Sono arrivate nel giorno del suo giuramento le prime azioni in materia crittografica del neo Presidente americano. Infatti Joe Biden non ha perso tempo e ha congelato tutte le normative crittografiche, comprese le regole FinCEN proposte. Che sembrano essere dannose per l’industria delle criptovalute. La decisione di frenare questi processi è stata presa di buon cuore dalla comunità crittografica. Infatti in molti tirano un sospiro di sollievo pensando che il team Biden non possa essere peggio dell’amministrazione Trump.
Il giuramento di Joe Biden e Kamala Harris
Ieri tutto il mondo ha seguito la cerimonia di inaugurazione per Joe Biden e Kamala Harris. Entrambi hanno giurato e sono diventati presidente e vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Il primo lo ha fatto davanti al presidente della Corte suprema John Roberts. Mentre le seconda ha giurato nelle mani del giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor. Da loro il mondo si aspetta grandi cose. Soprattutto dopo un’amministrazione che ha lasciato per strada più feriti che guariti.
Biden subito a lavoro
Nel giorno del suo insediamento, Joe Biden ha bloccato 17 decreti in circa due ore. Un’azione per mantenere la proposta di un attivismo legislativo vigoroso. In quei 17 decreti c’è la volontà di un’urgenza di cancellare alcune delle misure di Trump e segnalare al paese le grandi priorità del nuovo governo federale. Ha infatti firmato l’obbligo di indossare la mascherina nelle aree di giurisdizione federale, il ritorno degli Stati Uniti negli accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico e bloccare la costruzione dell’oleodotto Keystone Xl che deve collegare il Canada al Golfo del Messico.
Gli altri decreti firmati da Biden
Altro importante decreto firmato da Biden verte sull’immigrazione. Per sottolineare ancora di più la distanza fra lui e Trump. Ci sono due provvedimenti che invece riguardano emergenze sociali legate alla crisi economica da lockdown. Pare proprio che l’attivismo dei decreti continuerà nei prossimi giorni. Anche perché Trump non ci pensò due volte prima di disfare l’ottimo lavoro dell’amministrazione Obama. E adesso Biden dovrà fare molto più lavoro per cancellare l’operato trumpista.
Normative crittografiche bloccate da Biden
Joe Biden non ha perso tempo e si è messo a lavoro proprio durante il primo giorno in carica. Una delle prime azioni riguarda propria lo spazio delle criptovalute. Il presidente ha congelato il processo di regolamentazione federale. Comprese le controverse norme sul portafoglio crittografico self-hosted. Proposte dall’ex segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
60 giorni di revisione
L’annuncio delle normative crittografiche congelate da Biden è arrivato in un memorandum della Casa Bianca. Per i capi di varie agenzie federali. Inclusa proprio la Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN). L’editto non specifica la proposta del portafoglio crittografico. Ma pone un blocco generale su tutte le normative dell’agenzia in attesa di revisione. Con effetto per 60 giorni dalla data del memorandum. Alla fine di questo tempo si saprà se verranno promulgate, modificate o cancellate.
La proposta delle regole FinCEN
La proposta di portafoglio self-hosted è stata fatta dalla FinCEN nel dicembre scorso. Sotto l’ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti Mnuchin, nominato da Donald Trump. Se approvato, richiede che le banche e le società di servizi monetari inviino rapporti, conservino registri e verifichino l’identità dei clienti. Stiamo parlando di clienti che effettuano transazioni da e verso portafogli privati di criptovaluta.
Critiche alla proposta delle regole FinCEN
La proposta è ampiamente criticata dai leader del settore. In molti sostengono che la legge potrebbe ancora danneggiare il settore crittografico. Ovvero che non è così lucida e meditata come vogliono far credere. Inoltre potrebbe rendere difficili le operazioni per gli scambi crittografici in termini di amministrazione e conservazione dei dati. Può anche introdurre divieti generali e restrizioni su molte applicazioni DeFi. O nodi indipendenti per conformarsi a normative non informate.
L’ostacolo dell’amministrazione Trump
Proprio in questo articolo vi abbiamo detto di come la proposta della FinCEN possa essere stato uno “sgambetto” di Trump. Soprattutto per le modalità ed i tempi in cui questa è stata fatta. Infatti la mancata due diligence ha fatto supporre che l’ex presidente abbia fatto di tutto per accelerare i lavori e creare confusione. D’altronde le regole FinCEN per ostacolare il processo crittografico non sono niente rispetto i disordini creati a Capitol Hill.
Janet Yellen meglio di Steve Mnuchin
Ieri vi abbiamo riportato le opinioni di Janet Yellen in merito alle valute digitali. La candidata al Segretario al Tesoro degli Stati Uniti si è manifestata contraria alle criptovalute. Secondo cui le valute digitali vengono utilizzate “principalmente per finanziamenti illeciti”. Tuttavia non c’è troppo disappunto nella comunità crittografica. Tanto che Jake Chervinsky, General Counsel for Compound Labs, ha detto: “Abbiamo lottato duramente e ci siamo guadagnati il diritto di prendere fiato e resettare. Janet Yellen non è Steve Mnuchin. Sono ottimista”. Poi ha proseguito:
“In primo luogo, chiunque è migliore del Segretario Mnuchin, che ha deciso molto tempo fa di odiare tutto ciò che riguarda le criptovalute. In secondo luogo, anche se la dottoressa Yellen potrebbe non essere una fan ora. Mi aspetto che sarà aperta all’apprendimento e all’ascolto. E seguirà l’ordine regolare nel decidere su nuove normative. Quello è buono”.
Discontinuità con l’amministrazione Trump
La scelta di Biden di frenare le normative crittografiche è legata ad una chiara volontà di discontinuità con la passata amministrazione. La voglia di cambiamento, di rottura radicale con i passati 4 anni, di stabilità economica e finanziaria possono generare fiducia nell’ambiente delle criptovalute. Infatti anche la scelta del nuovo capo della SEC rema nella direzione della comunità crittografica.
Gary Gensler capo della SEC
La nomina di Gary Gensler a capo della SEC resta una grande notizia per il settore delle criptovalute. Per via delle sue posizioni favorevoli alle valute digitali, della sua conoscenza del Bitcoin e della tecnologia blockchain. Ci si aspetta che il mandato di Gensler fornisca una maggiore chiarezza sulla regolamentazione negli USA. Quella che è mancata totalmente in questi anni, creando grande confusione all’interno delle società (vedi Ripple).
Conclusioni
La nomina di Gensler è arrivata in un momento importante. Dato che il mercato delle criptovalute è considerevolmente maturato negli ultimi tre anni. Per questo motivo siamo fermamente convinti che il mercato necessita di una regolamentazione. Nessuna legge metterà d’accordo tutti, legislatori ed esperti. Ma i regolatori devono cercare una normativa generalizzata. Per spingere il settore in avanti e non relegarlo in balia alle attività illegali. Vedremo come l’amministrazione Biden si comporterà!