La crisi finanziaria in Argentina sta avendo un effetto positivo su Bitcoin e sulle criptovalute. Infatti sempre più persone accedono per acquistare valute digitali per sfuggire ad una condizione di disagio. La crisi finanziaria rende la vita estremamente difficile agli argentini. Le persone si stanno rivolgendo in massa alle criptovalute come copertura contro le cattive politiche pubbliche. Una situazione che è comune a diversi paesi latinoamericani.
Boom della crittografia in Argentina
Nel 2020 l’ecosistema crittografico in Argentina è cresciuto in maniera esponenziale. Con un sorprendente afflusso di nuovi utenti all’interno dei vari exchange. Secondo alcuni dati condivisi, il numero di nuovi argentini che operano su Binance è cinque volte superiore. Rispetto al 2019. Rendendo evidente l’estremo interesse che la popolazione argentina ha nei confronti delle criptovalute.
Utenti Binance triplicati in Argentina
Come anticipato, Binance nel 2020 ha triplicato la sua base di utilizzo in Argentina. Ma quella dell’exchange cinese non è stata l’unica crescita: “Da gennaio ad oggi, il numero di utenti argentini su Binance si è moltiplicato per cinque. Ma questo non era il caso di tutte le piattaforme. Se parliamo di una media di mercato, potremmo dire che il numero di utenti è cresciuto del 300% quest’anno”.
Anche Paxful è amata in Argentina
Un altro scambio con una crescita notevole in Argentina è stato Paxful. L’exchange ha riportato un’esplosione di oltre il 1.000% di nuovi utenti registrati e un aumento del 450% del volume operato nel paese. Il motivo è sempre la crescente inflazione e la difficoltà nell’ottenere valuta estera. Per preservare il valore hanno portato le persone a cercare soluzioni decentralizzate come Bitcoin:
“Già dal 2019 c’è stato un crescente interesse degli argentini a proteggere i propri risparmi dall’inflazione e dalle restrizioni di cambio. Questo è aumentato a causa della pandemia”.
Criptovalute la soluzione alla crisi finanziaria argentina
L’epidemia di coronavirus ha accelerato un processo che era già in corso. La pandemia ha svolto un ruolo cruciale nell’aumentare l’interesse degli argentini per l’uso e il commercio di criptovaluta. Tuttavia la scintilla era scoccata già da tempo. Soprattutto dopo le cattive politiche pubbliche che hanno portato il paese a un livello di crisi finanziaria che è superato solo dal Venezuela. Così, gli argentini come i venezuelani considerano le criptovalute un’eccellente riserva di valore.
Venezuela usa crypto contro le sanzioni statunitensi
In una situazione simile all’Argentina c’è il Venezuela. Il paese sta vivendo uno stato di fragilità politica ed economica non indifferente. E Maduro ha scetlo proprio le criptovalute per Qualche giorno fa abbiamo detto che il Venezuela intende aumentare il suo uso di Bitcoin. L’obiettivo è quello di pagare le importazioni per aggirare le sanzioni finanziarie imposte dagli Stati Uniti.
America Latina: un mercato importante per crypto
Il sud america fa gola a molti exchange. Questo perché nell’ultimo anno la regione ha registrato una quantità elevata di transazioni. I problemi di accesso alle banche e la necessità delle rimesse sono alla base della corsa alle criptovalute. Soprattutto per quanto riguarda le transazioni commerciali transfrontaliere. L’uso degli exchange è un elemento chiave per l’adozione delle criptovalute in Argentina, in Venezuela e in tutta l’area.
La popolazione sudamericana “salvata” dalle criptovalute
Molte persone non riescono ad aprire dei conti bancari in America Latina. Questa situazione contribuisce ad aumentare l’adozione delle criptovalute nella regione. Proprio da qui parte la scalata di molti exchange come Bitso. Infatti il successo degli scambi di criptovalute in Argentina, Venezuela o Brasile è legato allo straordinario attivismo del settore crittografico. E all’aumento della domanda di pagamenti transfrontalieri nel mercato locale.
Mancanza di normative chiare
Ad aiutare in qualche modo il mercato delle criptovalute in Argentina e in tutti l’area sono anche le poche e confuse leggi governative. Molti exchange hanno deciso di operare in sud America proprio perché non vi è una legge proibitiva. In altri paesi, come in Europa, Stati Uniti, Giappone o Cina, gli operatori crittografici non hanno una vita semplice. Infatti sono parecchie le restrizioni per le società. Da questo quadro è innegabile vedere come molti scambi di criptovalute entreranno nel mercato latinoamericano.