Il Parlamento di El Salvador approva la legge e fa diventare Bitcoin una valuta legale. Il Congresso infatti ha votato a favore del decreto legge proposto dal presidente del paese. Che voleva rilanciare la propria economia con la principale criptovaluta al mondo. Questo è un grandissimo passo avanti per Bitcoin. El Salvador adesso è entrato nella storia come prima nazione ad adottare ufficialmente bitcoin.
Bitcoin è una valuta legale ad El Salvador
El Salvador entra nella storia come primo paese al mondo in cui il Bitcoin è una valuta legale. Questa era una notizia che era nell’aria da tempo, viste le numerose indiscrezioni nelle ultime settimane. Ma adesso la notizia è diventata ufficiale. Dopo che il Congresso di El Salvador ha approvato a grande maggioranza il disegno di legge voluto dal presidente Nyib Bukele. L’obiettivo della nazione è quello di rilanciare l’economia.
Bitcoin è il futuro del paese latinoamericano
La nazione centroamericana conta circa sei milioni di abitanti. El Salvador è la prima ad adottare una criptovaluta come moneta ufficiale. Infatti Bitcoin lavorerò accanto al dollaro Usa e avrà una natura legale. “La legge bitcoin è appena stata approvata da una super maggioranza al Congresso. 64 voti a favore su 84. È storia”. Con queste parole il presidente Bukele ha annunciato l’evento al mondo.
Bitcoin per l’inclusione finanziaria
Qualche giorno fa, nell’annunciare il disegno di legge il presidente aveva spiegato il vero obiettivo di El Salvador nel voler far diventare Bitcoin una valuta legale. Ovvero il paese vuole “consentire l’inclusione finanziaria di migliaia di persone che sono al di fuori dell’economia legale”. L’iniziativa mira a creare posti di lavoro, aveva aggiunto Bukele. In un Paese in cui “il 70% della popolazione non ha un conto in banca e lavora nell’economia sommersa”.
I Bitcoin si affiancheranno così al dollaro americano, la valuta ufficiale. Anche perché le rimesse dei salvadoregni che lavorano all’estero rappresentano una parte importante dell’economia. Equivalente a circa il 22% del Pil. Secondo rapporti ufficiali, nel 2020 le rimesse verso il Paese centroamericano sono state pari a 5,9 miliardi di dollari.
Sarà l’inizio della vera rivoluzione?