Grandi novità hanno espresso la Banca Mondiale e la FMI riguardo al CBDC all’ultimo G20. Infatti pare che il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca mondiale hanno sostenuto i vantaggi transfrontalieri delle valute digitali stato. Ovvero quelle emesse dalla banca centrale (CBDC). Sostenendo che progetti come il dollaro digitale degli Stati Uniti avrebbero aiutato lo sviluppo globale.
Banca Mondiale e FMI sostengono CBDC al G20
Banca mondiale e FMI hanno sostenuto i vantaggi transfrontalieri dei CBDC. Insieme alla Bank for International Settlements (BIS), le due organizzazioni globali hanno pubblicato un documento. In cui si afferma che il coordinamento sulle valute digitali capovolgerà lo status quo di dover fare affidamento su servizi di trasferimento di denaro costosi e ritardati. Per trasportare denaro in tutto il mondo.
Il documento della Banca Mondiale e della FMI, con il BIS, è stato sviluppato per un vertice del G20 in Italia. Che ha riunito ministri delle finanze e banchieri centrali delle principali nazioni del mondo.
Con CBDC servizio di pagamenti rapidi
La Banca Mondiale e la FMI vogliono un CBDC per le nazioni del G20 per garantire servizi veloci. Infatti come abbiamo detto, lamentano lentezza e prezzi cari. “Servizi di pagamento transfrontalieri più rapidi, più economici, più trasparenti e più inclusivi. Porterebbero vantaggi a cittadini, imprese ed economie di tutto il mondo”. Questo ha affermato il vicepresidente per la crescita equa, la finanza e le istituzioni della Banca mondiale.
Inoltre il documento prevede un ambiente comodo per i CBDC della banca centrale. In cui le valute digitali possono essere scambiate rapidamente e in qualsiasi momento. Le valute digitali potrebbero fornire gli stessi servizi ai clienti al dettaglio che le banche centrali forniscono reciprocamente linee di swap. Per garantire, ad esempio, che i dollari USA siano facilmente accessibili per il cambio.
Ogni Paese valuta a modo suo
Il documento della Banca Mondiale e della FIMI presentato al G20 su CBDC ha sottolineato il suo obiettivo principale. Questo infatti è quello di indagare sulle ramificazioni internazionali di tale tecnologia. Lasciando a ciascun paese il compito di valutare i vantaggi e gli svantaggi interni dell’emissione di qualsiasi cosa. In poche parole ogni Paese dovrà valutare per sé.
I rischi presi in considerazioni dal G20
Nonostante la Banca Mondiale e la FMI sostengono una CBDC il G20 ci va con i piedi di piombo. Lo studio del G20 ha affrontato i rischi del lancio di una valuta digitale. Affermando che la riduzione degli ostacoli alla sostituzione della valuta potrebbe mettere a repentaglio le restrizioni sui tassi di cambio. E l’indipendenza della politica monetaria in alcuni regimi di banche centrali. Le facili transazioni transfrontaliere, secondo la ricerca, “potrebbero aumentare i rischi di corse. Sia sui settori bancari locali che sulle valute, a parità di condizioni”.
Inoltre i rischi sono particolarmente evidenti per i mercati emergenti e le nazioni in via di sviluppo. Questo secondo la Banca Mondiale. Che ha anche osservato che le preoccupazioni normative e politiche “necessiteranno di molto lavoro”.