Chainalysis corre incontro alle agenzie governative per aiutare a gestire le criptovalute sequestrate. La società di intelligence e sorveglianza blockchain ha rivelato il lancio di un nuovo programma. Che mira proprio ad aiutare i governi a vendere criptovalute sequestrate. L’introduzione del nuovo programma segue le forze dell’ordine statunitensi come il Dipartimento di giustizia e il Mashal Service statunitense. Che chiedono aiuto per l’archiviazione delle criptovalute sequestrate.
Criptovalute nel mirino dei criminali
Negli 11 anni dall’inizio dell’industria delle criptovalute, i malintenzionati hanno utilizzato risorse digitali per una serie di attività illegali. Dai pagamenti di droga al riciclaggio di denaro. Inoltre, negli ultimi anni numerosi crimini minori e di alto profilo hanno coinvolto le criptovalute. Inclusi hack, finanziamento del terrorismo e altri eventi. Ma cosa succede alle risorse crittografiche utilizzate per attività illecite dopo che le autorità le hanno sequestrate? Una domanda che in molti si sono chiesti e pare che adesso si sia raggiunta una risposta.
Chainalysis in aiuto ai governi
Un nuovo programma Chainalysis aiuta i governi a smistare le criptovalute confiscate. La società di analisi blockchain sta lanciando un nuovo servizio per aiutare le autorità a tracciare, custodire e vendere criptovalute. Le valute digitali in questione sono associate al crimine dopo la loro cattura. L’azienda chiama l’iniziativa il suo Asset Realization Program. Il direttore generale di Chainalysis ha dichiarato:
“Chainalysis ha creato una soluzione end-to-end per track and trace, pianificazione pre-sequestro, gestione, archiviazione, realizzazione e monitoraggio di beni sequestrati dalle forze dell’ordine”.
Un sostegno a 360 gradi
Con il suo nuovo programma per le criptovalute sequestrate Chainalysis aiuta i governi a 360 gradi. Infatti il suo obiettivo mira:
- l’archiviazione e la vendita di fondi digitali confiscati
- la chiusura delle risorse un tempo utilizzate illegalmente
- il ritorno legale delle valute digitali nell’ecosistema
La confisca di bitcoin di Silk Road
L’annuncio spiega anche che Chainalysis ha aiutato le forze dell’ordine statunitensi nell’ultima confisca di bitcoin di Silk Road. La società ha aiutato a “identificare e indagare sui portafogli di criptovaluta utilizzati”. Infatti, l’annuncio di Chainalysis del nuovo programma di smistamento delle criptovalute sequestrare non arriva in maniera casuale. La notizia segue proprio il recente sequestro da parte del governo degli Stati Uniti. Di oltre 69.000 BTC. Per un valore di oltre $ 1 miliardo. Chissà se ci saranno altre collaborazioni in futuro.
Stati Uniti maggiori detentori di BTC
Pochi giorni fa nella crypto news abbiamo parlato che il governo degli Stati Uniti è considerato uno dei maggiori detentori di Bitcoin. Proprio dopo il sequestro riconducibile al mercato di Silk Road. Analogamente ai precedenti sequestri. Il BTC in custodia delle autorità sarà venduto all’asta federale. E sarà proprio aiutato dal nuovo programma di Chainalysis.