I fornitori di servizi di asset virtuali della Corea del Sud non forniranno le criptovalute sulla privacy. Stiamo parlando di quelle che presentano un alto rischio di riciclaggio di denaro. Questo secondo un annuncio della commissione per i servizi finanziari del Paese. Tali aggiornamenti sono stati realizzati per integrare la regolamentazione. Ovvero come parte delle linee guida dello Special Payments Act. Un regolamento che copre specificamente la legalità delle criptovalute in Corea del Sud.
Criptovalute sulla privacy: a rischio in Corea del Sud
L’autorità finanziaria ha specificamente messo al bando le “monete oscure”. Ovvero le criptovalute orientate alla privacy. Questo perché oggettivamente hanno i registri delle transazioni difficili da tracciare. Tali aggiornamenti sul regolamento crittografico potrebbe influire sull’uso di alcune monete private. Ad esempio come Zcash (ZEC), Dash (DASH) e la già discutissima Monero (XMR).
Nuovi emendamenti crypto
Gli emendamenti allo Special Payments Act dovrebbero entrare in vigore da marzo 2021. La legge sulle criptovalute richiede che gli exchange collaborino con l’autorità. Infatti da loro ci si aspettano alcuni provvedimenti, quali:
- Impiegare sufficienti politiche di Know Your Customer (KYC) e antiriciclaggio di denaro (AML).
- Segnalare le loro operazioni entro sei mesi dall’attuazione della legge.
- Non gestire criptovalute per la privacy.
- Confermare i nomi reali dei loro clienti verificandoli con dati personali
Criptovalute sulla privacy: bannate dalla Corea del Sud
Molti scambi di criptovaluta nel paese non includono più monete per la privacy. Questo a causa delle normative internazionali esistenti. Nel settembre 2019:
- La divisione sudcoreana dell’exchange di criptovalute OKEx ha rimosso alcune monete. Come ZEC, XMR, DASH, Horizen (ZEN) e Super Bitcoin (SBTC). Citando le linee guida stabilite dalla Financial Action Task Force.
- L’exchange Upbit ha annunciato di smettere di offrire supporto per il trading di tre criptovalute incentrate sulla privacy.
Governi attenti alle transazioni crittografiche illecite
Non solo la Corea del Sud è attenta alle criptovalute sulla privacy. Infatti, molti governi si sono interessati a ricevere informazioni su conti crittografici offshore. Ma soprattutto su attività criminali di criptovaluta. Infatti, la pandemia da covid-19 ha messo alle strette gli Stati. Ha costretto diversi Paesi a prendere provvedimenti. Aggiornando il loro quadro normativo e applicando la blockchain nei loro servizi. Questo per tutelare principalmente i trader di criptovaluta seri. Ma anche evitare che persone poco informate caschino alla finte promesse.