Lo storico brand Caffé Barbera firma una partnership con la piattaforma Algorand ed abbraccia la blockchain. Un importante passo in avanti della società verso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Come molte aziende, anche il torrefattore più antico d’Italia ha sofferto un’annata complicata. E ha deciso di sfuggire alla crisi economica e finanziaria utilizzando la tecnologia. Una buona intuizione visto la crescita del settore crittografico nell’ultimo periodo.
Caffè Barbera è il torrefattore del caffè più antico d’Italia. Nato nel 1870 a Messina dalla mano di Domenico Barbera ha una storia di oltre 150 anni. Una storia di famiglia fatta di tradizione e impegno. Guidata attualmente dai fratelli Antonio e Francesco che rappresentano la quinta generazione. Da molti anni è attiva anche la l’Accademia Caffè Barbera per istruire clienti e baristi. L’azienda è presente maggiormente nel sud Italia, in particolare in Sicilia e Calabria. Con oltre 1.500 punti vendita serviti da agenti diretti. Ma sono operativi anche all’estero, grazie a numerose partnership. I principali mercati di riferimento sono Canada, Europa, Usa. E i paesi dell’Area Mena (Medio Oriente e Nord Africa). In tutto conta una presenza in più di 60 Paesi e 5 continenti, il suo business è ormai una rete articolata ed estesa. Nel 2014 è nata la sezione Digital di Caffè Barbera.
Caffé Barbera abbraccia la blockchain di Algorand
L’annata complicata dovuta al lockdown e alle misure restrittive dovute all’emergenza sanitaria, hanno portato diverse aziende a rinnovarsi. Anche lo storico brand del caffé cerca di trovare soluzioni innovative per ripartire. Caffé Barbera infatti ha deciso di scommettere sulla tecnologia del momento. Proprio dopo che la scorsa estate è diventato il primo produttore di caffè in Europa a consentire pagamenti con valute digitali. Ora il marchio avvia infatti una nuova partnership con la piattaforma Algorand. E dà il via così al suo percorso nel mondo della blockchain.
Caffé Barbera verso la digitalizzazione
Il grande processo di innovazione per Caffé Barbera è iniziato qualche mese fa. Quando l’azienda ha inaugurato un progetto finalizzato a permettere pagamenti in Bitcoin, Ethereum e Ripple. Per tutti i prodotti del caffè sul sito e-commerce. “All’inizio di quest’anno abbiamo deciso che volevamo fare di più, offrire di più. E ci siamo accorti che non potevamo farlo da soli. Quindi ci siamo messi a cercare un partner”. Queste le parole di Elio Barbera, Business development manager dell’impresa. E’ da questa ricerca che è emerso il nome di Algorand. Poi Barbera ha proseguito:
“Caffè Barbera continua il proprio processo di trasformazione digitale e crede che le tecnologie blockchain possiedano un potenziale enorme. Il progresso verso le valute digitali è in un certo senso inevitabile. Questo comporterà evidenti vantaggi di efficienza, velocità e accesso finanziario. Anche in un settore storico come quello del caffè. Le valute digitali plasmeranno il futuro del commercio online B2C e internazionale B2B nei prossimi 5 o 10 anni. Questo è il momento giusto di investire e sperimentare con queste tecnologie. La fortuna favorisce gli audaci”.
Cos’è Algorand?
La piattaforma blockchain di Algorand è una realtà italiana creata nel 2017 da Silvio Micali. Membro della facoltà del MIT dal 1983 e vincitore del prestigioso Turing Award. Il suo obiettivo è sempre stato quello di creare una tecnologia blockchain completamente decentralizzata, sicura e scalabile. L’infrastruttura permette a multipli enti di eseguire trasferimenti digitali pressoché istantaneamente. Questo dà modo a enti e impresse di inviare e di ricevere criptovalute in modo svelto e trasparente. Sulla scia dei propositi di Micali la missione della squadra resta quella di offrire una piattaforma comune. Allo scopo di costruire prodotti e servizi che avvicinino il mondo a un’economia senza confini.
La partnership tra Caffé Barbera e Algorand
Utilizzando la piattaforma Algorand Caffè Barbera avrà accesso a numerose soluzioni di pagamento presenti nell’ecosistema blockchain. Ciò migliorerà le capacità di ricevere e conservare pagamenti in criptovalute. Affinché le transazioni quotidiane diventino facilmente accessibili e affidabili. Caffè Barbera accetterà pagamenti per i suoi prodotti sul sito ecommerce tramite le criptovalute. Le valute digitali presenti sono ALGO, USDT, USDC, BUSD, DAI, BNB, Litecoin, Bitcoin Cash, Stellar e Tezos. Queste si aggiungeranno a Bitcoin, Ethereum e Ripple che l’azienda ha cominciato ad accettare già l’anno passato.
Ma non finisce qui
Inoltre la partnership con Algorand si estende oltre i pagamenti business-to-business. Collaborando con Bleumi Pay, un aggregatore di pagamenti integrato nella blockchain di Algorand. Caffè Barbera potrà infatti accettare anche pagamenti in valute digitali direttamente da altre aziende e imprese. Portando la rivoluzione delle valute digitali alle transazioni business-to-business. Caffè Barbera offre una promozione esclusiva rivolta a tutti i suoi clienti. Infatti comprando prodotti con la criptovaluta ALGO si riceve subito uno sconto del 20% sull’acquisto.
La digitalizzazione non sembra quindi un miraggio per l’Italia. Come il progetto blockchain per i servizi pubblici anche questo dona nuova linfa. Tuttavia dobbiamo sottolineare una questione che ci sta a cuore. Una volta messi in pratica questi progetti e lanciata la blockchain sul mercato, chi se ne occupa? Questo è un punto importante. Perché c’è bisogno di nuove figure professionali ibride. Con questo ci riferiamo a un professionista che sappia rapportarsi con i vari interlocutori quotidiani. A partire dalle scuole e università, fino ad arrivare a seminari, congressi, workshop, formazione e informazione. Insomma tutti quei contesti di crescita culturale, sociale e professionale.