Da qualche giorno si parla della causa SEC contro LIBRY. L’autorità americana condanna la società di aver venduto titoli non registrati. Per questo motivo è partita una querelle che avrà conseguenze drastiche. Infatti la comunità è certa che il caso andrà avanti, fino ad entrare in tribunale. Questo danneggerà l’intero mercato crittografico ed il futuro di tutte le criptovalute.
L’accusa della SEC a LIBRY
La causa SEC contro LIBRY è partita con una denuncia presentata dalla Securities and Exchange Commission. Secondo cui la società avrebbe offerto e venduto milioni di titoli non registrati tramite token di credito LBRY dal 2016. La SEC ha esaminato la piattaforma di pubblicazione basata su blockchain LBRY, Inc. Nell’ambito di un’indagine triennale iniziata a maggio 2018. Si presume che la piattaforma abbia venduto titoli non registrati su più strade. Inclusi investitori istituzionali e utenti della piattaforma tra il 2016 e il 2020.
Le accuse respinte da LIBRY
L’azienda ha contestato le accuse della SEC. Poiché affermano che i loro token sono incentrati sull’utilità e non per speculazione. LBRY ha sviluppato una piattaforma di condivisione video decentralizzata chiamata Odysee. Che consente agli spettatori di “guadagnare criptovaluta guardando i video”. E ai creatori di guadagnare crediti LBRY per il loro lavoro. Dal 2016 13 milioni di token LBC sono stati venduti per $ 5 milioni in Bitcoin. E proprio questi movimenti hanno insospettito la SEC.
Paura per il mercato delle criptovalute
La causa SEC contro LIBRY potrebbe minare il mercato crittografico. Questo lo sostiene dall’inizio la società blockchain LBRY. Infatti fin da subito hanno risposto che un reclamo presentato contro di essa minaccia gran parte del settore delle criptovalute. Perché definirebbe la maggior parte dei token come titoli. Nonostante la società americana punta i piedi e non vuole cedere. La comunità crittografica inizia ad avere paura per le conseguenze di questo contrasto.
Fondatore di Quantum Economics in prima linea
Il fondatore di Quantum Economics lancia l’allarme per i danni che il caso della SEC contro LBRY potrebbe fare alla crittografia. Infatti Mati Greenspan avverte che il futuro delle criptovalute potrebbe essere seriamente compromesso. “Se il tribunale si schierasse contro LBRY, metterebbe letteralmente in discussione il futuro di tutte le criptovalute. Inclusi Bitcoin ed Ether”. Queste le parole dell’imprenditore. L’uomo non pensa che una vittoria della SEC soffoca l’innovazione nel settore delle criptovalute in generale. Ma lo farà sicuramente negli Stati Uniti.
Le accuse agli Stati Uniti
Mati Greenspan ci va giù pesante contro gli Stati Uniti. Infatti ritiene che l’unico crimine della piattaforma è quello di creare e lavorare negli Stati Uniti. Dice che il caso evidenzia “l’approccio al contrario degli Stati Uniti all’innovazione lungimirante”. Greenspan osserva che gli Stati Uniti sono molto indietro nella regolamentazione delle criptovalute. E avverte che questo caso potrebbe costituire un precedente. Nella classificazione della “moneta programmabile multiforme” come titoli.
E se ci fosse dell’altro?
Ovviamente questa causa della SEC contro LIBRY ci fa insospettire. La politica crittografica di YouTube ha spinto gli appassionati di crittografia a cercare alternative decentralizzate. Che non siano censurate e che forniscono incentivi ai loro utenti. Infatti negli ultimi anni YouTube di proprietà di Google ha eliminato e bandito una serie di canali relativi alle criptovalute. Questo ha spinto diversi amanti delle valute digitali a rivolgersi altrove. Tra le piattaforme di condivisione video decentralizzate più popolari c’è proprio LBRY.
Questo potrebbe non essere andato giù a qualcuno. Che si è rivolto, probabilmente, alla SEC per mettere a tacere questa piattaforma. Quella dell’autorità sembra più un avvertimento. Certo che se così fosse, se davvero dietro c’è lo zampino di Google, allora ci sarebbe un abuso di potere. Ovviamente queste sono nostre supposizioni. E voi cosa ne pensate?