Lo spazio delle ciptovalute e della blockchain sta attirando l’attenzione di tutte le industrie mentre il suo valore aumenta. A voler far parte di questo settore è anche il mercato vinicolo francese, tra i più famosi al mondo. Infatti pare proprio che il distributore di vino francese Vin Malin è pronto per accettare pagamenti con criptovalute. Una novità già preannunciata lo scorso anno, ma che adesso vede finalmente luce. Tuttavia non è la sola azienda che sta facendo il grande passo.
“Offriamo la migliore selezione di vini e champagne online, al miglior prezzo”. Questo si legge sulla home page. Vin Malin è considerato un “semplice scaricatore di scorte di vino a prezzi bassi”. Il sito web è stato lanciato dal gruppo Ile-de-France Alphaprim e acquistato dal negociante Bejot Vins & Terroirs e dal Enoteca Caveau de la Tour a Meursault nel 2015. La crisi sanitaria ha rafforzato gli affari. Ma Vin-malin ne ha approfittato anche per rivedere la piattaforma e aumentare gli acquisti online.
Attenzione ai clienti e consumatori
Il suo successo di Vin Malin è dato soprattutto dall’attenzione che riserva ai suoi clienti. Il sito include il servizio di consegna entro 48 ore. Ma anche il suo stretto rapporto con i nuovi consumatori più giovani che cercano l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Trasmettendo le informazioni attraverso i social media.
Tutto ciò fornisce un supporto attivo ai viticoltori partner che possono fare affidamento su Vin Malin. Per sfruttare la crescita mentre il settore dell’ospitalità e accoglienza è chiuso a causa dell’emergenza sanitaria. Ma l’aspetto più sorprendente del sito web di Vin Malin è che i clienti possono pagare utilizzando la criptovaluta.
Vin Malin accetta pagamenti con criptovalute
L’anno scorso, il distributore di vino francese Vin Malin ha detto che avrebbe iniziato ad accettare pagamenti in criptovaluta. Il direttore della società, ha detto che all’inizio si sarebbe limitato a bitcoin ed ethereum. Tuttavia rimane la possibilità che più criptovalute possano essere accettate in futuro.
Questo non è il primo commerciante di vini francese ad entrare nel mondo delle criptovalute. Anche un altro commerciante francese ha visto importanti ritorni durante l’ultima corsa al rialzo di bitcoin. BTC Wine vende vino esclusivamente in bitcoin. Il rivenditore online è gestito da Lasserre & Papillon e ha sede a Bordeaux.
Non solo la Francia
Sicuramente Vin Malin che accetta pagamenti con criptovalute è l’ultima novità del mercato. Tuttavia la Francia non è l’unico paese in cui alcol e criptovaluta hanno unito le forze. In Svizzera, Sygnum Bank e Fine Wine Capital hanno collaborato per rendere i vini premium e investibili come risorse digitali per il trading.
Anche un altro produttore europeo di alcolici si è unito alla mania crittografica. Il distillatore di whisky irlandese Kinsale Spirits offre una bottiglia rara di 20 anni come parte della sua asta di alcolici NFT. Creando una proprietà di risorse digitali legalmente vincolante e facilmente tracciabile. Le misure potrebbero costituire un precedente per questo spazio emergente.
Negli Stati Uniti, la più antica enoteca del paese ha annunciato che avrebbe iniziato ad accettare criptovalute come pagamento. Fondata nel 1820, la leggendaria enoteca Acker ospita la più grande casa d’aste di vini rari e pregiati del Nord America. “La criptovaluta è qui per restare e siamo entusiasti di offrire queste opzioni di pagamento aggiuntive. In questo mondo in continua evoluzione e mutevole”. Avevano annunciato.
Anche in Italia si sta aprendo la strada alla blockchain. Avere a disposizione tutte le informazioni di un prodotto, dall’origine alle modalità di lavorazione, tutela consumatori e produttori. Nella moda, nel lusso, ma soprattutto nel settore alimentare. E’ possibile garantire la qualità e la tracciabilità della merce e difendere il made in Italy. Troppe volte messo in discussione.
Febbre crittografica nel mondo
Tuttavia i produttori e commercianti di alcolici non sono gli unici appassionati di criptovaluta negli affari europei. C’è una tendenza crescente verso le criptovalute sia nel settore pubblico che in quello privato. Anche l’interesse dei governi sta crescendo. Diverse banche centrali hanno avviato la sperimentazione della propria valuta digitale. Proprio in Francia sono partiti i primi esperimenti. Ancora prima che la Banca Centrale Europea confermasse l’intenzione per emettere l’euro digitale.
Nel complesso, l’interesse per le criptovalute continua a crescere in tutti i settori. L’industria degli alcolici è solo uno dei tanti che dimostrano i vantaggi della blockchain come soluzione a lungo termine. Certamente, come tutte le tecnologie, non è infallibile. Non è che adottando la blockchain allora si risolvono tutti i problemi. Ma è bene sottolineare che la tecnologia può aiutare seriamente diversi settori.