Non solo tavolate piene di cibo, abiti pomposi e scenografia sfarzosa. Le cerimonie nuziali hanno diversi modi per essere ricordate. Pensate che una coppia ha deciso che gli anelli scambiati in maniera comune era una pratica troppo normale. E allora per il loro matrimonio hanno usato gli anelli NFT scambiati sulla blockchain. Una scelta sicuramente originale, che amplifica ancora di più l’ascesa della crittografia. Ma il loro non è il primo matrimonio che ha visto la blockchain come protagonista.
La blockchain è la protagonista
Un matrimonio blockchain per due dipendenti di Coinbase che sono diventati marito e moglie scambiandosi gli anelli NFT. Ci troviamo in California, precisamente a San Francisco. Qui Rebecca Rose e Peter Kachrginsky si sono sposati in modo inedito e completamente inusuale. Ovvero scambiandosi le fedi sotto forma di token non fungibili sulla blockchain. Gli NFT sono un tipo speciale di criptovaluta. Che rappresenta qualcosa di unico e non intercambiabile. Il mezzo che i dipendenti della piattaforma hanno usato per passarle è stato uno smartphone.
Due grandi appassionati di crittografia
Rebecca e Peter non sono solo dipendenti di Coinbase. I due sono anche grandi appassionati di tutto il mondo che gravita attorno alla blockchain. La loro curiosità e il loro scoprire cose nuove li ha convinti di entrare a far parte dello spazio crittografico. Per quanto riguarda la società americana di scambio di criptovalute i due hanno compiti diversi. Lui è il principale ingegnere di sicurezza della società, mentre lei opera come designer di prodotto.
Un matrimonio virtuale
Il matrimonio con la blockchain con lo scambio degli anelli NFT c’è stato il 14 marzo scorso. A rendere noto il fatto è stata recentemente la sposa, Rose, che ha annunciato l’avvenuta cerimonia su Twitter. Delle nozze che sono state sia virtuali che fisiche. In sostanza durante la celebrazione non è avvenuto uno scambio fisico degli anelli. Ma questo è stato sostituito con una transazione sulla blockchain di Ethereum tramite i propri smartphone.
Tabaat è nome degli anelli
Come molti di voi sapranno, l’NFT è unico e non replicabile. Gli anelli portano il nome Tabaat che è un termine ebraico come gli sposi. Il significato della parola è proprio anello. Se volete vederli potete cliccare su questo link e li vedete gratuitamente. Insieme all’NFT la coppia ha inserito anche un’animazione digitale creata dall’artista Carl Johan Hasselrot. Si può vedere che esistono soltanto due token Tabaat. Ma che sono già stati consumati e quindi non più disponibili a terze persone. Gli anelli token esistono ora sotto forma di blockchain. Ovvero una “catena di blocchi” crittografata che funge un po’ da DNA virtuale dei token. Rendendoli unici nel loro genere.
Come hanno fatto?
Molti di voi adesso vorranno capire come i due hanno potuto realizzare il matrimonio con blockchain scambiandosi anelli NFT. Noi proviamo ad accontentare la vostra curiosità. Come detto, oltre alla cerimonia tradizionale ebraica, Peter ha creato uno smart contract su Ethereum denominato Tabaat. Questo ha emesso appunto degli “anelli” NFT sotto forma di token TBT sui wallet della coppia. Peter ha creato lo smart contract lungo 2.218 righe. Pagando 0,25 ETH che equivalgono a circa 450$. Un’ora dopo la creazione del contratto, altre tre transazioni sono state inviate da Tabaat. Per un costo aggiuntivo di 0,0048 ETH (87$). Suggerendo che tokenizzare un contratto nuziale costa circa 537$.
Come è avvenuta la cerimonia?
A questo punto volete sapere come è avvenuta l’intera cerimonia nuziale. Possiamo dirvi che la cerimonia ha visto due transazioni: il trasferimento degli anelli NFT dallo smart contract a Rose. E il trasferimento a Peter. In totale la cerimonia ha richiesto 4 minuti per essere convalidata dal network di Ethereum. Ed è costata circa 50$ in commissioni. Per un totale di costi 587 dollari. Che sicuramente sono molto di meno rispetto dei costi convenzionali.
La spiegazione della scelta
Sempre tramite il suo account Twitter, Rose spiega agli utenti la scelta di questo matrimonio originale. “La maggior parte delle persone si sposa in un luogo di culto religioso, su una spiaggia o in montagna. Peter e io non siamo la maggior parte delle persone. Ci siamo sposati sulla blockchain. Oltre a una tradizionale cerimonia ebraica, volevamo consolidare i nostri voti in modo più personale. Dato che entrambi lavoriamo in Coinbase. Peter Kacherginsky ha scritto un contratto intelligente Ethereum per il nostro matrimonio. Emettendo opere d’arte digitali come token (NFT) per i nostri portafogli di criptovaluta”.
Non sono stati i primi
Rebecca e Peter non sono i primi che hanno usato la blockchain per il loro matrimonio ma lo sono stati per gli anelli NFT. Infatti il primo matrimonio con blockchain si è svolto nel 2014 in una conferenza privata di Bitcoin in Florida. All’epoca per legalizzare il matrimonio, la coppia ha dovuto scansionare e confermare il codice QR. Che è stato poi scritto direttamente sulla Blockchain di Bitcoin.
Il fenomeno della blockchain e dei token NFT sta prendendo sempre più piede. Infatti sta coinvolgendo un’enorme varietà di settori: dall’arte alla musica. Ma adesso ci sono anche i matrimoni. La blockchain potrebbe diventare una pratica comune per le cerimonie nuziali. Questo perché riduce notevolmente i costi. Infatti è chiaro che i contratti intelligenti sono la forma più conveniente per i contratti di matrimonio. Adesso bisogna capire se dobbiamo aspettare altri sette anni per vedere un matrimonio con blockchain. Oppure diventerà presto una normalità.