twitter è stato violato a luglio insieme a numerosi altri scambi di criptovalute, influencer e siti di media. 

Il pensiero di Trump 

L’attuale inquilino della Casa Bianca è completamente scettico sulle criptovalute. Dichiarando a volte la sua totale ostilità al denaro virtuale. Tanto da affermare che il Paese ha già una sua moneta vera: il dollaro che, secondo lui, è più forte che mai. Tuttavia, il disagio creato dalla pandemia, hanno fatto crollare la moneta americana. L’ostilità di Trump verso le criptovalute si è avuta con un tweet del 2019. Subito dopo il debutto di Libra. In cui attaccava il Bitcoin e, in generale, il denaro digitale, considerato troppo volatile. 

Oggi non si espone

Per adesso non sappiamo se abbia modificato la sua posizione in merito. In quanto non si è esposto sulla questione. Ma è giusto sottolineare che il coronavirus ha spinto molti cittadini USA a guardare con occhio diverso le criptovalute. Le quali potrebbero diventare uno strumento di pagamento adatto alla tempesta sanitaria in atto. 

Chi segue la campagna elettorale dei due candidati ha notato come né Trump e né Biden si sono esposti in merito alla crittografia. E’ chiaro che nessuno dei due sta proponendo politiche immediatamente applicabili sul settore.

Il pensiero di Biden 

Come accennato, il candidato democratico non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, in molti considerano Biden il candidato favorevole all’innovazione monetaria. Inoltre è bene sottolineare che dal 2016 il comitato che ne sostiene la candidatura ha iniziato ad accettare finanziamenti in BTC. Secondo alcuni sarebbe la conferma di un atteggiamento favorevole di Biden nei confronti delle criptovalute.

Attenzione alla moneta digitale 

Inoltre, proprio il partito democratico ha mostrato notevole attenzione per BTC e Altcoin. Tanto da proporne l’introduzione nel piano di aiuti all’economia in occasione della crisi economica innescata dalla pandemia. Attenzione del resto esplicitata da molti politici democratici. Alcuni dei quali in occasione della loro partecipazione alle Primarie del partito. Tra questi c’è Barack Obama, ancora amatissimo tra i cittadini. 

Protezione dei dati sensibili 

Questioni cripto-adiacenti come la privacy dei dati, l’antitrust/big tech e la protezione dei consumatori sono fondamentali. Gli addetti ai lavori sono convinti che sia Trump che Biden hanno intenzione di tutelare i dati sensibili. Tuttavia, non possiamo non sottolineare come la protezione dei consumatori è uno dei temi più vicini ai democratici, che ai repubblicani. Quindi è più probabile che sia un problema a cui il team di Biden presterebbe maggiore attenzione.

Come la Cina influisce sulle elezioni USA 

Il tema delle criptovalute negli USA è caldo. Non perché stia particolarmente a cuore a qualche “pezzo grosso”. Ma il motivo è che la Cina sembra essere avanti anni luce in materia crittografica. Dove il suo yuan digitale ha avviato i primi test sui cittadini e sta per fare il debutto ufficiale. Le notizie che filtrano sembrano accreditarne il debutto ufficiale nel 2021. In tempo per poter essere usato durante le Olimpiadi invernali dell’anno successivo.

Il “pericolo cinese” sul dollaro

Secondo alcuni esperti dei settori della politica statunitense. Trump sta sottovalutando il pericolo della criptovaluta statale cinese. Infatti, molti avvertono il presidente che la minaccia al dollaro non è bitcoin, ma lo yuan digitale. La quale potrebbe rivelarsi un tassello fondamentale in una strategia tesa ad infrangere il potere imperiale del dollaro. Un tema quindi sinora sottovalutato, ma estremamente importante. Il quale potrebbe assicurare a Biden il sostegno massiccio della comunità crypto del suo Paese.

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