Sappiamo bene che la protezione delle risorse digitali è l’obiettivo comune tra le istituzioni finanziarie, i governi e le società crittografiche. In merito a questo, abbiamo osservato con grande interesse gli ultimi sviluppi nel calcolo multipartitico (MPC). Ci siamo presi un pò di tempo per dare la nostra attuale prospettiva su questo innovativo software. Andremo a vedere come MPC possa proteggere il mercato delle criptovalute e come vediamo lo sviluppo futuro.
La sicurezza della chiave privata nella crittografia
Quando si tratta di archiviare le criptovalute in modo sicuro, sono disponibili alcuni portafogli. Ma fino ad ora anche gli smart wallet più sicuri erano esposti a un unico punto di errore: la chiave privata. La chiave privata viene fornita all’utente sotto forma di un elenco di parole che memorizzano tutte le informazioni necessarie per recuperare le proprie criptovalute. Questa chiave è completamente protetta solo se non viene dimenticata, smarrita o rubata. L’errore umano può essere costoso con le chiavi private.
Cercasi portafoglio sicuro per le criptovalute
Esistono principalmente tre portafogli che hanno l’obiettivo di mettere in salvo le valute digitali. Questi sono:
- Portafogli Multsig: richiedono il coinvolgimento di almeno due chiavi private per accedere ai fondi.
- Moduli di sicurezza hardware (HMS): conosciuti come “cold wallet”, gli HMS sono dispositivi fisici che contengono il portafoglio digitale dell’utente e le risorse crittografiche.
- Calcolo multipartitico (MPC): non richiede la creazione di una chiave privata, quindi non può essere compromessa. Di conseguenza, i singoli punti di errore vengono eliminati e la sicurezza viene riaffermata per gli utenti dell’app.
E noi oggi ci vogliamo concentrare proprio sul calcolo multipartitico come sicurezza delle criptovalute.
Prima di addentrarci nella crypto news, conosciamo meglio il nostro protagonista. Il calcolo multipartitico si riferisce a specifici algoritmi di crittografia. Che consentono a più parti di calcolare congiuntamente una funzione sui propri input mantenendo privati tali input. Ad esempio è possibile calcolare lo stipendio medio dei dipendenti. Senza che i singoli dipendenti conoscano lo stipendio degli altri. Nelle risorse digitali, MPC può essere utilizzato per creare firme suddivise su più utenti. Dove il processo di firma non richiede ai firmatari di rivelare la propria chiave ad altri.
I vantaggi di MPC nella crittografia
L’obiettivo di MPC è migliorare la sicurezza del mercato delle criptovalute. Garantendo che nessuna parte abbia il pieno controllo su una determinata transazione. Da questo possiamo dedurre un evidente vantaggio: un utente malintenzionato dovrebbe prendere di mira diverse istanze, coordinando molti attacchi insieme. Poiché le istanze hanno impostazioni di sicurezza diverse, ciò aumenta notevolmente la difficoltà del potenziale attacco.
Gli svantaggi di MPC nella crittografia
La stampella di MPC è che questa è ancora una tecnologia molto recente e ha pochissimi test di sicurezza. Gli attuali schemi MPC sono abbastanza nuovi e quindi non sono ancora testati in battaglia. Poiché il problema della sicurezza delle risorse digitali è una questione di vita o di morte. L’introduzione di nuove tecnologie deve essere eseguita con attenzione. L’implementazione di una tecnologia non pronta come spina dorsale dell’infrastruttura di sicurezza può avere conseguenze catastrofiche.
L’importanza della prova del tempo
Gli schemi MPC aprono sicuramente nuovi scenari per proteggere parti del ciclo di vita della gestione delle chiavi. Ma gli schemi attuali devono essere ampliati ed integrati, in quanto pare che non siano soddisfacenti in termini di prestazioni, flessibilità e sicurezza. La vera efficacia di MPC nel mercato delle criptovalute si vede dopo che ha superato la prova del tempo. Solo dopo anni di esperienza come garante di transazioni sicure potremmo giudicare il suo operato. Di certo non prima di averlo visto all’opera.
