A febbraio il presidente della FED Jerome Powell aveva rivelato che il dollaro digitale è una priorità assoluta per gli Stati Uniti. Tuttavia da quel momento sembrava che il progetto si fosse arenato. Eppure adesso qualcosa si sta muovendo seriamente. Infatti la società irlandese Accenture supervisionerà 5 progetti pilota del dollaro digitale negli Stati Uniti. Questi avranno il compito di valutare i potenziali vantaggi della valuta digitale di Stati. Nonché casi d’uso funzionali, sociologici e aziendali.
Accenture è una multinazionale con sede legale a Dublino, in Irlanda. Opera nel settore della consulenza aziendale. Essa è stabilmente nel gruppo Fortune 500, la classifica delle prime 500 multinazionali al mondo per fatturato. La società svolge anche attività di riprogettazione dei processi aziendali. Nelle aree finanza, contabilità e controllo di gestione. Oltre che di consulenza informatica, organizzate su cinque gruppi operativi. Dal 2001 è quotata alla Borsa di New York. Accenture è presente in 51 Paesi del mondo. In Italia c’è dal 1957 e oggi vi conta 17.000 dipendenti in varie città.
Accenture visionerà i 5 progetti pilota del dollaro digitale
Come accennato, la revisione dei progetti pilota del dollaro digitale degli Stati Uniti passerà attraverso le mani di Accenture. I membri della società avranno il compito di valutare i 5 progetti che nasceranno dal Digital Dollar Project. Questa è un’organizzazione senza scopo di lucro. Co-fondata dall’ex presidente della Commodity Futures Trading Commission (CTFC) Christopher Giancarlo. L’organizzazione prevede di lanciare cinque programmi pilota incentrati sulle valute digitali della banca centrale. E questp entro i prossimi 12 mesi.
Gli obiettivi dei progetti pilota
I progetti pilota mirano a esplorare vari aspetti di un dollaro digitale. Nonché casi d’uso funzionali, sociologici e aziendali. Tre di questi programmi verranno lanciati nei prossimi due mesi. E aggiungeranno i loro risultati ai dati già generati dal Massachusetts Institute of Technology. Che lavora a un progetto simile con la Federal Reserve statunitense.
“Ci sono conferenze e documenti che escono ogni settimana in tutto il mondo sui CBDC basati sui dati di altri paesi. Quello che non c’è, sono dati reali e test dagli Stati Uniti per informare quel dibattito. Stiamo cercando di generare quei dati del mondo reale”. Questo ha spiegato Giancarlo nel presentare il progetto.
Passi in avanti per il dollaro digitale
La notizia che Accenture lavorerà sui progetti relativi al dollaro digitale è una gran bella notizia. Perché questo vuol dire che i lavori stanno andando avanti in maniera spedita. Il progetto Digital Dollar è stato lanciato lo scorso anno. A seguito di una partnership tra la multinazionale irlandese di consulenza e elaborazione Accenture e la Digital Dollar Foundation. E da quel momento le cose sembravano ferme, eppure così pare non essere.
Lavorando con società finanziarie, rivenditori e organizzazioni non governative. L’iniziativa cerca di raccogliere tutti i tipi di dati relativi ai CBDC. Per aiutare i politici statunitensi a sviluppare e lanciare un dollaro digitale. Possiamo dire che prima di emettere una valuta digitale di Stato vogliono essere ben sicuri.
“È fondamentale che gli Stati Uniti affermino la leadership come hanno fatto nelle precedenti innovazioni tecnologiche”. Così ha detto Giancarlo, commentando gli ultimi progressi della Cina nel campo dei CBDC.
Criptovalute no, CBDC sì
E’ curioso il fatto che mentre molte banche centrali in tutto il mondo sono scettiche nei confronti di Bitcoin e altre criptovalute. Molte di loro invece hanno affermato che i CBDC sono una soluzione molto migliore per i pagamenti digitali. Pensate che i dati del sondaggio diffusi dalla Banca dei regolamenti internazionali sottolineano proprio questo. Ad esempio, l’80% delle 66 banche centrali del mondo ha dichiarato di studiare la tecnologia delle valute digitali. E circa il 20% ha affermato che probabilmente emetterà valute digitali nei prossimi sei anni. Tutto questo mentre osteggiano bitcoin.
Nel frattempo, gli esperti del Fondo monetario internazionale hanno anche sottolineato che i CBDC non minacciano Bitcoin. Ma il loro successo potrebbe effettivamente dipendere dalla crittografia.
Tuttavia è importante sottolineare il fatto che una valuta digitale emessa dalla banca centrale non può essere paragonata a bitcoin. Questo perché ci sono chiare ed evidenti differenze. Mentre Bitcoin ha una natura decentralizzata, quindi non sottoposta a controllo governativo. Il CBDC è centralizzato, quindi controllato da chi lo emette, in questo caso la banca centrale. Ed è, sicuramente, proprio questo il motivo per cui i governi sono più predisposti verso le valute digitali di stato. Rispetto a Bitcoin dove non hanno nessun potere.
Una svolta per gli Stati Uniti
Questa svolta che arriva dagli Stati Uniti può cambiare diverse cose nello scenario economico e finanziario mondiale. Infatti adesso che Accenture lavora sui progetti del dollaro digitale le cose cambiano. L’obiettivo è sicuramente non solo fermare l’innovazione della Cina. Anche perché sono anni che Pechino sta lavorando il suo yuan digitale. Ma il fine principale oggi è fermare l’ascesa di bitcoin. Infatti la crescita e la corsa all’investimento di bitcoin sta facendo crollare il potere del dollaro USA.
Senza pensare poi che sia bitcoin che le altre criptovalute private e decentralizzate sottraggono alle banche centrali autorevolezza nel governo delle politiche monetarie. Producendo in questo modo effetti destabilizzanti. Cosa che la Federal Reserve non può permettersi.