L’Australia lancerà la sua strategia nazionale per lo sviluppo blockchain. Dopo una preparazione durata quasi un anno. Proprio lo scorso marzo, il Ministero dell’Industria, della Scienza e della Tecnologia ed il Ministero del Commercio, del Turismo e degli Investimenti annunciavano la roadmap blockchain nazionale. E adesso il governo australiano è pronto per fare ulteriori passi avanti.
Una strategia in Australia per lo sviluppo della blockchain
Il Ministro dell’Industria, della Scienza e della Tecnologia ha dato la notizia. Ha affermato che la roadmap quinquennale formerà la base del lavoro di regolatori, startup e ricercatori sulla questione. La donna sottolinea anche la capacità della blockchain di rafforzare le opportunità di vendita. Che consentono ai produttori nazionali di tracciare i loro prodotti. Soprattutto nei casi delle esportazioni e dell’etichettatura del vino. Addirittura la blockchain dovrebbe garantire la provenienza del vino e tagliarne parte delle spese. Il vino è uno dei prodotti di esportazione di maggior successo in Australia. Il Paese vanta infatti oltre 2.000 esportatori. Che spediscono i propri prodotti in 123 destinazioni in tutto il mondo.
Rallenta lo stanziamento dei fondi della roadmap
Tuttavia sembra che il governo non abbia ancora stanziato dei fondi per l’implementazione della roadmap. Come riportato lo scorso marzo, i precedenti investimenti blockchain da parte del governo nazionale liberale australiano. Guidato dal Primo Ministro Scott Morrison. Hanno assegnato 700.000 dollari australiani (500.000$) alla Digital Transformation Agency del Paese. Per il periodo 2018-19. Affinché esplorasse i vantaggi dell’utilizzo della blockchain per i pagamenti governativi. E 350.000 dollari (250.000$) a Standards Australia. Per promuovere lo sviluppo di standard internazionali blockchain.
Conclusione
Il fatto che l’Australia ha rivelato la strategia di sviluppo della blockchain è una notizia importante. Perché ci fa rendere conto che la tecnologia è presa in considerazione dai Paesi. Infatti non solo il governo australiano è interessato a queste nuove innovazioni. Ma molti esecutivi sono pronti ad investire, per migliorare la qualità della vita.