Secondo gli ultimi dati di Google Trends, a Cuba aumentano le ricerche su Bitcoin. Infatti, le attività legate alla madre di tutte le valute digitali sono in aumento nel paese sudamericano. Segnando un crescente interesse per BTC a Cuba. Alcuni sostengono che i cubani sono interessati a Bitcoin poiché le altre opzioni di pagamento digitale come PayPal non sono disponibili.
Cuba e Bitcoin: Cresce l’interesse nel Paese
Secondo i dati di Google Trends, Cuba è al secondo posto in termini di interesse per Bitcoin negli ultimi 30 giorni. Nella classifica, la nazione insulare è circondata da tutti i Paesi africani. Infatti, segue la Nigeria che conserva la prima posizione da aprile 2020. Mentre il resto delle prime cinque regioni di Google alla ricerca di Bitcoin comprende tutti i paesi del “continente nero”. Stiamo parlando di Sud Africa, Camerun e Ghana.
Il primo scambio Bitcoin
Nell’aprile di quest’anno, l’imprenditore italo-cubano Mario Mazzola ha lanciato il primo scambio Bitcoin decentralizzato di Cuba. Il nome dell’exchange è Qbita. Secondo Mazzola, il nuovo scambio mira a consentire ai cubani di acquistare e vendere Bitcoin. Poiché i principali servizi di crittografia come LocalBitcoins e Paxful non sono accessibili nel paese. L’idea di Mazzola è nata dopo che i servizi crittografici erano bloccati nel Paese. E per questo i cubani non riuscivano a prendere i benefici che Bitcoin poteva portare loro.
Bitcoin contro l’embargo USA
L’interesse per Bitcoin a Cuba è aumentato proprio mentre la popolazione sta cercando nuovi modi per aggirare le sanzioni di embargo statunitense. Quelle imposte dal governo di Washington nel 1962. Infatti, pare che le rimesse inviate dagli Stati Uniti a Cuba passano attraverso una rete clandestina di “crypto entusiasti”. Convertito in pesos cubani. Infatti, uno youtuber ha detto che chi vuole inviare rimesse sull’isola deve acquistare Bitcoin. E poi inviarlo tramite uno scambio crittografico cubano chiamato BitRemesas.
Bitcoin usato in gran segreto
Secondo alcune crypto news, si stima che ci siano circa diecimila cubani sull’isola caraibica che utilizzano bitcoin. Principalmente per transazioni online, cosa impossibile da fare con le carte bancarie cubane. Tuttavia, a causa delle forti restrizioni da parte del governo cubano, molti lo fanno di nascosto. Chissà se dopo questo risultato Google le autorità politiche di Cuba decidano di aprire e regolamentare a Bitcoin.