Data la recente crescita di tutto il settore e dopo oltre dieci anni dall’arrivo di Bitcoin, i regolatori potrebbero presto intervenire con delle norme. Infatti il CEO e fondatore di Messari pensa che sta per arrivare una nuova ondata di regolamentazione delle criptovalute. Proprio in seguito ai movimenti del mercato. E agli investitori istituzionali sempre più interessati e ai continui massimi storici segnati da BTC. Adesso bisogna capire se questa regolamentazione aiuti il settore o è un modo per emarginarlo.
Regolamentazione crittografica in arrivo?
Il CEO e fondatore di Messari non ha dubbi sull’imminente arrivo della regolamentazione sulle criptovalute. Per Ryan Selkis i regolatori potrebbero vedere la recente crescita delle criptovalute come un problema. Tramite il suo profilo Twitter dichiara:
“Non sono mai stato più ottimista sulle criptovalute. Ma penso che tutti potrebbero valutare in modo errato il rischio normativo globale. Quando la crittografia sembra un giocattolo, non è una minaccia. Quando le stablecoin raggiungono i volumi di PayPal e diventano private, inizia a sembrare un’arma”.
La crescita esponenziale di Bitcoin
A dirla tutto il CEO di Messari non ha tutti i torti su una possibile regolamentazione delle criptovalute. Soprattutto se vediamo l’andamento di Bitcoin da marzo 2020 a marzo 2021. Infatti possiamo notare che l’anno scorso la madre delle criptovalute era scesa persino sotto i 4.000 dollari. Mentre lo scorso weekend ha registrato il suo massimo storico, superando i 60.000 dollari. Una differenza sbalorditiva. Ma anche gli asset DeFi sono aumentati nell’ultimo anno circa.
Il boom degli NFT
In questi ultimi mesi stiamo vedendo come i token non fungibili stanno trovando spazio nel mercato crittografico. Moltissime star si stanno facendo prendere dalla moda dei token NFT. Piano piano tutti i settori si stanno tokenizzando: dall’arte al calcio, dalla moda alla musica. Dove un artista o un personaggio pubblico può vendere i propri contenuti direttamente tramite peer-to-peer. Senza dover fare affidamento su un intermediario. Questo senza una chiara regolamentazione alle spalle.
Conclusione
Fatti questi esempi possiamo aggiungere che il CEO di Messari non ha tutti i torti su una possibile imminente regolamentazione delle criptovalute. Ma vi diciamo di più. Delle norme non solo possono essere imminenti, ma sono necessarie. Una necessità per tutelare non solo l’intero mercato. Ma per proteggere i cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili. Tuttavia bisogna capire se determinate leggi aiutano a far fiorire il mercato. Oppure sono portate a tarpargli le ali. Ricordiamoci sempre che molti legislatori non vedono di buon occhio le criptovalute. E quindi potrebbero prendere la palla al balzo e ostacolare la loro ascesa proprio tramite leggi restrittive.