Il team del nuovo presidente degli Stati Uniti prende forma poco alla volta. Ed è sempre più vicino alle criptovalute. A differenza delle posizioni di Trump, il nuovo inquilino della Casa Bianca sembra spinto verso il mondo crittografico. O almeno non osteggia le criptovalute come abbiamo visto nei quattro anni precedenti. Infatti Joe Biden sembra voler Chris Brummer come presidente della CFTC. Il guru delle criptovalute potrebbe seguire l’altro sostenitore crittografico, Gary Gensler. Quest’ultimo, come abbiamo scritto qui, dovrebbe essere il nuovo capo della SEC.
Chi è Chris Brummer?
Chris Brummer è un professore di diritto e autore di Georgetown. Tiene anche numerose conferenze su fintech, regolamentazione finanziaria e governance globale. In questa veste, fornisce regolarmente analisi per istituzioni multilaterali e partecipa a forum di regolamentazione globale. Inoltre ha testimoniato davanti a organi legislativi statunitensi ed europei. Brummer ha concluso un mandato di tre anni come membro del National Adjudicatory Council della FINRA. Un’organizzazione autorizzata dal Congresso a regolamentare il settore dei titoli. Dove il suo lavoro è stato elogiato come un contributo significativo al progresso della protezione degli investitori.
Esperto di criptovalute e blockchain
Chris Brummer è considerato un grande esperto nel campo di fintech, blockchain e criptovalute. Negli anni è stato prezioso il suo contributo nel settore. Infatti ha anche curato un libro su criptovalute e blockchain intitolato “Crypto Assets Legal, Regulatory, and Monetary Perspectives”. Inoltre ha fondato la conferenza DC Fintech Week e ospita il podcast Fintech Beat. Che esamina le normative e le politiche relative alla finanza e alla tecnologia.
CFTC è l’acronimo di Commodity Futures Trading Commission. E’ un’agenzia indipendente del governo statunitense creata nel 1974. Ha il compito di regolare i mercati dei derivati statunitensi. Che include futures, swap e alcuni tipi di opzioni. L’obiettivo della CFTC è promuovere l’integrità, la resilienza e la vitalità dei mercati dei derivati statunitensi. Attraverso una sana regolamentazione. Dopo la crisi finanziaria del 2007-2008 e dal 2010 la CFTC ha intrapreso una transizione. Per portare maggiore trasparenza e sana regolamentazione al mercato degli swap multitrilioni di dollari.
Biden sceglie Brummer presidente CFTC
Secondo le voci che arrivano dagli Stati Uniti, Chris Brummer è la prima scelta del nuovo presidente per l’incarico a capo della CFTC. Infatti Biden pare aver scelto il guru delle criptovalute come il prossimo presidente della Commodity Futures Trading Commission. Brummer ricoprirà il ruolo di capo del regolatore federale delle materie prime. Inoltre succederà a Heath Tarbert, che si è dimesso il 21 gennaio. E al presidente temporaneo della CFTC Rostin Behnam.
Nominato due volte da Obama
Biden non è il primo a nominare Chris Brummer come presidente della CFTC. Infatti il professore è stato nominato due volte dal presidente Obama. Proprio per servire come commissario della Commodity Futures Trading Commission. Ricevendo l’approvazione unanime per il posto, dalla Commissione per l’Agricoltura del Senato prima delle elezioni del 2016. Tuttavia il presidente Trump ha ritirato tutte le nomine in sospeso al momento del suo insediamento.
Politica pro crypto in atto?
Dopo Gary Gensler che dovrebbe essere il presidente della US Securities and Exchange Commission. Il 46° presidente degli Stati Uniti sceglie nel suo team un nuovo sostenitore crittografico. Quella che si sta delineando è posizione netta, che tende una mano al mercato delle criptovalute. Biden infatti sta adottando una politica in netta discontinuità con quella di Trump. Sempre critico nei confronti di bitcoin e delle nuove tecnologie.
Regolamenti FinCEN bloccati
Come abbiamo scritto qui, nel giorno del suo giuramento Biden ha bloccato i regolamenti FinCEN. Le controverse norme proposte dall’ex segretario al Tesoro Mnuchin sono state ostracizzate dalla comunità crittografica. Infatti in molti hanno criticato le regole in quanto potevano danneggiare pesantemente l’intero settore. La scelta di Biden di congelarle è accolta positivamente dagli investitori di criptovalute.
Dietrofront (sospetto) di Janet Yellen
Ad avvalorare la nostra tesi che Biden voglia, in qualche modo, beneficiare del sostegno della comunità crittografica c’è il passo indietro di Janet Yellen. Infatti il neo segretario al Tesoro, da sempre scettica sulle criptovalute, ha fatto un sospetto dietrofront. Se due giorni prima si era palesata contraria alle valute digitali, sostenendo di favorire attività illecite. In seguito si è mostrata più morbida, sostenendo che le criptovalute hanno dei vantaggi da considerare. Di certo due posizioni agli antipodi, scaturite da disposizione dall’alto?
Conclusioni
Adesso è presto valutare le politiche di Biden su criptovalute e blockchain. Non è passata nemmeno una settimana dal suo incarico ufficiale. Tuttavia non possiamo non tenere conto che al nuovo presidente non passano inosservate le criptovalute. Resta da capire se queste prime scelte dipendono solo ed esclusivamente da una discontinuità dalla passata amministrazione. Oppure se sotto ci sono altri interessi.
In tutto questo non dimentichiamoci della Cina. Che è da diversi anni la prima nazione in competizione con gli Stati Uniti. Il che potrebbe spingerci a pensare nel cantiere ci sono delle disposizioni per correre dietro la digitalizzazione cinese. Staremo a vedere!