Le banche tradizionali favorevoli a MPC?
A parte i dubbi normali che arrivano da una nuova tecnologia, dobbiamo ammettere che MPC ha sicuramente una bontà di fondo per il mercato delle criptovalute. Se non l’avesse, le grandi banche non avrebbero già riconosciuto i vantaggi offerti dalla tecnologia. Che si adattano ai loro quadri di conformità esistenti. Citibank e Goldman Sachs hanno già investito in fornitori di MPC. E come loro possiamo aspettarci che molti altri vengano annunciati molto presto. MPC offre alle banche un modo amichevole per iniziare a scavare nel mucchio di criptovalute.
Chi è Goldman Sachs?
The Goldman Sachs Group è una delle più grandi banche d’affari del mondo, con sede legale a New York. Detiene filiali importanti anche nei principali centri finanziari mondiali. Stiamo parlando di città come Londra, Francoforte, Tokyo, Hong Kong. E’ stata fondata nel 1869 ed è quotata al New York Stock Exchange. Goldman Sachs ha ricevuto un investimento di 10 miliardi di dollari dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Dopo le sofferenze derivate dalla crisi finanziaria del 2007-2008. Il prestito è stato restituito l’anno successivo.
L’attività di Goldman Sachs
Si occupa principalmente di investimenti bancari e azionari, di risparmio gestito e di altri servizi finanziari. Prevalentemente con investitori istituzionali (multinazionali, governi e privati). Fornisce servizi di consulenza su piani di acquisizioni e fusioni tra aziende. Oltre che occuparsi di servizi di proprietary trading e private equity. È anche autorizzata al piazzamento di titoli di debito del Governo statunitense.
Chi è Citibank?
La Citibank è la banca di credito ordinario del gruppo bancario multinazionale Citigroup. E’ stata fondata nel 1812 ed ha sede a New York. Con la crisi del 2007-2008 fu costretta a chiedere aiuto al governo federale per evitare un collasso. Il governo degli Stati Uniti prestò 25 miliardi di dollari e garantì per le attività rischiose della Citigroup in cambio di azioni. In aggiunta al prestito iniziale, ne fu concesso un altro, sempre di 25 miliardi. Successivamente Citibank ha interamente ripagato al governo il prestito.
L’attività di Citibank
Gli Stati Uniti sono il principale mercato nazionale della Citibank con il 26% circa delle filiali e il 51% dei ricavi. Le 983 agenzie nordamericane sono situate prevalentemente nelle grandi aree metropolitane. Come New York, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Washington, Miami, Houston e Dallas. Il mercato latinoamericano produce il 25% dei ricavi, quello asiatico il 20%, quello europeo-mediorientale-africano il 4%.
MPC è il giusto compromesso?
Se ci sono grandi banche che hanno investito importanti quantità di denaro vuol dire che c’è uno studio approfondito dietro. Il software MPC potrebbe essere l’anello di congiunzione tra i sistemi tradizionali e quelli più innovativi. I servizi digitali come MPC che erano fuori portata a causa della sicurezza, della privacy o limitazioni di conformità, potrebbero essere la soluzione. In questo scenario, come abbiamo visto, le banche si stanno già muovendo per favorire la diffusione degli MPC.
Come la prenderà a comunità crittografica?
Sicuramente i puristi della tecnologia blockchain e della crittografia non digeriranno l’entrata in scena degli MPC. Il fatto che queste app limitino la mobilità dei propri clienti creando dipendenza dai propri portafogli potrebbe rivelarsi attraente per le banche. In quanto crea una sorta di lealtà forzata. Ma è molto lontana dalla visione di finanza decentralizzata che è cara a molti nel spazio crittografico. Tuttavia c’è da dire che i puristi in questo senso sono circa il 5%. E che quindi non sono un vero e proprio ostacolo agli MPC.
Vedremo come le cose si evolveranno. Voi continuate a seguirci per essere testimoni di questa nuova tecnologia.