La criptovaluta madre sta conquistando tutti i Paesi dell’Africa. Bitcoin adesso ha convinto la delicata Etiopia. Il paese africano è povero e diviso, per questo soggetto a guerre civili. Tuttavia vanta di non essere mai stato colonizzato dall’Occidente. Secondo le statistiche, i volumi di trading di BTC sono notevolmente aumentati dallo scorso anno.
Etiopia si fida di Bitcoin
L’anno scorso la popolazione etiope ha toccato a malapena il nuovo oro digitale. Ma quest’anno i volumi sono aumentati notevolmente secondo i dati Paxful. Sono piccole quantità a livello globale. Tuttavia è un’indicazione che bitcoin è arrivato in questo paese colpito dall’inflazione. I tassi di interesse in Etiopia sono del 7%. Quindi le banche commerciali non stampano abbastanza per un’inflazione del 20%.
Banche stampano troppo: il controsenso
Tuttavia sembra che la banca centrale stia stampando troppo, cosa che potrebbe influenzare il loro tasso di cambio. Rendendo costose le importazioni e quindi l’aumento dei prezzi. Parte di questo denaro stampato è presumibilmente diretto alla guerra con il Tigray, una provincia dell’Etiopia.
Il conflitto in Etiopia
Il conflitto tra il Governo di Addis Abeba e Macallè, la capitale della regione separatista del Tigray, sta mettendo in ginocchio la nazione. La scintilla che ha fatto scoppiare la guerra è stata quando il governo centrale ha rinviato le elezioni a causa del covid. Ma il Tigray le ha comunque tenute nella loro regione.
Le reciproche accuse
A seguito di tali mosse è seguito uno scambio di accuse dove le autorità di Addis Abeba additavano il Tigray di aver violato la legge e di controllare illegalmente la regione. Mentre gli esponenti del Tigray hanno denunciato a loro volta l’esercizio illegittimo del potere da parte del Governo centrale. Non è solo questo, però, ad aver spinto il governo all’offensiva.
Il reale motivo dei contrasti
La vera storia è probabilmente che l’Etiopia sta cercando di diventare una potenza regionale. Quindi sta cercando di omologare tutte le culture ad un potere unico. Un compito difficile a causa del fatto che l’Etiopia ha circa 100 etnie e lingue, con questo paese che è sia cristiano che musulmano. In questo contesto, le élite tigrine, rappresentanti un’etnia minore, avrebbero man mano subìto una graduale e costante marginalizzazione politica.
Un Paese economicamente debole
Nonostante sia geograficamente ben posizionato per assumersi una certa responsabilità regionale. L’Etiopia ha un’economia molto debole per gli standard europei. Avendo un PIL di soli $ 90 miliardi per i suoi 100 milioni di persone. Ma come la maggior parte delle nazioni del terzo mondo. Anche nel paese africano il denaro non è distribuito equamente.
Bitcoin contro la disuguaglianza economica
In un paese economicamente e culturalmente distante, le criptovalute potrebbero appiattire le divisioni. Infatti bitcoin potrebbe garantire una maggiore tranquillità alla popolazione dell’Etiopia. Ovviamente la valuta digitale non fa miracoli. Tuttavia potrebbe placare gli animi dei ribelli e magari iniziare dei colloqui diplomatici e pacifici.
Africa sceglie Bitcoin
Come abbiamo detto più volte, la criptovaluta madre è amata nel “continente nero”. L’Africa è il paese in cui circola maggiormente bitcoin. Il motivo è imputabile alla sua inclusione finanziaria. In breve aprire un conto corrente in Europa è relativamente facile. Mentre in quei paesi risulta ancora difficile. Ma al contrario è molto facile l’utilizzo di bitcoin. Poiché non ci sono barriere o conti bancari a impedirne l’uso. Sudafrica e Nigeria sono in cima alla lista.
Bitcoin rivoluzionerà il Mondo
Bitcoin come ormai tutti sappiamo è nato per opera di Satoshi Nakamoto. Sebbene il suo scopo fosse quello di rendere l’accesso libero per tutti alle valute. Il suo mondo democratico e senza barriere. È ancora se così possiamo dire un utopia. Anche se i governi che fino ad oggi hanno cercato di ostacolare la tecnologia. Hanno capito che è meglio studiare la tecnologia e farsela amica. Per introdurre prodotti di servizio per gli utenti. E trarne profitto. In conclusione: economia e potere sono legati. Quindi avere un’economia libera sarà difficile ma forse c’è la potremmo fare.